Interrogazione n. 512/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 512/A

CIUSA, con richiesta di risposta scritta, sugli acquisti di reagenti per tamponi e di test rapidi effettuati dall’Azienda ospedaliera Brotzu nel mese di marzo 2020.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– il 17 marzo 2020, in piena emergenza Covid-19, l’Unione Sarda riportava la notizia dell’ordine, da parte della Regione, a una società bolognese (la Tema Ricerca Srl) di circa 5.000 kit di test rapidi per l’individuazione degli anticorpi al Covid-19;
– secondo le dichiarazioni dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale riportate dalla suddetta testata, i kit ordinati sarebbero stati addirittura consegnati nel giro di una decina di giorni e, pur non sostituendo la funzione dei tamponi naso-faringei, avrebbero consentito di fare una rapida indagine molto ampia volta a individuare i portatori sani e a prevenire contagi generalizzati;
– tuttavia, soltanto cinque giorni dopo, il 22 marzo 2020, l’Assessore Nieddu ritrattava le proprie dichiarazioni, affermando di aver bloccato la procedura di acquisto alla luce delle informazioni dell’Istituto superiore di sanità che avrebbero messo in dubbio la validazione e l’affidabilità dei test della precitata società;
– il 23 marzo 2020 la Tema Ricerca Srl si è sentita in dovere di ribattere alle accuse dell’Assessore regionale che hanno gettato discredito sul prodotto commercializzato e a tal fine ha inviato una nota, a firma del suo legale rappresentante, con la quale escludeva di aver mai ricevuto un ordine di acquisto di test rapidi da parte della Regione e sottolineava che i test distribuiti dall’azienda rispondevano a tutti i criteri di certificazione e validazione europea e avevano un’elevata sensibilità e specificità sulle IgG e sulle IgM;
– il ripensamento della Regione sull’acquisto dei test rapidi sarebbe nato anche perché, sempre stando alle affermazioni dell’Assessore Nieddu, l’Azienda ospedaliera Brotzu stava già sperimentando una nuova tecnologia in grado di esaminare un numero elevato di tamponi in poche ore;
– infatti, con un tempismo a dir poco sorprendente, il 21 marzo 2020, con la deliberazione n. 447, il Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Brotzu (AOB) ha stabilito di procedere all’acquisto, mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara ai sensi dell’articolo 63, comma 2, lettera b) punti 2) e 3) e comma 2, lettera c), del decreto legislativo n. 50 del 2016, di una fornitura di reagenti per i tamponi Covid-19 “da eseguirsi su personale e pazienti” e “da destinarsi alla SC di Laboratorio Analisi” dell’Azienda ospedaliera Brotzu;
– l’appalto di forniture è stato affidato alla Ditta Roche Diagnostics Spa per una spesa trimestrale pari a euro 549.580,00 IVA esclusa;
– anche se la fornitura di reagenti era destinata espressamente al personale e ai pazienti dell’AOB, l’appalto, in un passaggio successivo della delibera, appare, più in generale, finalizzato a “fronteggiare l’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e garantire l’incolumità fisica del personale sanitario impegnato nell’erogazione dell’assistenza sanitaria in pazienti infetti e/o asintomatici” e i costi sostenuti per la fornitura sarebbero stati “coperti con i contributi, da stanziarsi prossimamente, da parte della Regione Sardegna per far fronte alla situazione straordinaria di emergenza”;
– solo due giorni dopo, con la deliberazione n. 459 del 23 marzo 2020, il Commissario straordinario dell’AOB ha disposto di procedere all’acquisto, sempre mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara ai sensi dell’articolo 63, comma 2, lettera b) punti 2) e 3) e comma 2, lettera c), del decreto legislativo n. 50 del 2016, di una fornitura di 20.000 test rapidi Viva Diag Covid 19 IgM/IgG da eseguirsi su personale e pazienti, da destinarsi alla SC di Laboratorio Analisi dell’Azienda Ospedaliera Brotzu;
– il test rapido VivaDiag Covid-19 IgM/IgG è un test diagnostico in vitro per la determinazione qualitativa degli anticorpi IgM e IgG Anticovid-19 nel sangue umano intero;
– l’appalto di forniture è stato affidato alla Ditta Alpha Pharma Service Srl (erroneamente indicata come “Ditta Roche Diagnostics Spa”) per una spesa trimestrale pari a euro 200.000,00 IVA esclusa;
– anche se la fornitura era, come nel caso dei reagenti per i tamponi, destinata espressamente al personale e ai pazienti dell’AOB, appena adottata la deliberazione n. 459, il Presidente Solinas ha comunicato, nella videoconferenza del 24 marzo 2020 (peraltro ribaltando completamente la posizione dell’Assessore Nieddu sulla validità dei test rapidi), che la Regione aveva acquistato 20.000 kit di test rapidi destinati a tutto il personale ospedaliero della Sardegna (circa 15.000 persone) e in parte alle case di riposo (5.000);
– con la successiva deliberazione n. 497 del 30 marzo 2020 è stato modificato parzialmente il dispositivo finale della deliberazione n. 459 nella parte in cui, per errore materiale, menzionava la Ditta Roche come aggiudicataria in luogo della Ditta Alpha Pharma Service Srl;

considerato che:
– lo scorso 25 maggio è stata avviata anche in Sardegna la vasta indagine epidemiologica su scala nazionale attraverso test sierologici su un campione di 150mila persone distribuite in duemila comuni italiani (7.985 i cittadini sardi che verranno contattati a tal fine), indagine realizzata dal Ministero della Salute e dall’Istat in collaborazione con la Croce Rossa Italiana;
– in parallelo, secondo le dichiarazioni pubbliche del Presidente Solinas e dell’Assessore Nieddu, la Regione effettuerà la propria indagine epidemiologica sul territorio, con circa 40.000 test sierologici promessi e concentrati soprattutto nei comuni risultati sinora immuni (circa 250 comuni sui 377 complessivi);
– durante la conferenza stampa del 29 maggio 2020, in risposta alle domande poste dal Sindacato di base della sanità pubblica sarda l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha dichiarato, inspiegabilmente, che dei 20.000 test rapidi acquistati dall’AOB con le proprie risorse e destinati al proprio personale e ai propri pazienti, 10.000 erano stati utilizzati per l’indagine epidemiologica regionale;
– finora, tuttavia, solo una piccola parte degli oltre 3.000 dipendenti dell’AOB sono stati sottoposti al test anticorpale;
– inoltre, nonostante le rassicuranti dichiarazioni del Presidente della Regione dello scorso 24 marzo, molti sono ancora gli operatori sanitari delle aziende sanitarie della Sardegna che attendono di essere sottoposti al test sierologico o addirittura al tampone,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se i reagenti acquistati con la deliberazione n. 447 del 21 marzo 2020 del Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Brotzu (AOB) siano stati effettivamente e interamente utilizzati, nei due mesi e mezzo trascorsi dall’affidamento dell’appalto di forniture, per l’esecuzione di tamponi Covid-19 sul personale e i pazienti dell’Azienda stessa;
2) se e con quali atti la Regione abbia proceduto all’acquisto dei 40.000 test sierologici asseritamente destinati all’indagine epidemiologica regionale sul territorio;
3) se i 20.000 test rapidi acquistati dall’AOB con la deliberazione n. 459 del 23 marzo 2020 siano stati effettivamente e interamente utilizzati, nei due mesi e mezzo trascorsi dall’affidamento dell’appalto di forniture, sul personale e i pazienti dell’Azienda stessa;
4) quanti test sierologici siano stati eseguiti finora sul personale dell’AOB;
5) quanti test sierologici siano stati eseguiti finora sul personale sanitario delle altre aziende sanitarie della Sardegna.

Cagliari 11 giugno 2020

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