Mozione n. 274

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 274

MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulla necessità di un intervento mirato a consentire la programmazione di ricorrenze religiose, sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni assimilabili.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– fa parte della tradizione di tutte le comunità della Sardegna programmare ricorrenze religiose, feste, sagre ed altre manifestazioni culturali e a tutela di tradizioni e dell’identità sarda, organizzate dalle amministrazioni comunali o in collaborazione con le amministrazioni comunali;
– gli eventi come feste e sagre sono diventate negli anni un appuntamento imprescindibile per l’economia e la vita delle comunità della Sardegna;
– il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020 ha determinato l’annullamento o il rinvio a data da destinarsi di tutti gli eventi programmati per l’anno 2020 anche se le amministrazioni, i comitati e le associazioni avessero sostenuto già importanti risorse economiche per poter programmare quegli eventi mai realizzati;
– la fase 2 è stata avviata e le principali restrizioni sono state allentate ma nessuna rassicurazione è arrivata a tutti titolari di esercizi commerciali itineranti che vivono di questi eventi e sagre, che, costretti a casa dalla pandemia, si sono ritrovati da marzo a non poter contare su alcun guadagno e con l’aggravante di una prospettiva di riattivazione a marzo 2021;

CONSIDERATO che:
– in Sardegna ogni anno si possono contare circa 1.000 celebrazioni religiose e laiche, che ancora oggi testimoniano le antichissime e variegate tradizioni sarde;
– partecipare a queste feste significa immergersi in una cultura antica alla scoperta di suoni e di armonie sconosciute, di balli con ricchi costumi tradizionali, di gare poetiche fuori dal tempo, di sfrenate corse di cavalli, di sfilate folcloristiche con preziosi e coloratissimi abiti d’altri tempi;
– inoltre, la grandissima varietà di prodotti agroalimentari ed agropastorali, vini pregiati, dolci prelibati delle grandi feste folkloristiche, delle rassegne enogastronomiche della Sardegna sono occasione di degustazione delle specialità tradizionali della cucina sarda e importante evento commerciale;
– insieme al commercio dei prodotti della tradizione isolana enogastronomica questi eventi sono occasione di svago grazie al lavoro dei gestori di paninoteche, torronai, venditori ambulanti di dolci o giocattoli, giostrai e i titolari di luna park;

RILEVATO che:
– la Conferenza delle regioni e delle Province autonome ha approvato il 22 maggio, con il supporto degli uffici di prevenzione dei dipartimenti di sanità pubblica e all’unanimità (ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto legge n. 33 del 2020) l’aggiornamento e l’integrazione alle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive” approvate nella riunione del 16 maggio;
– le indicazioni approvate dalla Conferenza delle regioni si pongono, inoltre, in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto superiore di sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici;
– come dichiarato dal Vicepresidente della Conferenza delle regioni l’integrazione delle linee guida rappresenta un ulteriore contributo della Conferenza delle regioni per affrontare questa delicata fase di riattivazione del sistema economico e sociale e per garantire un quadro di certezze a molti settori che erano in attesa attraverso un’applicazione omogenea delle disposizioni su tutto il territorio nazionale, anche nelle specifiche declinazioni regionali e in un’ottica di collaborazione istituzionale e di sussidiarietà;
– le suddette indicazioni si applicano a sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni assimilabili e prevedono, tra le altre:
– la predisposizione di una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, se opportuno comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia ricorrendo al personale addetto;
– la riorganizzazione degli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale;
– negli spazi espositivi specificatamente dedicati alle manifestazioni fieristiche (sia ambienti chiusi, sia aperti), la postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettronico e gestione delle prenotazioni online, e se possibile mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni;
– se presenti, eventuali posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo tra le sedute di almeno un metro o tale da garantire il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro;

EVIDENZIATO che:
– occorre trovare una immediata soluzione affinché i presidi e la capacità di previsione scientifica permettano di mantenere viva l’identità e le tradizioni della nostra isola, senza inutile rassegnazione e individuando le modalità per riprendere ad organizzare eventi come sagre, concerti, feste senza danno e in tempi rapidissimi, inventando nuove tecnologie e tecniche;
– deve essere ben chiaro che le manifestazioni dovranno essere organizzate in un’ottica completamente diversa, privilegiando l’utilizzo di spazi nuovi e ampi all’interno del comune, al fine di smistare e diversificare in sicurezza il flusso di persone;
– l’impostazione dovrà essere quella di privilegiare ingressi contingentati nelle strutture museali e nelle strutture adibite alla degustazione e alla dimostrazione culinaria, come se si assistesse ad uno spettacolo teatrale nel rispetto di tempi e spazi definiti;
– per spettacoli al chiuso il numero massimo previsto sarà di 200 persone, per quelli all’aperto il numero massimo sarà di 1.000 persone, installando le strutture per lo stazionamento del pubblico, nella loro più ampia modulazione e come previsto nel documento aggiornato “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive” citato;
– dovranno privilegiarsi sistemi di prenotazione obbligatoria dei tavoli per le cene e degustazioni e il supporto di steward che ricordino ai partecipanti, se fosse necessario, le regole da rispettare;
– la definizione chiara di percorsi obbligatori di entrata alla sagra o fiera e uscita dalla stessa, riorganizzando gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti questo scopo le modalità di sicurezza;

RITENUTO che la Regione debba:
– impegnarsi per sostenere la riattivazione di tutte le tipologie di eventi secondo le indicazioni concertate tra le regioni;
– indennizzare tutti i soggetti titolari di esercizi commerciali itineranti, giostrai e titolari di luna park, per il mancato reddito causato dall’annullamento di tutti gli eventi programmati per l’anno 2020,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

affinché provvedano a mettere in campo tutte le misure sopra individuate come necessarie al fine di evitare l’annullamento di eventi come ricorrenze religiose, sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni assimilabili, appuntamenti imprescindibili per l’economia e la vita delle comunità della Sardegna.

Cagliari, 1° giugno 2020

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