CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 411/A
(Pervenuta risposta scritta in data 04/08/2020)
COMANDINI – PISCEDDA – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PIANO, con richiesta di risposta scritta, sui ricorsi in appello promossi dai Consorzi di bonifica di Cagliari, in merito alle sentenze emesse dai rispettivi Giudici del lavoro in favore dei ricorrenti.
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I sottoscritti,
in riferimento all’interrogazione n. 259/A del 21 dicembre 2019, sull’urgenza di applicare l’articolo 34 della legge regionale 23 maggio 2008, n. 6 (Legge-quadro in materia di consorzi di bonifica), così come modificato dall’articolo 10, comma 8, lettera b), della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019), consentendo il superamento del blocco assunzionale vigente e autorizzando i consorzi di bonifica ad avviare le procedure necessarie per acquisire il personale di cui sono carenti;
fatto presente che:
– sulla base dei ricorsi presentati da alcuni dipendenti avventizi sia al Tribunale del lavoro di Cagliari sia a quello di Oristano, dove i ricorrenti contestano la legittimità della reiterazione delle assunzioni a termine alle dipendenze del consorzio e rivendicano la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per violazione degli articoli 1, 4 e 5 del decreto legislativo n. 368 del 2001;
– i giudici del lavoro hanno accolto i ricorsi e le due recenti sentenze hanno dato ragione ai lavoratori, condannando:
– il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale al risarcimento dei danni (quantificato nella misura di 8 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto oltre interessi e rivalutazione fino al saldo effettivo) in favore dei ricorrenti per l’illegittima reiterazione dei contratti a termine e ha dichiarato compensate le spese di lite in ragione di 3/5;
– il Consorzio di bonifica di Oristano alla stabilizzazione degli 8 operai con la ricostruzione dell’intera carriera lavorativa, oltre a un’indennità di 8 mensilità quale risarcimento dei danni;
preso atto che:
– la situazione dei lavoratori avventizi dei consorzi di bonifica (assunti annualmente con contratti di 8 mesi) è stata inserita all’ordine del giorno della seduta del 4 marzo 2020 della Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale, il problema riguarda circa 200 lavoratori, la maggior parte dei quali in servizio presso i Consorzi di bonifica della Sardegna Meridionale e di Oristano, personale che, nel corso degli anni, ha acquisito il diritto all’assunzione;
– in sede di Commissione sono stati auditi i presidenti dei consorzi di bonifica i quali hanno illustrato nel dettaglio la situazione del personale avventizio sottolineando l’urgenza di un intervento al fine di dare avvio alle stabilizzazioni di tutto il personale previste dalla legge regionale n. 48 del 2018 e che interessa una buona parte di questi operai avventizi che lavorano per i consorzi da oltre trent’anni;
– i presidenti hanno inoltre sottolineato la cronica carenza di personale, già segnalata a più riprese dai consorzi, molti dipendenti sono andati in pensione e non sono mai stati sostituiti, altri lo faranno nei prossimi mesi, mentre i servizi e le superfici irrigue in carico continuano invece a crescere;
– il Presidente della Quinta Commissione ha dichiarato che si sarebbe trovata la soluzione in tempi rapidi, e che con i dati forniti dai consorzi si sarebbe lavorato in sinergia con gli assessorati competenti per individuare il percorso migliore;
vista la deliberazione del consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale del 15 aprile 2020, n. 18, dove viene accolta la proposta formulata dal direttore generale nella quale, esaminati gli atti di causa, propone di resistere in giudizio nelle cause promosse dai ricorrenti e conseguentemente di presentare ricorso in appello avverso le sentenze pronunciate in data 3 ottobre 2019 dal Tribunale civile di Cagliari – sezione lavoro a conclusione del primo grado dei giudizi, affidando l’incarico della difesa dell’ente all’Avvocatura dello Stato;
alla luce di quanto suddetto, appare alquanto contradditoria l’azione intrapresa dal Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale di voler ricorrere in appello; da un lato si auspica la stabilizzazione dei lavoratori, sottolineandone l’urgenza e la carenza di personale, mentre dall’altro intende ricorrere avverso le sentenze emesse del giudice del lavoro, anche in considerazione della sentenza emessa dal Giudice del lavoro del Tribunale di Oristano che condanna il Consorzio di bonifica di Oristano alla stabilizzazione degli 8 operai con la ricostruzione dell’intera carriera lavorativa, oltre a un’indennità di 8 mensilità quale risarcimento dei danni,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali siano le motivazioni che hanno indotto il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale a presentare ricorso in appello avverso le sentenze pronunciate in data 3 ottobre 2019 dal Tribunale civile di Cagliari -sezione lavoro, visto che anche il Giudice di Oristano ha emesso sentenza a favore dei ricorrenti;
2) se non ritengano opportuno aprire un confronto con i consorzi di bonifica al fine di evitare i ricorsi in appello, dare seguito alle sentenze emesse dai giudici del lavoro e avviare in tempi brevi le procedure amministrativo/gestionali volte a garantire il superamento del blocco assunzionale vigente, autorizzando i Consorzi di bonifica ad avviare le procedure necessarie per acquisire il personale di cui sono carenti.
Cagliari, 23 aprile 2020