CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 287
AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – ZEDDA Massimo – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – GANAU – MELONI – MORICONI – PIANO – PISCEDDA – COCCO – LAI– MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS sulle misure di prevenzione e gestione sanitaria da adottare per la stagione turistica 2020, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio regionale ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– il 4 maggio 2020 è stato avviato il processo di riavvio graduale e progressivo di tutte le attività bloccate nel corso del lockdown in Sardegna;
– l’industria turistica isolana è il settore maggiormente colpito dagli effetti del lockdown e quello che con maggiore difficoltà potrà recuperare la dimensione economica, imprenditoriale e occupazionale consolidata negli ultimi anni;
– la possibilità di limitare i danni all’industria turistica, che nel corso del 2019 ha consentito di far registrare 10,5 milioni di ingressi nell’Isola, dipende dall’efficacia e dalla tempestività delle azioni messe in campo da tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti;
CONSIDERATO che:
– i flussi turistici attesi per la stagione estiva 2020 sono attualmente stimati dalle associazioni di categoria in poco più di 1 milione di ingressi nell’Isola;
– per la sicurezza dei turisti, dei lavoratori e della popolazione residente nell’Isola occorre definire urgentemente e con maggior chiarezza rispetto a quanto fatto finora, misure di prevenzione e gestione sanitaria efficaci e uniformi in tutto il territorio regionale;
CONSTATATO che:
– i protocolli adottati dalla Regione per i controlli da effettuarsi sui passeggeri in ingresso in Sardegna non sono sufficienti per un’adeguata gestione di possibili casi di contagio dei turisti avvenuti durante il soggiorno nell’Isola;
– la compilazione della scheda di anamnesi e la consegna di un certificato che attesti il risultato a un test sulla positività al Covid-19 non garantiscano ai soggetti sbarcati nell’Isola di non contrarre il virus durante la permanenza in Sardegna;
– in particolare, attualmente non è definito un percorso chiaro e ufficiale sul comportamento che dovrà adottare il turista che dovesse manifestare i sintomi del contagio da Covid-19;
– occorre definire un protocollo chiaro e funzionale che consenta di gestire l’eventuale caso sospetto di positività tra gli ospiti in una struttura alberghiera e la prosecuzione dell’attività ricettiva in completa sicurezza, evitando il blocco dell’intera struttura in piena stagione turistica;
– in quest’ottica sarebbe certamente utile individuare misure e procedure finalizzate all’igienizzazione della struttura e al trattamento delle persone (ospiti, lavoratori) venute a contatto col soggetto sospetto Covid positivo in attesa dell’intervento operativo del servizio sanitario regionale;
PRESO ATTO che:
– la Regione non si è resa disponibile alla sperimentazione dell’applicazione digitale per il contact tracing messa a disposizione dal Governo nazionale in favore di tutte le regioni;
– la disponibilità di uno strumento valido ed efficace per il contact tracing dei cittadini rappresenta uno dei pilastri della strategia delle “tre T” (Testing, Tracing, Treating) per il contrasto alla diffusione del Covid-19, perché identificando i contatti dei soggetti probabili, o confermati Covid positivi, consente di individuare e isolare rapidamente i casi secondari e, in definitiva, di interrompere la catena di trasmissione del contagio;
– con deliberazione n. 28/7 del 4 giugno 2020 la Giunta regionale ha avviato il progetto “Sardegna Sicura” attraverso cui dovrebbe (considerando che l’atto non è ancora visionabile) aver approvato l’utilizzo di una specifica app finalizzata al contact tracing dei turisti in arrivo nell’Isola;
– non si conoscono le caratteristiche, le specifiche e le modalità di funzionamento dell’app sviluppata e promossa dalla Giunta regionale, né quali siano le speciali peculiarità che l’hanno favorita rispetto a quella adottata dal Governo;
– né tantomeno è chiaro se e come questo strumento digitale regionale si interfacci e sia coerente con le misure e i protocolli sanitari per il contrasto alla diffusione del Covid-19 in Sardegna;
– nonostante i turisti stiano già sbarcando nell’Isola l’applicazione “Sardegna Sicura” non è ancora scaricabile dagli app store;
RILEVATO che:
– con deliberazione n. 24/18 dell’8 maggio 2020 la Regione ha istituito le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA), previste nel decreto legge n. 14 del 9 marzo 2020, per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero e dei pazienti sospetti di infezione;
– ciascuna delle 35 Unità finora attivate è dimensionata su un ambito territoriale di 50.000 abitanti ed è costituita da un numero di medici pari a quelli già presenti nella sede di continuità assistenziale di riferimento;
– i criteri di attivazione delle USCA non tengono conto dell’enorme incremento di popolazione presente nell’Isola con l’arrivo dei turisti;
– al contrario, occorre prevedere la creazione di specifiche “USCA turistiche” finalizzate all’assistenza e sorveglianza sanitaria territoriale della sola popolazione turistica, prevedendole in particolare nei territori ad alta concentrazione turistica;
EVIDENZIATO che:
– il progetto regionale di una rete capillare di strutture alberghiere per la quarantena dei soggetti Covid stenta a decollare;
– la mancata disponibilità di tali strutture causa ulteriore difficoltà per gran parte del sistema ricettivo isolano che non può disporre di soluzioni organizzative e logistiche adatte alla gestione di turisti che dovessero manifestare sintomi da infezione Covid e per seguire correttamente il protocollo sanitario per l’isolamento e la quarantena,
impegna il Presidente della Regione
1) ad adottare un protocollo di sicurezza dei turisti sbarcati in Sardegna nel corso della stagione turistica 2020 che consenta la definizione di un percorso specifico e obbligatorio per coloro che, soggiornando presso una struttura ricettiva, dovessero manifestare i sintomi del Covid-19;
2) a definire misure chiare e funzionali che consentano di gestire l’eventuale caso sospetto di positività al coronavirus tra gli ospiti in una struttura alberghiera e la prosecuzione dell’attività ricettiva in completa sicurezza, evitando il blocco dell’intera struttura in piena stagione turistica;
3) ad individuare misure e procedure finalizzate all’igienizzazione della struttura e al trattamento delle persone (ospiti, lavoratori) venute a contatto col soggetto sospetto contagiato Covid, in attesa dell’intervento operativo del servizio sanitario regionale;
4) a garantire entro il 15 giugno 2020 l’operatività e la diffusione presso tutta la popolazione delle applicazioni digitali per il contact tracing in Sardegna, renderne conoscibili caratteristiche e modalità di funzionamento, assicurarsi che siano sempre e costantemente coerenti con le misure di prevenzione e di contrasto alla diffusione del Covid-19 vigenti nell’Isola;
5) a rafforzare, entro la fine del mese di giugno, il sistema di medicina territoriale attivando “USCA turistiche”, intese come unità speciali di continuità assistenziale strettamente dedicate alla sorveglianza e assistenza dei turisti, garantendo che siano operative in numero adeguato nei territori isolani ad alta concentrazione turistica;
6) a rendere operativa, entro la fine del mese di giugno, la rete regionale delle strutture alberghiere per la quarantena dei soggetti Covid positivi.
Cagliari 11 giugno 2020