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Cappellacci in Consiglio: “Sono sereno, ho sempre agito nell’interesse dei sardi”. L’opposizione abbandona l’aula.

Data: 01/06/2010
 

Si è conclusa poco dopo le 12 la seduta del consiglio regionale con all’ordine del giorno le “Comunicazioni del presidente della Regione” sulla vicenda eolico. Il presidente Cappellacci ha detto all’Aula che il suo impegno, così come quello della Giunta, è sempre stato quello di governare per il bene della comunità.  “Abbiamo affrontato il presente – ha proseguito –  pensando al futuro, lo abbiamo fatto con senso di responsabilità,  con trasparenza, con correttezza, lo abbiamo fatto nella esclusiva ricerca del bene comune. Pur tuttavia, improvvisamente, su questo lavoro sono state proiettate delle ombre. Ed è da qui che voglio iniziare, lo voglio fare rappresentandovi prima di tutto il mio stato d’animo. E’ lo stato d’animo dell’uomo, ma è anche lo stato d’animo del Presidente di tutti i Sardi che, improvvisamente, si è ritrovato nel tritacarne mediatico.  Di cosa mi si accusa? Sinceramente, ad oggi, devo dirvi che non lo so. Non ho ricevuto alcuna formale contestazione sul mio operato ma, come tutti voi, ho appreso dalle ricostruzioni giornalistiche delle indagini in corso.  Sono ombre nelle quali non mi riconosco. Sono ipotesi di comportamenti che non mi sono mai appartenuti, non mi appartengono né mai mi apparterranno.  Per questo motivo oggi voglio dirvi che l’uomo, il genitore, il presidente Cappellacci è qui, di fronte a questo onorevole consiglio, con animo sereno, pronto a rappresentare l’unica cosa che conta: la verità, che si estrinseca nella realtà dei fatti. Quella realtà dei fatti che mi consente di presentarmi davanti a voi e, quindi, a tutti i sardi, sereno ed a testa alta. Eppure il Presidente dei Sardi è stato esposto a una vera e propria gogna mediatica: si sono fatti riferimenti a degli incontri, si sono chiamate in causa delle conversazioni telefoniche, mi si rinfaccia di aver accolto suggerimenti, di aver frequentato taluni individui, di aver modificato delle norme in finanziaria con un disegno preciso e di aver manipolato graduatorie. Si è arrivati persino a sostenere la tesi che l’approvazione di tre delibere sulle energie rinnovabili, da parte della Giunta, sia stata frutto di un ipotetico disegno criminoso e non invece di una legittima e coerente strategia di governo. Sono pronto a rendere conto di ogni singolo giorno, di ogni singolo minuto della mia attività di presidente, lo faccio con una certezza assoluta: mai e poi mai, persone od eventi esterni hanno potuto distrarre la mia azione dalla ricerca del bene comune.  C’è un dato esemplare e oggettivo che pesa come un macigno nella bilancia della verità: le autorizzazioni rilasciate da questa Amministrazione regionale sono pari a zero. Le autorizzazioni che saranno rilasciate da questa amministrazione regionale, con la normativa da noi introdotta, saranno pari a zero.  Questa è la realtà dei fatti, questa la verità. Questa sintesi finale altro non è se non l’esito di un percorso teso alla ricerca del massimo risultato utile per l’economia e lo sviluppo della nostra regione. Per perseguire tali obiettivi abbiamo intrapreso un percorso lineare, coerente, facilmente individuabile nei documenti, rigorosamente rispettoso di tutte le norme vigenti e accompagnato con una serie di consultazioni di natura multidisciplinare sia con le strutture e gli assessorati competenti che con rappresentanti di associazioni di categoria, operatori del settore energetico elettrico e con ricercatori di università italiane. Al termine delle dichiarazioni del Presidente della giunta sono scoppiate le polemiche e   i  lavori sono stati caratterizzati dall’abbandono,  da parte del centrosinistra, della seduta per protestare contro l’applicazione dell’articolo 121 del regolamento che prevedeva l’intervento per 10 minuti di un solo consigliere per gruppo politico. Ad aprire le discussioni è stato l’on. Renato Soru  che ha parlato di “contraffazione della realtà. Venire qui, tutta la giunta, in questa celebrazione quasi solenne, senza permettere a tutti i consiglieri di parlare, lo trovo insostenibile. Quindi chiedo di poter parlare e di raccontare come stanno le cose. Ritengo di essere in un consiglio regionale e di rappresentare una parte importante di cittadini della Sardegna”. La presidente Claudia Lombardo  ha ribadito, rivolta  all’on. Soru, che  la Giunta ha chiesto l’applicazione dell’’articolo 121 del regolamento perché intendeva fare comunicazioni e i gruppi politici avrebbero potuto aprire il dibattito presentando una mozione. Questo non è avvenuto e dunque la richiesta dell’on. Soru non può essere accolta. Il centrosinistra ha, comunque, annunciato  la presentazione di una mozione per discutere sulla politica energetica della Sardegna, liberata dalla possibile influenza di poteri esterni alla Sardegna. I lavori si sono conclusi con la replica del presidente Cappellacci che ha parlato di “spettacolo triste che la dice tutta sulla situazione politica”. Alle 14 la presidente Lombardo ha convocato la conferenza dei capigruppo. (R.R.)

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