Data: 20/06/2017
“La chiusura dei bilanci delle Province e della Città metropolitana di Cagliari è un’emergenza gravissima ed è necessario uno stanziamento straordinario, da quantificare immediatamente e in modo omogeneo, secondo i bisogni di ogni territorio. Ma nei prossimi sei mesi il Consiglio regionale deve anche affrontare il tema ulteriore. Ossia quello del potenziamento delle funzioni e dei servizi delle province sarde nei tre settori superstiti: ambiente, scuole e strade”.
Lo hanno detto Francesco Agus e Franco Sabatini, presidenti della Prima e Terza commissione del Consiglio regionale, ricevendo questo pomeriggio in audizione congiunta l’assessore Erriu e gli amministratori straordinari.
Assente (per ragioni istituzionali legate al G7) il sindaco metropolitano di Cagliari, Massimo Zedda, e la rappresentanza dell’Anci, che sarà convocata prossimamente.
Il quadro che emerge dai report forniti dai reggenti delle province sarde è del tutto desolante: se a Sassari la chiusura dei conti al 30 giugno è forse miracolosamente possibile grazie all’esaurimento dell’avanzo di amministrazione, nelle realtà più piccole come Oristano il debito appare insormontabile e potrà essere colmato solo con l’intervento della Regione.
In un altro caso, quello del Sud Sardegna, il dimezzamento annunciato dei fondi della Regione sulla legge 21 (campagne antinsetti) “potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini”, come ha affermato il sub commissario Ignazio Tolu. Una situazione molto pericolosa anche per gli amministratori straordinari che rischiano sanzioni penali. Per questo Massimo Torrente (Provincia di Oristano) si è rivolto con un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Come ha spiegato il presidente Sabatini, “dal quadro che emerge, le Province hanno bisogno di almeno 30 milioni di euro per gestire i servizi di base”.
Critiche alla Giunta Pigliaru e all’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, sono giunte dall’opposizione. Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha elogiato lo sforzo dell’assessore agli Enti locali ma ha aggiunto: “E’ del tutto inutile ogni tentativo se poi l’assessore Erriu viene lasciato solo. Oggi qui ci sarebbe dovuto essere anche l’assessore Paci, per assumere impegni finanziari concreti”. Di un “sistema al collasso” ha parlato Attilio Dedoni (Riformatori) mentre da Valter Piscedda (Pd) è giunto un elogio ai commissari “per il lavoro svolto in queste condizioni difficilissime, tanto che viene da chiedersi per quale ragione, come nel caso dei sindaci, ci sia ancora qualcuno disposto ad assumersi tante responsabilità per assicurare la funzione pubblica”. (c.c.)