Mozione n. 333

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 333

COCCO – LAI – DERIU – GANAU – CORRIAS – MELONI – MORICONI – CADDEO – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sull’imminente chiusura delle filiali del Banco di Sardegna nei Comuni di Bottidda e Giave e in altri 8 comuni della Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il Banco di Sardegna rappresenta una importante realtà bancaria del territorio che, con i servizi offerti, con la presenza capillare delle filiali nell’Isola e con le numerose professionalità sarde impiegate nelle diverse sedi, contribuisce allo sviluppo economico e sociale dell’intera Regione;
– il Banco di Sardegna è controllato interamente dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna (BPER), gruppo che controlla in tutto il territorio nazionale diversi altri istituti di credito, società di risparmio gestito, credito personale e società strumentali;
– il Gruppo BPER ha approvato un nuovo piano industriale che comprende anche l’immediata chiusura delle filiali di Bottidda e Giave e in altri 8 comuni della Sardegna, garantendo nel comune il solo servizio bancomat (H24) e trasferendo le attività (e i conti correnti bancari) presso le filiali di altri comuni;

CONSIDERATO che:
– il trasferimento in altre sedi delle attività bancarie svolte negli sportelli di 10 comuni della Sardegna, previste dal nuovo piano industriale del Gruppo BPER, comporterà un grave danno per i cittadini soprattutto per gli anziani e per le categorie più deboli, per chi ha difficoltà nell’effettuare spostamenti e per le famiglie più indigenti che dovranno affrontare ulteriori costi per gli spostamenti o, purtroppo, costretti alla rinuncia dei servizi e dei sostegni economici;
– la presenza capillare del Banco di Sardegna nell’Isola, oltre 300 filiali in quasi 300 comuni sardi, ha rappresentato negli anni per i cittadini e per le imprese delle Sardegna un importante riferimento per lo sviluppo economico e sociale del territorio, dando un concreto contributo alla lotta allo spopolamento per i comuni dell’interno e più isolati della Regione;
– di recente la stessa Fondazione Sardegna ha creduto nel Gruppo BPER e nel suo piano industriale, investendo risorse in partecipazioni bancarie al fine di promuovere lo sviluppo socio-economico della regione Sardegna e, pertanto, incentivare le imprese sarde con la creazione di nuovi posti di lavoro;

RITENUTO che:
– sia necessario garantire la continuità dei servizi bancari in maniera omogenea e capillare in tutta la regione con il mantenimento di tutte le filiali e, nello specifico, scongiurare l’imminente chiusura degli sportelli di Bottidda e Giave e di altri 8 comuni della Sardegna;
– sia fondamentale che l’organo amministrativo del Gruppo BPER, ed in particolar modo quello del Banco di Sardegna, valutino in maniera più precisa e aderente alle specificità della Sardegna la riorganizzazione aziendale e la distribuzione delle filiali nei territori;
– non sia ammissibile che il piano industriale del Gruppo BPER in Sardegna comprenda la chiusura di 10 filiali senza valutare le inevitabili ripercussioni sociali ed economiche nei territori, il mantenimento di un servizio bancario non può esclusivamente basarsi su mere valutazioni economiche e di profitto;

VALUTATA:
– l’importanza dei servizi offerti da tutte le filiali del Banco di Sardegna nella Regione;
– la grande preoccupazione manifestata dai cittadini, dalle imprese e dagli amministratori locali dei territori interessati sul paventato nuovo assetto organizzativo del Gruppo BPER nell’Isola,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

ad assumere tutte le iniziative necessarie nei confronti del Banco di Sardegna, e del Gruppo BPER, al fine di scongiurare l’imminente chiusura delle filiali del Banco di Sardegna nei Comuni di Bottidda e Giave e in altri 8 comuni della Sardegna.

Cagliari, 18 settembre 2020

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