La Seconda commissione, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori), ha espresso a maggioranza (astenuti i consiglieri delle opposizioni) il parere sulle parti di competenza (Lavoro, Istruzione, Cultura e Spettacolo) dell’assestamento di bilancio (Disegno di legge n. 224 – Attuazione dell’Accordo Quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell’emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio).
L’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda (Fi), ha illustrato, nello specifico, le misure e gli stanziamenti contenuti negli articoli 3 (comma 5, lettere dalla a- alla f) e 7 (comma 5, lettere dalla a – alla c) e che riguardano politiche attive del lavoro, bonus per l’occupazione e sostegni di vario tipo per il mantenimento e la salvaguardia dei salari e dei posti di lavoro, minacciati dal perdurare della crisi da Covid.
Assente per motivi personali, invece, l’assessore della Cultura, Andrea Biancareddu (Udc), che è stato sostituito in audizione dal direttore dei beni culturali, Renato Serra, e da quello della Pubblica Istruzione, Giorgio Cicalò. Ed è proprio sulle parti del provvedimento che riguardano l’assessore Biancareddu che i consiglieri della minoranza (Desirè Manca, M5S; Laura Caddeo e Maria Laura Orrù, Progressisti; Franco Stara, Italia Viva) hanno mostrato perplessità e sottolineature critiche, con riferimento soprattutto agli stanziamenti indicati nell’articolo 6 del Dl. 224. L’accusa, non troppo velata, rivolta dagli esponenti del centrosinistra e dei Cinque Stelle, è che si tratti di interventi non dettati dall’emergenza economica e sanitaria e caratterizzati da un troppo elevato tasso di discrezionalità nelle scelte.
In precedenza la commissione aveva sentito l’assessore del Personale, Valeria Satta, sulla questione del precariato nel sistema regione. Come è noto si tratta della vertenza che riguarda circa 60 lavoratori, impiegati con contratti a tempo negli assessorati, in enti e agenzie regionali, che sono rimasti esclusi dalle stabilizzazioni che hanno interessato, nella precedente legislatura, oltre 530 lavoratori.
L’assessora Satta ha annunciato, la previsione, proprio nell’assestamento di Bilancio, della norma per la proroga di un anno (fino al 31 dicembre 2021) dei contratti dei 60 precari attualmente in servizio nel sistema regione ma ha dichiarato di non voleri procedere con le stabilizzazioni.
«La scelta politica – ha dichiarato l’assessora del Personale – è quella di aprire una nuova stagione che si dovrà caratterizzare per l’espletamento dei concorsi per favorire le nuove assunzioni in Regione».
Sul punto, la Seconda commissione, non ha escluso però di proporre una serie di proposte emendative al disegno di legge n. 224, che favoriscano l’attivazione delle procedure per la stabilizzazione (anche a scaglioni) dei lavoratori precari del sistema regionale.