Interrogazione n. 700/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 700/A

COCCO – LAI, con richiesta di risposta scritta, sull’esecuzione dei test molecolari, antigenici rapidi e sierologici a favore dei cittadini che ne facciano richiesta.

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I sottoscritti,

premesso che:
– in relazione alla mutata situazione epidemiologica, che evidenzia negli ultimi mesi una recrudescenza di contagi da Covid-19 sul territorio, con l’individuazione di diversi focolai anche all’interno delle strutture sanitarie ed un aumento dei cluster domiciliari, la Giunta regionale ha approvato una serie di provvedimenti a favore della popolazione attraverso un più ampio e diffuso utilizzo delle diverse metodiche attualmente disponibili per la ricerca del virus e per la rilevazione della sua diffusione;
– con la deliberazione n. 35/34 del 9 luglio 2020 la Giunta regionale ha dettato gli indirizzi per l’utilizzo di test sierologici nell’ambito di percorsi di screening in contesti comunitari e per i singoli cittadini, definendo i ruoli in capo ai laboratori pubblici e a quelli privati;
– con la deliberazione n. 45/2 dell’8 settembre 2020 la Giunta regionale ha inteso soddisfare la domanda dei soggetti asintomatici che, al di fuori degli ordinari controlli di sanità pubblica dell’epidemia Covid-19, intendano autonomamente sottoporsi a test molecolare su tampone oro/rino-faringeo con esecuzione da parte dei laboratori privati accreditati;
– con la deliberazione n. 50/47 dell’8 ottobre 2020 la Giunta regionale ha esteso ai laboratori pubblici la possibilità di offrire oltre al test molecolare su tampone oro/rino-faringeo, i test basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG e i test sierologici su sangue capillare ai privati cittadini che intendano autonomamente sottoporvisi con oneri a carico dei medesimi cittadini;

considerato che:
– la deliberazione n. 50/47 dell’8 ottobre 2020 estende anche ai medici di Medicina generale (MMG), ai Pediatri di libera scelta (PLS) e a tutti i medici abilitati all’esercizio della professione la possibilità di effettuare i soli test sierologici su sangue capillare ai privati cittadini senza però includere la possibilità di effettuare il test antigenico rapido su tampone oro/rino-faringeo;
– i medici di base e i pediatri possono offrire, su base volontaria, un valido supporto per la diagnosi del virus Covid-19, anche in relazione alla previsione della stagione invernale ed al conseguente prevedibile aumento dei casi di sintomi influenzali o parainfluenzali;
– l’ATS Sardegna ha già dimostrato limiti e incapacità nella gestione dell’emergenza Covid e, in particolar modo, nell’effettuare le attività di screening con enormi difficoltà da parte dei cittadini per accedere ai test e con incomprensibili ritardi, settimane e alcune volte mesi, nella consegna dell’esito;

ritenuto che:
– sia necessario mettere in condizione i medici di assistenza primaria, i pediatri ed i servizi assistenziali domiciliari di identificare precocemente e di gestire con sicurezza i pazienti che manifestano sintomi di positività al virus, attraverso un più ampio e diffuso utilizzo delle diverse metodiche attualmente disponibili per la ricerca del virus Sars-CoV-2;
– in questo particolare momento di emergenza sanitaria dovuta al diffondersi della seconda ondata di infezione da Covid-19, risulta fondamentale costituire una rete di sorveglianza sanitaria regionale capillare e uniformemente distribuita in tutta la regione, specialmente nei territori dell’interno in cui gli spostamenti per effettuare un test rapido risultano più problematici e costosi,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) sia opportuna una seria rivalutazione dell’intera organizzazione delle misure, delle procedure e delle strutture per la sorveglianza regionale Covid-19;
2) ritengano opportuno consentire anche ai MMG e ai PLS di effettuare il test antigenico rapido su tampone oro/rino-faringeo ai propri pazienti che intendano autonomamente sottoporvisi, al fine di potenziare l’attività di screening in tutto il territorio regionale;
3) ritengano opportuno che l’ATS Sardegna provveda ad assegnare ai medici di base e ai pediatri un congruo numero di kit per l’esecuzione dei test diagnostici rapidi (sierologici e antigenici) ai propri pazienti.

Cagliari, 16 ottobre 2020

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