CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 418/A
(Pervenuta risposta scritta in data 05/02/2021)
LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, in merito alle urgenti misure da adottare per il riavvio del turismo nautico in Sardegna.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– il 30 gennaio l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina;
– per dare attuazione alle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione dell’OMS, il 31 gennaio il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, per consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione civile e lo stanziamento dei fondi necessari;
– con successivi provvedimenti il Governo nazionale (decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 aprile 2020 e decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020) ha adottato misure sempre più stringenti per evitare la diffusione del Covid-19;
considerato che:
– le misure adottate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica hanno colpito pesantemente il mercato del turismo nautico, nel quale la Sardegna è uno dei principali attori;
– la sospensione delle attività nei cantieri nautici, l’annullamento delle regate, tradizionalmente in programma fra fine marzo e maggio, la chiusura dei porti turistici e l’impossibilità di effettuare le manutenzioni, unite al probabile calo dei flussi di turismo nautico, al momento valutato in almeno il 50 per cento richiedono interventi tempestivi ed efficaci per cercare di salvaguardare un settore che rappresenta una vera eccellenza dell’offerta turistica della nostra isola;
verificato che il Presidente della Regione non è ancora intervenuto, contrariamente a quanto già effettuato con apposite ordinanze in conformità al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020 dai Presidenti delle regioni Liguria, Toscana, Marche e Lazio, e come si appresta a fare l’Emilia Romagna, con uno specifico atto che autorizza l’attività di manutenzione delle imbarcazioni nei cantieri nautici;
ritenuto che:
– la vocazione turistica della Sardegna comporti la necessità di approntare da subito l’avvio di attività che, nel quadro normativo vigente e nel rispetto delle disposizioni in materia di distanziamento sociale, garantiscano la ripresa dell’operatività del tessuto produttivo di settori che, altrimenti, sarebbero inattivi per tutta l’annualità 2020;
– in assenza della riapertura dei cantieri, la prossima cessazione del lockdown per la nautica non avrebbe effetto, infatti le imbarcazioni (per il noleggio, il traffico o il diporto) non sarebbero comunque pronte a navigare e la stagione turistica, anche eventualmente in presenza di una seppur ridimensionata domanda, sarebbe comunque compromessa;
– le attività debbano ripartire quanto prima con l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari (DPI, distanziamento interpersonale, ecc.) per contrastare la diffusione del virus;
– per la riapertura graduale delle attività si renda necessario oltre che adottare gli appositi protocolli di sicurezza sanitaria, tenendo conto delle varie tipologie di attività , garantire i datori di lavoro, i lavoratori e gli utenti che il contagio sia tenuto sotto controllo, attraverso controlli sanitari (integrativi di quelli della sanità marittima) necessari per verificare con la misurazione della temperatura corporea, test sierologici, ed altro, la possibilità di sbarco in Sardegna per gli utenti nautici;
considerato che prima dello sbarco dei turisti sarebbe opportuno richiedere l’effettuazione del test sierologico rapido per garantire l’assenza del virus garantendo in tal modo la salute di tutti e la funzionalità della filiera nautica;
ritenuto pertanto che:
– si renda necessario costituire una rete di laboratori di analisi, prioritariamente nelle località in cui insistono i porti turistici, costituita da strutture pubbliche, con la possibilità di adesione anche da parte di quelle private, destinati all’effettuazione dei test sierologici per rilevare la presenza di anticorpi al virus Sars-Cov-2;
– la rete di laboratori che svolgono questo tipo di analisi debba avere un forte coordinamento centrale al fine di favorire un fluido e capillare flusso di informazioni che possa anche restituire un’accurata fotografia della diffusione nella popolazione del virus SAR-CoV-2;
– la Regione debba immediatamente adottare tutte le iniziative atte a ridurre l’impatto economico della crisi e a salvaguardare il settore turistico dando l’avvio alle azioni necessarie affinché le aziende della filiera turistica possano ripartire una volta terminata l’emergenza epidemiologica,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere:
1) quali iniziative intendano adottare per ridurre l’impatto economico della crisi determinata dall’emergenza epidemiologica sul mercato del turismo nautico;
2) se non ritengano urgente autorizzare, in conformità al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020, l’attività di manutenzione delle imbarcazioni nei cantieri nautici;
3) se non ritengano improcrastinabile costituire una rete di laboratori di analisi, prioritariamente nelle località in cui insistono i porti turistici, costituita da strutture pubbliche, con la possibilità di adesione anche da parte di quelle private, destinati all’effettuazione dei test sierologici per rilevare la presenza di anticorpi al virus Sars-Cov-2.
Cagliari, 24 aprile 2020