CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 706/A
CADDEO – AGUS – LOI – ORRÙ – PIU – STARA – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – COCCO – DERIU – LAI – GANAU – CORRIAS – PINNA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di stanziare risorse aggiuntive per coprire tutte le domande di contributo “fitto casa” e sopperire alla mancanza di posti alloggio per gli studenti dell’Ateneo di Cagliari.
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I sottoscritti,
visti:
– gli articoli 3 e 34 della Costituzione della Repubblica italiana;
– la legge 2 dicembre 1991, n. 390, ed, in particolare, l’articolo 4 che demanda al Governo della Repubblica il compito di stabilire: a) i criteri per la determinazione del merito e delle condizioni economiche degli studenti ai fini dell’accesso ai servizi e al godimento degli interventi non destinati alla generalità degli studenti; b) le tipologie minime ed i relativi livelli degli interventi che le regioni debbono attuare per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per la concreta realizzazione del diritto agli studi universitari; c) gli indirizzi per la graduale riqualificazione della spesa;
– il decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1997, n. 306, “Regolamento recante disciplina in materia di contributi universitari” ed, in particolare, l’articolo 3, commi 3 e 4, che demanda al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previsto dalla legge 2 dicembre 1991, n. 390, articolo 4, l’individuazione dei criteri per la graduazione dell’importo dei contributi universitari e della relativa valutazione della condizione economica, nonché la disciplina degli esoneri totali e parziali dalla tassa di iscrizione e dai contributi universitari;
– il decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1997, n. 306, “Regolamento recante disciplina in materia di contributi universitari” e, in particolare, l’articolo 6, comma 2, in base al quale gli esoneri totali e parziali dal pagamento della tassa di iscrizione e dei contributi universitari per gli studenti delle università e degli istituti non statali beneficiari di borse di studio e di prestiti d’onore, sono determinati ai sensi della normativa vigente in materia di diritto allo studio;
– il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 29 dicembre 2000 recante “Fondo di intervento integrativo per la concessione dei prestiti d’onore e delle borse di studio” che, all’articolo 3, per il triennio 2001-2003 demanda la definizione dei criteri per il riparto del Fondo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previsto dall’articolo 4 della legge 2 dicembre 1991, n. 390, al fine di garantire una coerenza tra i principi di uniformità di trattamento e la distribuzione tra le regioni e le province autonome delle risorse finanziarie statali;
– il decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei”;
– la legge 3 luglio 1998, n. 210, ed il decreto ministeriale 30 aprile 1999, n. 224, che introducono la riforma dei corsi di dottorato di ricerca;
– il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, e successive modificazioni ed integrazioni, che definisce i criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate, e le relative disposizioni attuative;
– la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 4 aprile 2001;
– il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 aprile 2001 “Uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari, ai sensi dell’articolo 4 della legge 2 dicembre 1991, n. 390”;
– le linee guida per la tutela della salute nelle residenze universitarie approvate in sede di Conferenza delle regioni e delle Province autonome il 6 agosto 2020;
premesso che come appreso da L’Unione Sarda del 15 ottobre 2020, per l’anno accademico 2020/2021 l’Ersu di Cagliari avrebbe tagliato oltre 200 alloggi nelle case dello studente; su 1005 domande presentate, gli idonei sarebbero infatti 699, mentre i posti disponibili sarebbero 349 (206 in meno rispetto all’anno accademico 2019/2020), venendo così esclusi 350 idonei; delle matricole, su 422 idonei solo 79 potranno disporre dell’alloggio;
considerato che:
– le linee guida citate prevedono che “nel caso di camere con più letti, la disposizione sarà modificata in modo da assicurare la massima distanza tra le teste degli studenti durante il riposo, fermo restando che la distanza minima è pari a 1 metro”;
– la riduzione dei posti alloggio è dovuta alla trasformazione delle stanze con più posti letto in singole;
evidenziato che:
– le domande per il fitto casa hanno segnato un aumento pari al 4,55 per cento rispetto all’anno accademico precedente (da 841 a 884);
– in base alle proiezioni effettuate dall’Ufficio diritto allo studio, l’importo assegnato dalla Regione Sardegna (pari a euro 964.676,53 a fronte di uno stanziamento di euro 1.300.000 assegnato per l’anno accademico 2018/2019) non consentirà di soddisfare tutti gli aventi diritto per la prima volta da quando è stato istituito;
– infatti, dalle graduatorie provvisorie pubblicate in data 5 giugno 2020, si rileva che su 884 domande pervenute, solo 722, di cui 205 matricole di 1° livello, 67 matricole di 2° livello e 450 degli anni successivi, potranno godere del contributo “fitto casa”; rimarranno pertanto esclusi 56 matricole di 1° livello, 7 matricole di 2° livello e 99 degli anni successivi;
posto che:
– diversi studenti, in possesso dei requisiti di merito e di reddito previsti dal bando di concorso, non potranno fruire del rimborso delle spese sostenute per l’affitto, con un notevole disagio per le loro famiglie;
– l’importo stimato necessario per assegnare a tutti gli aventi diritto il contributo massimo previsto dal bando di concorso, pari a euro 1.800, è di euro 1.299.600, ovvero 334.923,47 in più rispetto alle somme stanziate, a cui si dovrebbero aggiungere ulteriori risorse per compensare la mancanza di posti alloggio;
– l’Ersu di Sassari, nel rispetto delle linee guida, non ha ridotto il numero dei posti alloggio, consentendo l’utilizzo di stanze con più posti letto,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per capire:
1) a cosa sia dovuta la riduzione dei posti alloggio;
2) quali soluzioni intendano individuare per garantire a tutti gli idonei di disporre di un alloggio;
3) se intendano stanziare le risorse necessarie a coprire tutte le richieste di contributi “fitto casa” e “posto alloggio” degli studenti idonei al momento non beneficiari al fine di sopperire alla mancanza di alloggi nelle case dello studente con contributi per affitti presso altre strutture.
Cagliari, 19 ottobre 2020