CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 284
MORICONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – PIANO – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – ZEDDA Massimo – COCCO – LAI su opportunità rappresentata dai fondi europei MES per la sanità al fine di attivare innovative politiche programmatiche in campo sanitario regionale, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– l’Eurogruppo, riunito a Bruxelles l’8 maggio 2020, ha adottato una nuova linea di credito agevolata del Meccanismo europeo di stabilità (MES) di 240 miliardi di euro, operativa sin dal 1° giugno scorso, con l’unica condizione che potrà essere utilizzato, dai Paesi membri dell’area euro, solo per spese sanitarie dirette e indirette di cura e prevenzione del Covid-19;
– i fondi disponibili e da restituire in 10 anni, a condizioni vantaggiosissime, con tassi d’interesse dello 0,1 per cento, di gran lunga più convenienti dei tassi di interesse di qualsiasi altro prestito disponibile sul mercato, saranno calcolati per importi sino al 2 per cento del PIL registrato, per ciascuno dei Paesi membri dell’area euro, alla fine del 2019; questo significa che l’Italia potrebbe richiedere una cifra intorno ai 37 miliardi di euro circa;
– questa nuova linea di credito agevolata del MES offre l’opportunità di poter disporre, in tempi rapidi e a condizioni di mercato vantaggiosissime, di risorse utilissime per far ripartire il Paese e con esso la nostra Regione, per la realizzazione di un gigantesco piano di investimenti infrastrutturali e di ammodernamento tecnologico delle nostre obsolete strutture sanitarie e sociosanitarie, con ricadute importanti sia sotto il profilo occupazionale che di ritorno in termini di PIL;
– il servizio sanitario è la più grande infrastruttura pubblica del nostro Paese e, con esso, della nostra regione, e che va considerato come grande driver di sviluppo e di benessere;
– avere ospedali moderni sarà certamente strategico per il futuro, ma anche che, importanti investimenti in questo settore consentiranno di rimediare agli errori del passato laddove, sotto la pressione del risanamento finanziario, sono stati effettuati pesantissimi tagli alla spesa sanitaria, con i risultati che, soprattutto nel corso di questa pandemia, hanno rivelato i limiti di quelle scelte, pagati al prezzo della vita di migliaia di italiani e di una crisi economica senza precedenti;
– il coronavirus ha reso evidente le necessità di promuovere il potenziamento e l’ammodernamento del nostro sistema sanitario e, più in particolare, degli ospedali, delle tecnologie digitali, della presenza dei servizi sanitari sui territori, della prevenzione e della ricerca;
– ora abbiamo l’urgenza e l’opportunità di aprire una nuova fase per costruire un nuovo modello di sanità in Sardegna e che per farlo abbiamo bisogno di grandi investimenti e, quindi, di poter utilizzare i più convenienti strumenti finanziari disponibili sul mercato, che ci permetterebbero di fare un grande salto nella qualità della sanità pubblica;
APPURATO che:
– l’opportunità offerta dai finanziamenti del MES, senza condizioni e a interessi zero, si mostra come una condizione favorevole irripetibile, che bisogna utilizzare con progetti adeguati caratterizzati da flessibilità ed elasticità, per adattarli al dinamico quadro sanitario nazionale, europeo e mondiale che oggi si muove verso una diversa concezione dell’offerta sanitaria alla luce delle insufficienze emerse drammaticamente con la diffusione dell’epidemia da Covid-19;
– occorre investire tutti i capitali a disposizione al fine di approntare progetti sanitari che nascano dalla valutazione di salvaguardare la salute dei cittadini garantendo livelli eccellenti di assistenza sanitaria e, nel contempo, preservare la salute pubblica da possibili futuri eventi pandemici come quello in corso;
CONSIDERATO che altre regioni italiane già si muovono nel solco di una novellata programmazione dei servizi sanitari, grazie alle opportunità e potenzialità che hanno intravisto nei fondi messi a disposizione dall’Unione europea con la sola condizione che siano utilizzati per ammodernare e rinforzare il sistema sanitario nazionale e regionale e che la Sardegna non può deflettere da tale opportunità se vuole avviare un percorso riformista della sanità da troppo tempo rimandato perché ingessato da alti livelli di conflittualità politiche che vanno superate con slancio e generosità, superando i recenti e passati errori di impostazione politica su un argomento delicato e di altissima valenza sociale e morale come la salute,
impegna il Presidente della Regione
1) ad attivarsi con tutti gli strumenti politici, istituzionali e persuasivi per sensibilizzare il governo nazionale a cogliere l’occasione offerta dall’Unione europea per poter utilizzare appieno le risorse economiche poste a disposizione dal MES e costituite da ben 37 miliardi, chiedendo che venga riconosciuto alla Sardegna un impegno finanziario adeguato ai nuovi investimenti necessari per la sanità regionale che avvii il sistema sanitario isolano verso un complesso di interventi immediatamente cantierabili per ospedali, pronto soccorso e strutture per le cure intermedie attraverso una fonte di finanziamento senza condizioni ed a interessi zero;
2) ad adottare conseguentemente con il concorso di tutte le forze politiche, sociali e produttive un Progetto di infrastrutture sanitarie per fare da corollario alla proposta che la Regione dovrà avanzare presso il governo centrale al fine di ottenere adeguati finanziamenti per soddisfare il diritto del popolo sardo di avere una moderna rete sanitaria e una qualità, efficacia ed efficienza del servizio sanitario pari alle migliori strutture nazionali ed europee.
Cagliari, 10 giugno 2020