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Apicoltura, audizioni sul TU delle proposte di legge 45 e 61

Data: 04/06/2015 ore 10:00

La Sardegna può contare su circa 50mila alveari con una densità di 2 per chilometro quadrato e ha importanti margini di sviluppo per arrivare agli undici alveari per chilometro quadrato della Grecia. Lo ha sostenuto il professor Ignazio Floris, del Dipartimento di Patologia vegetale ed entomologia della Facoltà di Agraria di Sassari, sentito oggi in audizione sul Testo unificato delle proposte di legge 45 (Oscar Cherchi e più) e 61 (Comandini e più) sull’apicoltura dalla Commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd).
Il testo ha l’obiettivo di riconoscere l’apicoltura come attività agricola di interesse regionale ai fini della conservazione dell’ambiente naturale e dello sviluppo sostenibile delle produzioni agricole. In particolare il testo unico prevede la definizione di apicoltore e di imprenditore apistico, gli aiuti a favore del settore, le disposizioni sanitarie, la formazione e l’assistenza professionale.
 Il progetto di legge stabilisce anche l’istituzione di un’apposita commissione apistica regionale che avrà il compito di esaminare e programmare gli interventi a favore dell’apicoltura. Positivo il parere del direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda, il quale ha però informato la Commissione che l’apicoltura è stata eliminata dall’indennità compensativa per un rilievo mosso dalla Comunità europea. Piredda ha poi garantito che l’Assessorato si sta comunque attivando per non far mancare l’appoggio ai soggetti esclusi dalla Misura. Forti critiche all’assessorato dell’Agricoltura, però, sono state mosse dai consiglieri Pier Mario Manca (Partito dei sardi) e da Gianluigi Rubiu (capogruppo di alleanza popolare) sul ritardo nell’approvazione del Piano di sviluppo rurale e sulla spesa dei fondi comunitari. Il presidente Lotto ha garantito che questo problema sarà oggetto di una successiva riunione della Commissione alla presenza dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.
Alcune integrazioni sono state proposte dai rappresentanti dell’Assessorato della Sanità, in particolare, per la materia di loro competenza, le disposizioni sanitarie e l’inserimento di un componente del Servizio veterinario all’interno della Commissione apistica regionale. La Quinta Commissione ha poi raccolto anche i suggerimenti alla legge proposti dal rappresentante dell’Associazione degli apicoltori Apiaresos, il quale ha proposto che la formazione avvenga come in Francia attraverso un praticantato di due anni da svolgere in un’azienda apistica
Il presidente Lotto ha ringraziato per il contributo gli auditi e ha avviato con la Commissione la discussione tenendo conto dei suggerimenti arrivati alla legge. (eln)

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