Interrogazione n. 644/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 644/A

MANCA Desirè Alma, con richiesta di risposta scritta, sul servizio di assistenza ai pazienti portatori di stomia.

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La sottoscritta,

premesso che:
– con il termine “stomia” o “stoma” si va ad indicare l’abboccamento chirurgico di un tratto di intestino o delle vie urinarie alla cute, consentendo così la fuoriuscita all’esterno di materiale organico come feci e urine. La parola stoma deriva dal greco che indica “bocca” o “apertura” (Black, 1997a);
– la stomia va considerata come un “nuovo organo”, ovvero, una parte anatomo funzionale del nostro corpo che, come tale, deve essere gestita e curata. La persona a cui viene confezionata una stomia, manifesta bisogni sanitari e assistenziali articolati e complessi, che aumentano ulteriormente quando presenti complicanze del complesso stomale;
– per i pazienti portatori di stomia l’apprendimento di conoscenze e di comportamenti è fondamentale ed in rapporto alla specifica condizione clinica devono essere stabiliti e concordati, tra chi cura e chi è curato, gli “obiettivi pedagogici” da raggiungere;
– pertanto è indispensabile che ogni individuo a cui viene confezionata una stomia, sia essa temporanea che definitiva, nel periodo di degenza ospedaliera acquisisca le conoscenze e la capacità di attuare in autonomia lo stoma care e che vi sia successivamente una continuità assistenziale di modo che vi sia un trasferimento di conoscenze tra operatore e paziente allo scopo di rendere questo responsabile e capace di adottare le strategie migliori nella gestione;

considerato che:
– in Sardegna i portatori di stomia gestiti dagli ospedali del territorio sono oltre 2300, e solo a Sassari sono circa 1100 i pazienti che hanno necessità dell’assistenza di infermieri stomaterapisti che prende in carico il paziente già dalle fasi preoperatorie;
– difatti, dopo l’intervento chirurgico, il personale sanitario deve insegnare al paziente come gestire la stomia e l’educazione del paziente non si esaurisce con la dimissione del soggetto ma è fondamentale garantire continuità assistenziale;
– quando la persona viene dimessa dall’ambiente sicuro e protetto dell’ospedale, si trova a doversi adattare di nuovo alla vita in comunità, a riprendere le abitudini quotidiane e a reintegrarsi nei gruppi sociali a cui appartiene per gestire al meglio il processo assistenziale è opportuno istituire un servizio ambulatoriale come punto di riferimento in grado di gestire il post intervento;

evidenziato che:
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 28/15 del 1° luglio 2005 la Regione ha fornito alle aziende sanitarie delle linee di indirizzo uniformi in materia di assistenza ai portatori di stomia, al fine di superare alcune criticità principalmente di carattere organizzativo, anche segnalate dall’Associazione dei pazienti incontinenti e stomizzati e da diversi operatori del settore, presenti nel percorso assistenziale sia precedente sia conseguente all’intervento chirurgico;
– nelle suddette linee guida si fa riferimento in particolare al sostegno psicologico, alla erogazione dei presidi ed all’addestramento all’autonomia nella gestione della stomia oltre al percorso assistenziale da dedicare a questi pazienti con le indicazioni necessarie per garantire la continuità tra territorio ed ospedale nella erogazione delle prestazioni;
– le linee guida indicano inoltre le funzioni e le attività che fanno carico ai reparti ospedalieri in cui vengono eseguiti gli interventi chirurgici con costruzione di stomie al fine di affrontare le problematiche connesse alla preparazione specifica del personale addetto ed alla esigenza di assicurare un adeguato supporto psicologico;

rilevato che:
– nei mesi scorsi gli ambulatori dedicati ai pazienti portatori di stomia dell’Ospedale civile SS. Annunziata di Sassari, gestiti negli anni all’interno del reparto di degenza maschile della Chirurgia generale e d’urgenza, sono stati trasferiti più volte fino ad arrivare alla collocazione temporanea al primo sottopiano;
– è notizia di questi ultimi giorni che proprio il primo sottopiano del SS. Annunziata sarà oggetto di importanti lavori di risanamento conservativo, riqualificazione e adeguamento edile e degli impianti dei locali destinati a ospitare il nuovo day hospital oncologico;
– secondo notizie di stampa i lavori avranno una durata di 110 giorni generando così un pericoloso e non tollerabile blocco delle attività degli ambulatori dedicati ai pazienti portatori di stomia,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della chiusura degli ambulatori collocati al primo sottopiano del SS. Annunziata e dedicati ai pazienti portatori di stomia, attuata nelle more del completamento delle importanti opere edilizie per la costruzione del day hospital oncologico, e quindi sicuramente per almeno i 110 giorni dichiarati dall’ufficio tecnico;
2) quale sia la destinazione individuata per rendere operativo il futuro ambulatorio affinché possano essere garantite le indispensabili cure assistenziali senza ulteriori traslochi e senza soluzione di continuità;
3) come e quando intendano intervenire affinché venga tempestivamente riattivato il servizio di assistenza ai pazienti portatori di stomia che non possono certo attendere i tempi di completamento di una ristrutturazione edilizia e non ricevere adeguata assistenza consapevoli del fatto che l’essere portatori di stomia influisce negativamente sulla qualità della vita e in modo ancor più significativo della stomia stessa.

Cagliari, 8 settembre 2020

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