Interrogazione n. 483/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 483/A

CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di effettuare le visite specialistiche ambulatoriali sospese dal 6 marzo 2020 allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19.

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La sottoscritta,

premesso che:
– a decorrere dal 6 marzo 2020 e sino a data da destinarsi, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, in ottemperanza a quanto definito dalla direzione sanitaria ATS Sardegna con circolare indirizzata a tutte le ASSL dell’Isola, sono state sospese tutte le visite ambulatoriali, sia ospedaliere che territoriali, nonché gli interventi chirurgici programmati e l’attività di prelievo, non aventi carattere di urgenza-emergenza;
– tale scelta ha senz’altro contribuito a contenere il contagio e a proteggere le persone più esposte al Covid-19, quali anziani, cardiopatici, diabetici e tante altre ancora;

rilevato che:
– ad oggi, nonostante l’avvio della fase 2 dell’emergenza, non è ancora conosciuta la data di ripresa delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, degli esami diagnostici e delle attività di prelievo che è possibile effettuare solo negli ambulatori privati, né la modalità di recupero delle prestazioni a suo tempo prenotate dai cittadini tramite il Centro unico di prenotazione (CUP);
– fatta salva qualche eccezione, le prestazioni sono state annullate e non riprogrammate;
– gli operatori del CUP stanno comunicando agli utenti di non poter procedere a nuove prenotazioni di visite ed esami specialistici, fatte salve le prestazioni urgenti (da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore) o brevi (da eseguire entro 10 giorni), senza tuttavia fornire informazioni sulla data in cui ciò sarà possibile, perché a loro stessi sconosciuta (gli operatori suggeriscono di riprovare a giugno);

considerato che:
– occorre quanto prima recuperare gradualmente le prestazioni di specialistica ambulatoriale sospese, nonché garantire le nuove prestazioni sia in regime istituzionale sia in regime di libera professione;
– in altre regioni, maggiormente colpite dall’epidemia, le prestazioni sospese sono già riprese;

udite le proteste degli utenti che si sentono abbandonati e che sono disorientati a causa dell’assenza di informazioni;

ritenuto che:
– per garantire un servizio efficiente l’ATS dovrebbe farsi carico di recuperare le prestazioni annullate, proponendo un nuovo appuntamento, senza costringere l’utente ad effettuare una nuova prenotazione tramite il CUP;
– è intollerabile temporeggiare ulteriormente la ripresa, posto che si rischia di avere più decessi per il riacutizzarsi delle patologie croniche non trattate in questo periodo di emergenza;
– l’impossibilità di fare diagnosi precoce oggi significa emergenza domani;
– il presunto rallentamento delle attività dovuto alla necessità di garantire percorsi in sicurezza e l’allungamento delle liste d’attesa dovuto alla sospensione delle citate prestazioni impone il ripensamento dell’organizzazione del sistema sanitario regionale già agonizzante;
– ora più che mai, è necessario un incremento delle ore di specialistica ambulatoriale convenzionata interna per garantire il diritto alla salute dei cittadini in tempi ragionevoli,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quante prestazioni specialistiche e diagnostiche siano state complessivamente sospese a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19;
2) i motivi per cui non sia stato ancora possibile recuperare le prestazioni sospese e come intendano riprogrammare le stesse;
3) da quale data sarà possibile procedere a nuove prenotazioni di visite ed esami specialistici tramite il CUP;
4) se non ritengano necessario e urgente avviare un piano straordinario di assunzioni, divenuto ormai improcrastinabile per sopperire alla cronica carenza di risorse umane.

Cagliari, 27 maggio 2020

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