Mozione n. 276

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 276

CERA – TALANAS – COCCIU sul mancato avvio dal 2017 dell’Albo artigiano della Provincia di Oristano e alla sopraggiunta scadenza al 31 dicembre 2019 delle tre convenzioni stipulate dall’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio con le Camere di commercio di Cagliari, Sassari e Nuoro per la tenuta dell’Albo delle imprese artigiane delle rispettive province.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– la Regione, con la legge regionale n. 32 del 5 dicembre 2016, all’articolo 2 ha disposto la soppressione a decorrere dal 1°gennaio 2017:
a) della Commissione regionale per l’artigianato; le relative funzioni sono attribuite all’Assessorato regionale competente in materia di artigianato;
b) delle commissioni provinciali per l’artigianato di cui alla legge regionale n. 41 del 1990; le relative funzioni sono trasferite alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti per territorio;
c) dell’Albo delle imprese artigiane di cui all’articolo 5 della legge 8 agosto 1985, n. 443 (Legge quadro per l’artigianato), stante la coincidenza con la sezione speciale delle imprese artigiane del registro delle imprese, tenuto presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente per territorio;
– con la legge regionale n. 32 del 5 dicembre 2016 viene modificata di riflesso anche la previgente legge regionale 10 settembre 1990, n. 41 (Organi di rappresentanza e di tutela dell’artigianato) che disciplinava le quattro commissioni provinciali per l’artigianato a cui erano attribuiti vari compiti, tra i quali quelli previsti all’articolo 2, lettera b), “deliberare sulle iscrizioni delle imprese artigiane agli albi provinciali e sulle loro modificazioni e cancellazioni in relazione alla sussistenza, modificazione e perdita dei requisiti di cui agli articoli 2, 3 e 4 della legge 8 agosto 1985, n. 443;
– la Regione è dovuta intervenire con il decreto 1° marzo 2017, n. 1, dell’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio, parzialmente rettificato dal successivo decreto 27 marzo 2017, n. 2, per disciplinare le modalità di attribuzione delle competenze assegnate con la legge regionale n. 32 del 2016, mediante le “Linee di indirizzo per l’esercizio delle funzioni in materia di Albo delle imprese artigiane da parte delle CCIAA della Sardegna”;

CONSIDERATO che in assenza di una specifica convenzione tra l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio e la CCIAA di Oristano viene preclusa dal 1° gennaio 2017 a tutt’oggi l’iscrizione delle imprese artigiane e aspiranti tali all’Albo delle imprese artigiane della Provincia di Oristano;

APPURATO che con l’inattività dell’Albo delle imprese artigiane della Provincia di Oristano ne consegue che:
– la sede provinciale dell’INPS, in carenza di conferma delle iscrizioni all’Albo sta provvedendo alla variazione di inquadramento delle posizioni negando il riconoscimento della qualifica di artigiano e riclassificando tutte le aziende nel settore industria con notevoli aggravi di costi per le imprese;
– la sede territoriale dell’INAIL, non disponendo di riscontro sull’iscrivibilità all’Albo artigiani, sta applicando ai titolari prestatori d’opera i coefficienti assicurativi dei lavoratori dipendenti, precludendo inoltre la possibilità di maturare qualifiche e requisiti professionali;
– la mancata operatività dell’Albo ha già cagionato ingenti danni economici, finanziari e patrimoniali oltre a ledere il diritto/dovere ad esercitare l’attività di impresa in forma artigiana impedendo, di fatto, l’accesso ad importanti provvidenze di settore, e in particolare a tutte quelle risorse finalizzate a contrastare la crisi economica del settore artigiano a causa della emergenza sanitaria da Covid-19, tra l’altro alcune delle quali promosse proprio dalla Regione per tale finalità;

ACCLARATO che questa situazione ha generato in provincia di Oristano dal 2017 al 31 dicembre 2020 un saldo negativo di nati/mortalità di circa 450 imprese, di cui circa 350 sono nuove imprese in attesa di riconoscimento del requisito e alle quali viene attualmente negata la qualifica artigiana e quindi anche le agevolazioni fiscali, contributive e contrattuali;

VISTA l’interpellanza presentata il 12 settembre 2019 dai Consiglieri regionali Cera, Cocciu, Talanas, Mura e Marras in relazione al mancato avvio dell’Albo artigiano della Provincia di Oristano – Richiesta di un intervento immediato e non più procrastinabile finalizzato a prevenire ulteriori danni economici, finanziari e patrimoniali alle imprese artigiane locali o aspiranti tali;

PRESO ATTO del mancato riscontro alla data odierna dell’Assessore regionale del turismo, commercio e artigianato alle richieste dei consiglieri interpellanti;

PRESO ATTO, inoltre, che al 31 dicembre 2019 sono scadute le convenzioni tra l’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio e le camere di commercio di Cagliari, Sassari e Nuoro, e che alla data odierna non esiste alcun provvedimento amministrativo che regola il rapporto in relazione alla tenuta dell’Albo delle imprese artigiane della Sardegna; peraltro questo al momento viene garantito per l’esclusivo spirito di servizio delle succitate camere di commercio, visto che nella pubblica amministrazione non viene ritenuta ammissibile alcuna proroga tacita dei servizi;

CONSIDERATO che sono in agenda provvedimenti specifici destinati al settore artigiano, come disciplinato con la legge regionale 12 marzo 2020, n. 10, che all’articolo 4 prevede nei seguenti:
– comma 5 – Contributi a fondo perduto finalizzati a sostenere le imprese artigiane coinvolte nel passaggio generazionale, in cui viene prevista una dotazione di euro 2 milioni per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022;
– comma 6 – Contributi a fondo perduto per il conseguimento delle certificazioni di qualità e dei patentini necessari per lo svolgimento dell’attività, in cui viene prevista la dotazione di euro 1,5 milioni per gli anni 2020, 2021 e 2022;

CONSIDERATO, inoltre, necessario promuovere una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro per dare attuazione alle opportunità disciplinate all’articolo 4, comma 9, della legge n. 949 del 1952, al fine di mettere in campo un importante intervento di sostegno al comparto, già fortemente condizionato dalle difficoltà finanziarie dovute alla emergenza sanitaria in atto da Covid-19, per rilanciare l’economia del settore artigiano della Sardegna;

RITENUTO pertanto necessario ripristinare la corretta gestione degli albi delle imprese artigiane della Sardegna per favorire la regolare iscrizione/cancellazione delle imprese all’Albo delle imprese artigiane del territorio di appartenenza, al fine di garantire di poter usufruire di tutti i benefici e delle prerogative di legge,

impegna il Presidente della Regione
e l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio

1) ad avviare immediatamente e, senza nessun ulteriore indugio, la stipula seppur tardiva delle convenzioni per il triennio 2020/2022 per la gestione dell’Albo delle imprese artigiane della Sardegna con tutte e quattro le camere di commercio, per dare garanzia, certezza e parità di condizioni e di trattamento a tutte le imprese artigiane della Sardegna, nel rispetto della normativa vigente;
2) ad attivare, utilizzando le funzioni proprie della CRA – Commissione regionale artigianato (le cui funzioni sono attribuite allo stesso Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio) tra le quali sono previste:
– la verifica del funzionamento degli albi provinciali e delle attività svolte;
– la revisione periodica degli albi provinciali;
– la tutela dell’artigianato e del diritto dovere di iscrizione all’albo provinciale.
Sullo svolgimento di tali funzioni l’Assessore regionale competente deve ordinare ispezioni ed indagini e, nel caso una Commissione venga a trovarsi nell’impossibilità di funzionare, può nominare un commissario straordinario per l’immediata definizione delle domande pendenti dal 1° gennaio 2017 e fino alla sottoscrizione e piena operatività delle convenzioni in tutto il territorio regionale;
3) ad attuare misure urgenti, nell’ambito di tali prerogative,finalizzate a consentire l’immediato avvio delle procedure di riconoscimento di”imprese artigiane e aspiranti tali” della Provincia di Oristano, necessario per poter accedere alle agevolazioni fiscali, contributive e contrattuali e contestualmente, attivare ogni azione necessaria tesa a tutelare i diritti delle imprese artigiane,che nel triennio precedente in assenza di iscrizione al competente albo per cause non imputabili alle stesse, non hanno potuto beneficiare delle sopra riportate agevolazioni, prevedendo l’attivazione di misure finalizzate alloro riconoscimento,con efficacia retroattiva;
4) ad attivare ogni misura necessaria in considerazione della condizione di disparità e svantaggio creatasi nella Provincia di Oristano, al fine di prevenire ulteriori danni economici, finanziari e patrimoniali alle imprese artigiane locali o aspiranti tali e ad evitare azioni risarcitorie anche collettive, a fornire uno strumento finanziario nella forma del contributo a fondo perduto, pari all’importo dei contributi previdenziali arretrati e dei relativi interessi e sanzioni, eventualmente richiesti dall’INPS, ora per allora, a far data dalla domanda di iscrizione all’Albo artigiani, quale risarcimento per il mancato riconoscimento della qualifica di impresa artigiana per titolari e soci e coadiuvanti;
5) a dare immediata attuazione alle misure previste con la legge regionale 12 marzo 2020, n. 10 e promuovere un intervento finanziario di 40 milioni di euro per il comparto artigiano della Sardegna, mediante l’attivazione di opportunità disciplinate all’articolo 4, comma 9, della legge n. 949 del 1952 per contribuire a sostenere il rilancio del settore artigiano della Sardegna e reagire positivamente alle difficoltà finanziarie emerse con l’emergenza sanitaria in atto da Covid-19.

Cagliari, 4 giugno 2020

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