CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 698/A
ORRÙ – AGUS – CADDEO – LOI – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – ZEDDA Massimo – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – GANAU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – COCCO – LAI, con richiesta di risposta scritta, sui sistemi di rilevazione degli incendi in Sardegna.
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I sottoscritti,
viste:
– la legge quadro nazionale 21 novembre 2000, n. 353, in materia di incendi boschivi, e le relative linee guida emanate dal Ministro delegato per il Coordinamento della Protezione civile (decreto ministeriale 20 dicembre 2001);
– la legge regionale 27 aprile 2016, n. 8, “Legge forestale della Sardegna”, che disciplina la materia della prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi e che all’art. 22, lettera a), dispone che la Regione “sostiene lo studio, la ricerca, l’innovazione e la sperimentazione di sistemi orientati alla previsione e alla prevenzione degli incendi”.
– la deliberazione n. 22/3 del 23 aprile 2020, con la quale la Giunta regionale ha approvato le prescrizioni regionali antincendio 2020/2022, che ha validità triennale ed è soggetto ad aggiornamento annuale da parte della Giunta regionale.
tenuto conto che:
– il fenomeno degli incendi rappresenta ogni anno una grave minaccia per il patrimonio ambientale della Sardegna e per l’integrità della vita umana, contribuendo anche all’impoverimento economico e culturale;
– la Sardegna è una delle regioni italiane più colpite dagli incendi: da aprile ad agosto si sono verificati 1872 incendi, contro i 2053 registrati lo scorso anno, mentre la superficie totale percorsa dalle fiamme è aumentata (6312.71 ettari nel 2020 contro i 4828.40 ettari nel 2019);
– nel 2005 la Regione ha dismesso il sistema di telerilevamento e videosorveglianza dei boschi implementato dall’azienda Teletron Euroricerche;
– il Tribunale civile di Cagliari, con sentenza n. 2879/2018 del 20 novembre 2018, ha condannato la Regione autonoma della Sardegna per la suddetta dismissione, affermando che il primo collaudo fatto sull’impianto era valido e per questo la dismissione del sistema da parte della Regione è stata considerata colpevole;
considerato che:
– il sistema Anti incendio boschivo (AIB) della Regione è coordinato dalla Sala operativa regionale integrata (SORI) della Protezione civile regionale e si avvale del contributo quotidiano dell’Agenzia regionale Forestas, che opera su tutto il territorio regionale attraverso i propri uomini, organizzati in 7 servizi territoriali (Tempio, Sassari, Nuoro, Oristano, Lanusei, Cagliari ed Iglesias);
– allo stato attuale, le tecniche utilizzate dall’AIB della Regione per le attività di prevenzione e di lotta attiva contro gli incendi boschivi e rurali sono le seguenti:
– un sistema di avvistamento costituito da una rete di 186 vedette dell’Agenzia Forestas, opportunamente dislocate sul territorio nelle zone considerate “a rischio incendio” e integrate nella rete di avvistamento regionale al servizio della Protezione civile; le vedette maggiormente strategiche sono presidiate h24 nel periodo di massimo rischio-incendi, oppure h16 o h12;
– una rete di 170 postazioni antincendio boschivo, ubicate in aree raggiungibili dal servizio radio regionale, che si attivano grazie alle squadre di intervento coordinate dalla Sala operativa per tutti gli incendi rilevati nel territorio regionale extra-urbano;
– un sistema integrato di radiocomunicazione via radio, con circa 50 siti attivi; è un “link di trasferimento digitale” in gamma di frequenza 6, 7, 23 Ghz, che si sta affiancando alla vecchia rete radio del CFVA, ovvero una rete analogica, composta da 37 siti radio, 8 sale operative e circa 4500 apparati sul campo;
– una rete viaria forestale che assolve alla importante funzione di rendere facilmente raggiungibili le aree dove dovessero verificarsi degli incendi;
– fasce parafuoco tradizionalmente realizzate per il contenimento e l’interruzione del fronte di fiamma, facilmente transitabili;
– circa 340 vasconi (di una capacità compresa fra 100.000-300.000 litri) e diversi punti di pescaggio per l’approvvigionamento idrico di autobotti ed elicotteri;
– gli agricoltori e gli allevatori forniscono un prezioso contributo in termini di vigilanza e prevenzione degli incendi boschivi sul nostro territorio,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente al fine di sapere:
1) se hanno ripristinato un sistema di telerilevamento al fine di prevenire gli incendi e garantire la salvaguardia del patrimonio boschivo sardo;
2) se intendono sviluppare modelli innovativi di governance alternativi per lo sviluppo di strategie utili alla mitigazione del rischio di incendio e alla pianificazione degli interventi a difesa del territorio;
3) se ritengono sia utile potenziare le capacità di previsione, prevenzione e soppressione degli incendi della Regione, per proteggere e valorizzare le risorse ambientali, culturali e turistiche della nostra Isola;
4) se intendono investire sulla ricerca per trasferire modelli e metodologie innovativi dal mondo scientifico alle amministrazioni pubbliche.
Cagliari, 14 ottobre 2020