CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 430/A
COSSA – MARRAS – SALARIS – SATTA Giovanni Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata comunicazione all’amministrazione comunale di Bari Sardo della decisione della direzione dell’ASSL di Lanusei di individuare nell’ambulatorio della Guardia medica turistica della cittadina la sede dell’Unità speciale di continuità assistenziale (USCA).
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I sottoscritti,
premesso che, nel corso della Conferenza socio-sanitaria svoltasi il 3 aprile u.s., è stata fornita una approssimativa e marginale informativa sulla scelta da parte della direzione ASSL di Lanusei del luogo da destinare a Unità speciale di continuità assistenziale (USCA) presso l’ambulatorio della Guardia turistica di Bari Sardo;
considerato che, nell’ottica di una leale collaborazione istituzionale, l’individuazione sarebbe dovuta essere il frutto di una valutazione congiunta e di una scelta condivisa fra la direzione dell’ASSL, l’amministrazione comunale interessata e, in termini generali, tutte le amministrazioni facenti parte della Conferenza socio-sanitaria dell’Ogliastra;
constatato che l’unilateralità della decisione si evince, oltre che dai fatti, anche dalla dichiarazione riportata nella nota della direzione ASSL prot. n. PG/2020/0093304 del 16 aprile 2020 nella quale testualmente si legge: “Si precisa che la direzione scrivente ha individuato come sede della suddetta unite, l’ambulatorio di guardia medica sito nel Comune di Bari Sardo”;
ricordato che il sindaco di Bari Sardo, con diverse note inviate (ma rimaste senza risposta) ed in occasione di un incontro tenutosi in data 18 aprile 2020 presso la direzione della ASSL, precisato che il Comune di Bari Sardo non si e sottratto, sin dall’inizio dell’emergenza, né si sottrae, in questa fase, all’assunzione di un ruolo attivo per la realizzazione di iniziative e attività concretamente finalizzate al contenimento del contagio del Coronavirus, ha chiesto di avere chiarimenti scritti sulla scelta operata dalla direzione ASSL di Lanusei; tali chiarimenti risultano indispensabili per far sì che la comunità di Bari Sardo possa ricevere in modo chiaro e preciso rassicurazioni sia in termini di sicurezza su una totale assenza di rischi connessi all’attivazione dell’ USCA sia, inoltre, su una offerta sostitutiva del servizio offerto dalla Guardia medica turistica;
tenuto conto che, in occasione dell’incontro del 18 aprile u.s., in cui era presente anche il direttore del presidio ospedaliero, il direttore della ASSL ha affermato che l’individuazione è scaturita dal fatto che la stessa sarebbe ubicata in un luogo isolato, mentre l’immobile scelto risulta inserito in un complesso residenziale di case a schiera, ubicato nella marina di Bari Sardo, nelle immediate vicinanze della spiaggia e del mare, nel quale durante tutto l’anno vivono diverse famiglie di residenti e che nella stagione estiva si popola di centinaia e centinaia di turisti;
rilevato che l’attivazione della USCA in detto stabile significherebbe, se non viene individuata una soluzione alternativa, privare un intero paese ed i tanti turisti di un presidio medico fondamentale per la tutela della salute delle persone, soprattutto in caso di emergenze e di necessità di prima soccorso durante la prossima stagione estiva;
visto che le istanze formulate dal sindaco di Bari Sardo non hanno avuto alcun riscontro, se non la mera trasmissione di una deliberazione del commissario straordinario dell’ATS n. 257 del 15 aprile 2020, indirizzata peraltro al Presidente della Conferenza socio-sanitaria Ogliastra e non al rappresentante della comunità interessata, o le rassicurazioni verbali fornite nel corso della riunione del 18 aprile 2020;
considerato tuttavia che, in data 23 aprile u.s., a seguito di sopralluogo congiunto presso la predetta Guardia medica turistica tra il sindaco del Comune di Bari Sardo e il direttore del distretto sanitario, con un metodo costruttivo e di confronto l’amministrazione ha ricevuto una serie di rassicurazioni verbali e una seria proposta alternativa per il servizio della Guardia medica turistica, al quale sarebbe dovuta susseguire una risposta scritta da parte della direzione sanitaria ancora oggi non pervenuta con grave pregiudizio alla collettività in termini di informazione;
sottolineato che sia dovere della ASSL di Lanusei comunicare al sindaco di Bari Sardo i potenziali rischi (nell’ipotesi in cui ve ne fossero) per la salute, l’incolumità e la sicurezza della popolazione, per permettergli di fornire ai cittadini le necessarie informazioni e le eventuali rassicurazioni in ordine alla natura e alla funzione dell’USCA,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto esposto;
2) quali siano i motivi dell’atteggiamento della direzione dell’ASSL, che non ha dato alcun riscontro alle giuste richieste di informazioni e chiarimenti provenienti dal primo cittadino di Bari Sardo;
3) se la direzione della ASSL abbia valutato di individuare una diversa sede di ubicazione del- l’ USCA nell’ambulatorio della Guardia turistica di Bari Sardo, che comporta la privazione di un importante centro turistico di un servizio indispensabile per la prossima stagione estiva, che si sta comunque cercando di avviare pur con le difficoltà del momento, ovvero quale sia l’offerta alternativa per far sì che il servizio di Guardia medica turistica posso proseguire senza alcun pregiudizio ai danni della popolazione.
Cagliari, 29 aprile 2020