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Ambiente. Proposta di legge Riformatori per l’istituzione dell’Agenzia regionale per le bonifiche.

Data: 19/01/2016 ore 11:00

Un’Agenzia regionale per le bonifiche ambientali che accorpi le funzioni finora in capo alle società in house della Regione. L’idea è dei Riformatori sardi che questa mattina hanno depositato una proposta di legge in Consiglio regionale.

«L’obiettivo è mettere mano ad un settore caratterizzato finora da una cattiva gestione delle risorse pubbliche – ha spiegato il consigliere regionale Michele Cossa – la vicenda Igea è sotto gli occhi di tutti. La nostra proposta mira ad accentrare tutte le competenze in un’unica Agenzia regionale in modo da evitare sprechi, corruzione e ruberie. Nel settore delle bonifiche sono stati spesi centinaia di milioni di euro, i risultati però non si vedono».  

La proposta di legge, elaborata dal Centro Studi dei Riformatori Sardi, prevede l’istituzione dell’Agenzia regionale della bonifiche e la contestuale cancellazione di tutte le società partecipate dalla Regione competenti in materia (Igea, Carbosulcis, Fluorite Silius). «In questo modo si garantirebbe la corretta gestione del territorio e la riqualificazione delle aree minerarie e industriali dismesse – ha detto l’ex assessore regionale al Turismo Roberto Frongia – l’Agenzia svolgerebbe, in deroga alle disposizioni vigenti, poteri di protezione civile con la possibilità di intervenire tempestivamente per fronteggiare le emergenze ambientali».

Attualmente, sono oltre 1000 i dipendenti delle società pubbliche e private si occupano di bonifiche ambientali. Sul futuro dei dipendenti, i Riformatori hanno le idee chiare: «Il personale dell’Agenzia sarà assunto mediante concorso pubblico e avrà un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato – ha chiarito Frongia – una pianta organica definita dalla Regione eviterà assunzioni discutibili come quelle recentemente deliberate dall’Igea».

A gestire le bonifiche sarà direttamente l’Agenzia: «E’ questo l’altro aspetto qualificante della proposta di legge  – ha concluso Frongia – l’assunzione diretta di responsabilità consentirà alla Regione di intervenire in modo deciso per sanare le ferite ambientali e tutelare la salute dei cittadini». (Psp) 

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