Data: 26/10/2017 ore 10:00
“L’andamento delle domande riguardanti gli interventi di sostegno previsti dalle legge regionale 20/17 è costante: a fronte di circa 1000 richieste solo una piccola parte, fra il 20 ed il 25%, non è in regola per motivi diversi che stiamo comunque verificando con la massima attenzione”.
Lo ha comunicato l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria alla commissione Attività produttive presieduta da Luigi Lotto (Pd), nel corso di una audizione nella quale è stato fatto il punto sull’attuazione della legge che prevede lo stanziamento complessivo di 45 milioni a favore delle imprese del comparto ovi-caprino.
Nel suo intervento Caria ha messo in evidenza il buon lavoro svolto dalle strutture regionali che, a soli 32 giorni di distanza dall’approvazione della legge, hanno definito le procedure di raccolta e selezione delle domande e predisposto una nuova banca dati.
Quanto alla necessità di inserire nelle domande il documento sulla posizione contributiva Inps, l’assessore ha chiarito che deriva da una norma nazionale del 2015 applicata ovviamente “in tutte le Regioni, comprese le zone terremotate”.
Nel frattempo, ha aggiunto Caria, “per il mondo agro pastorale sardo ci sono due importanti novità: la firma del Ministro delle Risorse Agricole sul provvedimento per il ristoro dei danni provocati dalle gelate dell’inverno scorso, che vede la Sardegna unica Regione ad aver investito risorse proprie, e lo sblocco dei fondi del primo decreto Pac (Politica agricola comunitaria) che farà arrivare circa 38 milioni di euro a 10.000 aziende sarde.”
Nel successivo dibattito hanno preso la parola numerosi consiglieri regionali: Eugenio Lai e Daniele Cocco di Art.1-Mdp, Alessandro Collu del Pd, Gianluigi Rubiu dell’Udc, Luigi Crisponi dei Riformatori, Fabrizio Anedda del Misto, Gianfranco Congiu del Pds ed Antonio Gaia dei Cps. Gaia ha indicato una soluzione alternativa, a suo avviso la più coerente con la volontà espressa dal Consiglio regionale, cioè indirizzare le risorse verso il bestiame attraverso bonus mangime e non verso gli operatori agricoli. Una soluzione difficilmente praticabile, secondo l’assessore, perché avrebbe potuto produrre effetti distorsivi sul mercato dei mangimi senza peraltro raggiungere le aziende che avevano già acquistato importanti quantità di mangimi per fare fronte all’emergenza.
La commissione, come ha comunicato il presidente Lotto, continuerà a seguire col massimo impegno l’applicazione della legge 20/17 effettuando i necessari approfondimenti su ogni ipotesi o proposta in grado di garantire il raggiungimento dei risultati auspicati da tutto il Consiglio.
(Af)