CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 873/A
PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta sulla necessità di ricostituire il Comitato tecnico scientifico a seguito delle dimissioni di tutti i suoi componenti, sulla trasparenza e sull’efficacia delle decisioni assunte dal Presidente della Regione a tutela della salute pubblica dei cittadini sardi.
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I sottoscritti,
premesso che:
– da circa un anno il mondo intero è assediato da un gravissimo stato di pericolo sanitario tale che l’OMS il 30 gennaio del 2020 ha prima dichiarato lo stato di emergenza internazionale e successivamente lo stato di pandemia da Sars-Cov-2;
– a questi provvedimenti è seguito immediatamente quello del Governo italiano che ha proclamato lo stato di emergenza nazionale per sei mesi a causa del grave rischio sanitario da Covid-19, reiterato per due volte fino al 31 luglio 2021;
– con decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 371 del 5 febbraio 2020, è stato istituito il Comitato tecnico scientifico nazionale (CTS) col compito di fornire consulenza e supporto alle attività di coordinamento per il superamento dell’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Coronavirus;
– il Comitato nazionale è composto da esperti e rappresentanti qualificati degli enti e amministrazioni dello Stato. La sua composizione è stata ridefinita con l’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 663 del 18 aprile 2020 e dalle successive ordinanze n. 673 del 15 maggio 2020 e n. 706 del 7 ottobre 2020;
atteso che il 23 marzo 2020 il Gruppo del Partito Democratico, con spirito di servizio istituzionale, di leale collaborazione e gestione condivisa delle decisioni rispetto agli eventi che stavano travolgendo il Paese, tramite nota stampa rende noto che: “Propone come fatto sin dal 17 c.m. la costituzione di un organismo di coordinamento composto da tre figure di alto livello che comprendano un epidemiologo, un virologo ed un esperto di medicina di emergenza e delle catastrofi, in grado di supportare e dirigere le scelte decisionali in campo sanitario in modo univoco ed unitario. Tale soluzione appare la più appropriata a colmare le gravi lacune sin qui evidenziate nella gestione, che vedono la nostra regione al primo posto per contagi all’interno delle strutture ospedaliere di personale medico ed infermieristico.”;
rilevato che:
– il Presidente della Regione ha dato seguito al suggerimento accogliendolo con la delibera n. 17/4 del 1° aprile 2020, dove ha scritto che: “[..] ora più che mai si rende necessario assicurare un ulteriore supporto di natura tecnico-scientifica in relazione alle scelte e alle azioni che dovranno essere adottate dal Presidente, anche in qualità di autorità sanitaria regionale, e dalla Giunta regionale al fine di superare la fase attuale, definendo altresì ulteriori azioni di previsione e prevenzione, con l’assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario e urgente per fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pericolo per la collettività, a fronte dell’evolversi della situazione epidemiologica e del carattere particolarmente diffusivo del fenomeno nel territorio regionale.”;
– e prosegue: “Per la realizzazione di tutte le iniziative di propria competenza e della Giunta regionale, finalizzate a studiare, monitorare e contenere la diffusione del contagio nella regione e a garantire un raccordo scientifico con le migliori pratiche a livello internazionale, inclusa la definizione di apposite linee guida e di protocolli, il Presidente intende pertanto avvalersi della consulenza di esperti del mondo scientifico e accademico di esperienza e fama internazionale, con funzioni di consulenza e validazione tecnico-scientifica da svolgersi a titolo gratuito”;
atteso che:
– il 26 aprile 2020, a poche settimane dalla costituzione di detto Comitato tecnico scientifico con la su citata delibera n. 17/4 del 1° aprile 2020, si apprende che uno dei suoi componenti, il professor Luca Pani si è dimesso dall’incarico con un durissimo j’accuse lanciato dai propri profili social, ripreso anche dalla stampa locale, in cui scriveva di “deliri di incompetenza” nella gestione dell’emergenza;
– con delibera n. 24/9 dell’8 maggio 2020 il Presidente Solinas surroga il professor Luca Pani con il Professor Giovanni Sotgiu, che si aggiunge ai professori Stefano Vella, Pietro Cappuccinelli e Francesco Cucca;
– sia ragionevole dedurre che, a partire dall’ordinanza n. 14 del 4 aprile 2020 e certamente fino all’ordinanza n. 38 del 13 agosto 2020 (quella che autorizzava la riapertura delle discoteche a seguito dell’ODG del Consiglio regionale in cui chiaramente si chiedeva di recepire il parere del CTS prima di deliberarne la riapertura), il Presidente si è avvalso della consulenza del CTS;
considerato che:
– in estate, tra la speranza di attenuazione del contagio e le ordinanze varie, la Sardegna vede, invece, una recrudescenza dello stesso con aumento esponenziale dei contagi in brevissimo tempo, cluster nei luoghi di vacanza e al rientro nelle varie località;
– la seconda ondata, che travolge in breve tempo tutta l’Isola e le regioni di provenienza dei vacanzieri, in poche settimane diventa la situazione drammatica che abbiamo conosciuto, con un contagio diffuso nei paesi dell’interno e conseguente messa in crisi del sistema sanitario fino ai 1.005 morti che contiamo come Regione alla data odierna;
– a novembre l’attenzione del giornalismo di inchiesta, le reazioni della politica e il dibattito sui media e in Consiglio regionale restituiscono il quadro di grave confusione in essere in ogni ambito dell’emergenza ed in particolare il coinvolgimento del Comitato tecnico scientifico;
considerato che:
– da agosto a novembre il Comitato tecnico scientifico regionale perde, tra le polemiche e le dimissioni, tutti i suoi componenti senza che da parte del Presidente ci sia stata trasparenza nell’informare il Consiglio né delle dimissioni né di eventuali sostituzioni;
– la situazione di emergenza perdura a tutt’oggi con l’evidenza di una marcata difficoltà organizzativa e gestionale della stessa;
– il 4 dicembre 2020 il Presidente Solinas annuncia l’ingaggio del professor Stefano Crisanti quale consulente della Giunta per la campagna di screening di massa “Sardi e sicuri”;
– non risulta alcun atto ufficiale che formalizzi l’incarico di collaborazione tecnico-scientifica col professor Crisanti;
– sarebbe opportuno conoscere chi affianca il Presidente nelle valutazioni e decisioni in merito alla gestione attuale dell’emergenza sanitaria pandemica, del piano di vaccinazione, della campagna di screening;
considerato che:
– il 22 dicembre 2020 il Presidente Solinas ha annunciato la grande campagna di screening “Sardi e sicuri”, che – afferma – partirà a gennaio nell’Isola. “Una sfida che ha l’obiettivo di riportare la Sardegna all’azzeramento della circolazione virale, attraverso fasi sequenziali in un tempo ragionevolmente breve. Un progetto che, oltre alla parte tecnico-scientifica, farà leva sulla responsabilizzazione e il coinvolgimento delle comunità e di tutte le istituzioni”;
– ad oggi la campagna di screening dopo l’Ogliastra prosegue a Nuoro e provincia con l’intervento dell’ATS;
– insistono le difficoltà sia di realizzazione della campagna di screening nei territori dell’Isola perché mancano gli operatori sanitari e gli amministrativi, tanto che l’ATS ha promosso un avviso per la ricerca di volontari dai 18 anni in su che, previa formazione, potranno infoltire le fila del personale e così consentire lo svolgimento della campagna di screening, sia le criticità per la somministrazione del vaccino, con un mese di ritardo, come annunciato dal commissario ATS/Ares, alle categorie di cittadini individuate come prioritarie;
atteso che:
– la delibera n. 17/4 chiariva inequivocabilmente la volontà del Presidente di avvalersi, nella gestione dell’emergenza, del parere degli esperti del mondo scientifico e accademico di esperienza e fama internazionale, individuati e incaricati con funzione di consiglio e convalida tecnico-scientifica “per la realizzazione di tutte le iniziative di propria competenza e della Giunta regionale, finalizzate a studiare, monitorare e contenere la diffusione del contagio nella regione e a garantire un raccordo scientifico con le migliori pratiche a livello internazionale, inclusa la definizione di apposite linee guida e di protocolli” e “per la definizione delle scelte operative in materia di gestione dei Centri Covid Hospital e di mappatura epidemiologica attraverso lo studio dei dati sanitari e della ricerca scientifica per contrastare il diffondersi dell’epidemia nel territorio regionale”,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) quali siano gli intendimenti del Presidente rispetto alla ricostituzione del CTS;
2) se ritengano di poter prescindere da un supporto tecnico-scientifico per affrontare le numerose tappe che ancora ci attendono nella battaglia contro il Covid-19;
3) a quali esperti stia facendo riferimento in queste delicate fasi quali le campagne di screening test e di vaccinazione;
4) se la campagna di screening di massa “Sardi sicuri” e la vaccinazione anti Covid in essere nella nostra Regione siano guidate da una regia esperta e competente quale quella del Comitato individuato dalla delibera n. 17/4 del 2020 ovvero si stiano dispiegando in maniera spontanea come purtroppo appare.
Cagliari, 8 febbraio 2021