Data: 25/10/2018 ore 10:00
Le commissioni Ambiente ed Agricoltura, riunite in seduta congiunta sotto la presidenza di Antonio Solinas (Pd) alla presenza degli assessori dell’Agricoltura Pierluigi Caria e dell’Ambiente Donatella Spano, hanno ascoltato i concessionari dei compendi ittici dell’Oristanese, sui danni causati dall’avifauna.
In apertura, i due rappresentanti della Giunta hanno riferito sulle attività svolte. Per l’Agricoltura, l’assessore Caria ha comunicato la disponibilità di 2 milioni di euro per gli indennizzi più 1 milione per i danni causati dai delfini. Nello stesso tempo, ha aggiunto, “stiamo lavorando per una stima più compiuta dei danni ed intervenendo presso il Ministero dell’Ambiente per un progetto innovativo che farà della Sardegna una apripista a livello nazionale”. La responsabile dell’Ambiente Donatella Spano si è soffermata invece sull’importanza, nell’ambito di un piano triennale 2016-2019, dei censimenti dei cormorani e degli abbattimenti controllati, fino ad una percentuale del 10% (su una popolazione di circa 10.000 esemplari in alcuni mesi dell’anno), all’interno di una indagine scientifica sulla produttività degli stagni in collaborazione con l’Università di Cagliari. Si tratta di attività significative, ha affermato, che “non sono limitate al territorio regionale ma coinvolgono il Ministero dell’Ambiente, l’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) e l’Unione Europea”.
I rappresentanti dei pescatori dell’Oristanese hanno richiamato l’attenzione delle commissioni su un problema “di dimensioni enormi che provoca danni ingenti”. Gli indennizzi non bastano, hanno poi sostenuto, anche perché non sono proporzionati ai danni reali (7 milioni l’anno secondo alcune stime) e non considerano gli effetti collaterali come, ad esempio, il crollo della produzione di bottarga (da 8 a 3 quintali l’anno nel 2017).
Non abbiamo una ricetta e siamo disponibili a lavorare con le istituzioni regionali in un percorso condiviso, hanno concluso i pescatori, ma chiediamo non solo risorse quanto un approccio più ampio al problema che tenga conto della insostenibilità (anche ambientale e non solo economica e sociale) di questa “pressione” sul nostro territorio, che dovrà essere riconosciuta a livello mediterraneo ed europeo.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Gianmario Tendas e Valerio Meloni del Pd, Oscar Cherchi di Forza Italia, Eugenio Lai di Art.1-Sdp e Fabrizio Anedda del Misto.
Nelle conclusioni, dopo il presidente della commissione Agricoltura Luigi Lotto secondo il quale “il piano triennale è valido e le indicazioni degli operatori vanno recepite perchè non possono pagare le inefficienze del sistema”, è intervenuto il presidente della commissione Ambiente Antonio Solinas.
Per il 2019 dovranno certamente essere aumentati i fondi e lo faremo con la prossima finanziaria – ha assicurato. Nello stesso tempo, ha aggiunto, “dobbiamo impegnarci per una programmazione comune degli interventi attraverso un rapporto sempre più stretto con i pescatori ed i loro rappresentanti”. Come commissione, detto infine Solinas, “prepareremo in tempi brevi una risoluzione da sottoporre al Consiglio regionale per investire del problema, attraverso la Giunta regionale, il Ministero dell’Ambiente e l’Ispra”.
(Af)