CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 589/A
(Pervenuta risposta scritta in data 22/01/2021)
SALARIS – COSSA – MARRAS – SATTA Giovanni Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulle borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione in discipline non mediche di area sanitaria.
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I sottoscritti,
premesso che la Regione finanzia borse di specializzazione in discipline mediche e non mediche;
considerato che la legge regionale 3 luglio 2020, n. 19, ha aumentato la dotazione finanziaria prevista dalla legge regionale 6 marzo 2020, n. 6, al fine di garantire ai professionisti sanitari di area medica l’accesso ad adeguati percorsi di formazione, di didattica, di assistenza e di ricerca, favorendo la loro permanenza nelle strutture e negli enti del Servizio sanitario regionale;
preso atto che la recente pandemia ha messo in evidenza le gravi carenze del sistema sanitario nazionale e regionale e, in particolare, ha fatto emergere la necessità di potenziare le risorse umane anche nelle aree non mediche, come microbiologia e virologia;
visto che tutti i professionisti sanitari di area non medica (veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi) ricoprono ruoli indispensabili per il corretto funzionamento del sistema sanitario e pertanto devono vedersi riconoscere pari dignità rispetto ai laureati specializzandi medici che afferiscono alle scuole di specializzazione di area sanitaria;
ricordato che per i professionisti di area biologico-sanitaria le risorse stanziate sono sensibilmente inferiori rispetto agli importi destinati ai contratti di formazione medica, ma anche ai dottorati di ricerca,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto su esposto;
2) non ritengano di dover individuare ulteriori e nuove risorse per finanziare le borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione in discipline non mediche di area sanitaria presso le Università degli studi di Cagliari e Sassari;
3) non ritengano, infine, di prevedere l’inserimento negli organici delle strutture sanitarie pubbliche di figure professionali sanitarie non mediche, anche al fine di affrontare le eventuali e possibili nuove emergenze sanitarie.
Cagliari, 9 luglio 2020