CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 870/A
PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di attuazione della campagna di vaccinazione Sars-cov-2, sulla trasparenza dei dati e sulla disomogeneità della distribuzione delle dosi di vaccino nei territori e con particolare riguardo al Medio Campidano.
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I sottoscritti,
premesso che:
– è oramai un anno che il Paese e l’Isola sono impegnati in una lotta impari contro la pandemia da virus Covid-19.
– la decisione dell’Italia di indirizzare la lotta al virus oltre che sui nuovi protocolli di cura sull’investimento nei nuovi vaccini, ha orientato gli auspici e l’attenzione dell’opinione pubblica sui vantaggi di una campagna di vaccinazione di massa gratuita, diffusa e capillare, descritta nel Piano Strategico nazionale anti Sars.cov-2;
– durante l’evoluzione della campagna di vaccinazione la Sardegna ha dovuto fare i conti con le difficoltà di approvvigionamento delle dosi vaccinali a causa di scelte unilaterali da parte dell’azienda produttrice a seguito di un calo nella produzione cui si sono sommati gli oggettivi ritardi organizzativi della Regione;
rilevato che:
– il 27 dicembre 2020 ha preso il via la campagna nazionale di vaccinazione per la protezione dall’infezione Sars-cov-2 come proposta nel Piano strategico nazionale che prevedeva inizialmente la somministrazione di 2.315.235 dosi nella prima fase;
– al 2 febbraio risultano somministrati più di 2 milioni di dosi di vaccino con 732.723 persone che hanno completato il vaccino Pfizer;
– in Sardegna sono state consegnate 55.920 dosi e somministrate 43.864 e che si è arrivati, malgrado il grave ritardo iniziale, ad una somministrazione pari al 79,7 per cento;
atteso che, da comunicazione del commissario Arcuri saranno disponibili per la Sardegna, entro il 7 febbraio 75.930 dosi complessive: 57.330 di Pfizer e 18.600 di Moderna, quantitativo che consentirebbe di provvedere alla somministrazione dei vaccini anche nelle RSA e nelle strutture protette oltre che dei grandi anziani e delle persone fragili: diabetici, nefropatici, malati cronici e oncologici;
rilevato che:
– la distribuzione del vaccino sui territori dell’Isola è avvenuta in modo del tutto disomogeneo;
– in alcuni territori ed in particolare nel Medio Campidano la quantità di dosi destinate e soprattutto consegnate è inspiegabilmente insufficiente al fabbisogno, tanto da comportare il fatto che la vaccinazione dei MMG, dei PLS e dei volontari del soccorso non sia stata ancora effettuata;
– il Medio Campidano ha visto destinate nella prima fase solo il 5 per cento delle dosi disponibili, risultando essere il territorio con maggiori criticità nella copertura vaccinale dei soggetti individuati come prioritari;
– le somministrazioni per gli operatori sanitari della struttura ospedaliera delle altre strutture socio-sanitarie e sanitarie stanno procedendo con molta lentezza e difficoltà ;
– si tratta di una zona già debole per infrastrutture sanitarie che non merita di essere ulteriormente mortificato e penalizzato da decisioni incomprensibili;
– i sindacati degli operatori della sanità abbiano denunciato, in tutta la regione, la vaccinazione di personale amministrativo e/o comunque di categorie non catalogate come prioritarie nella prima fase;
rilevato che, nell’ultima audizione in Commissione sanità del 19 gennaio u.s., i commissari ATS/Ares e delle ASSL hanno illustrato le criticità organizzative e di gestione della campagna di vaccinazione dovute anche al dimezzamento delle dosi previste per la Sardegna, come detto sopra deciso, in maniera unilaterale da parte dell’azienda produttrice Pfizer,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) i dati relativi alle vaccinazioni anti Covid-19 suddivisi per aree e in rapporto alla popolazione e alle categorie individuate come prioritarie;
2) i criteri utilizzati per stabilire i budget vaccinali per le varie aree SSL;
3) le ragioni che hanno portato alle disomogeneità territoriali come documentate dai dati consegnati dal commissario della costituenda ARES, nell’ultima seduta della commissione sanità ;
4) se non ritengano opportuno procedere ad un riequilibrio tra le diverse aree socio sanitarie locali attraverso una compensazione delle dosi vaccinali a favore dei territori penalizzati nella prima fase, quali la ASSL 6 di Sanluri;
5) se non reputino necessario provvedere con urgenza, anche nel Medio Campidano, alla vaccinazione dei MMG e di PLS e medici di guardia medica, quale categoria a rischio di contagio, affinché possano essere impiegati anche come personale di rinforzo per agevolare il più possibile l’accesso alla vaccinazione dei soggetti più fragili;
6) se non valutino appropriato, a questo nuovo punto della situazione pandemica, rendere pubblico, attraverso un sistema informativo regionale, il Programma di vaccinazione regionale anti Covid-19 suddiviso per territorio, struttura e per categorie puntuali dei soggetti da vaccinare e una anagrafe di quelli già vaccinati, al fine di informare in modo trasparente i cittadini sardi sulla evoluzione della campagna di vaccinazione come già richiesto nella precedente interrogazione n. 814/A del 5 gennaio 2020 e ancora in attesa di risposta.
Cagliari, 3 febbraio 2021