CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 383/A
(Pervenuta risposta scritta in data 24/04/2020)
PIRAS – MELE – ENNAS – GIAGONI – SAIU – MANCA Ignazio – CANU, con richiesta di risposta scritta, in generale, sullo stato delle iniziative poste in essere dall’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per garantire la piena operatività dell’Istituto regionale faunistico (IRFS) ed in particolare sullo stato della programmazione e dell’attuazione, per l’anno 2020, dell’attività di censimento della selvaggina nobile stanziale e del coniglio selvatico, già avviata con successo nella passata stagione.
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I sottoscritti,
premesso che la Giunta regionale con deliberazione n. 13 del 17 marzo 2020 ha dichiarato fino al 30 luglio 2020 lo stato di emergenza regionale in conseguenza della situazione epidemiologica;
premesso, inoltre, che:
– non si può vanificare il prezioso ed oneroso lavoro fin qui effettuato e mortificare così le aspettative del mondo venatorio;
– la caccia, praticata da circa 40.000 cittadini, è essenziale per il destino di centinaia di aziende sarde e per la ripresa economica della nostra Isola, in quanto muove significative poste nel bilancio della Sardegna;
rilevato che fin dal 19 ottobre 2019, la mozione n. 57/6, approvata all’unanimità dei votanti di questo Consiglio regionale, ha impegnato l’Assessore della difesa dell’ambiente a rendere pienamente operativo l’IRFS;
atteso che:
– la caccia è stata inserita tra le attività produttive essenziali e deve contribuire alla ripresa socio-economica della Sardegna, cessata l’emergenza Covid-19;
– con un notevole impegno di uomini e mezzi, la passata stagione, si è iniziata la raccolta dei dati sulle densità delle specie della fauna selvatica, nonostante la mancanza di studi e programmazione da parte dell’IRFS;
considerato che in mancanza di studi, pianificazione e programmazione su base locale, per i pareri, necessari alla gestione ed alla tutela dell’ambiente e della fauna selvatica e della caccia, si è costretti ad avvalersi dei pareri espressi dall’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e formulati senza tenere conto delle diversità geografiche, ambientali e climatiche della Sardegna;
rilevato che al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, che nella scorsa stagione ha espletato anche attività di monitoraggio della fauna selvatica, ora sono stati attribuiti anche compiti operativi nell’ambito dell’emergenza Covid-19,
chiedono di interrogare l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) perché sia stata completamente trascurata la mozione n. 57/6 di cui alla premessa, approvata da ben sei mesi, all’unanimità, dai Consiglieri regionali votanti; mozione, si ricorda, che ha impegnato l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente rendendogli disponibili tutte le risorse necessarie, i mezzi per dotare l’IRFS del personale necessario anche ricorrendo a concorsi esterni;
2) quali procedure si vogliano porre in essere e quali tempi siano stimati necessari per l’inderogabile resa operativa dell’IRFS, mezzo indispensabile per la gestione e la valorizzazione del patrimonio faunistico sardo;
3) se sia stata effettuata la programmazione delle attività di censimento della selvaggina nobile stanziale e del coniglio selvatico per l’anno 2020, già avviata con successo nella passata stagione e, in caso affermativo, per conoscere lo stato dei lavori;
4) come si intenda compensare la mancata effettuazione delle prime fasi delle operazioni di monitoraggio già previste ad iniziare dal mese di febbraio e che si sarebbero dovute protrarre fino a tutto il corrente mese di aprile;
5) come siano state affrontate e risolte le problematiche dei censimenti provinciali in vigenza di Ordinanze presidenziali anti Covid-19 che limitano la possibilità di movimenti intercomunali dei censitori e dei tecnici faunistici;
6) con le limitazioni alla mobilità stabilite dalla normativa anti Covid-19, quali iniziative siano state poste in essere e quale deroghe sono state introdotte, per consentire una attività efficace su base provinciale, per gli ascolti al canto e per le rilevazioni notturne al faro, da effettuarsi su tutto il territorio sardo;
7) se sia stato pianificato l’organico dei censitori e dei tecnici faunistici, da impegnare per i rilevamenti della fauna selvatica, da effettuarsi dalle postazioni di ascolto, individuate col sistema GPS, già nella scorsa stagione;
8) quali iniziative sono state pianificate per sopperire alla minore disponibilità del personale del Corpo forestale ad effettuare i censimenti, ora che è impegnato anche per compiti di contenimento del Covid-19;
9) se un coinvolgimento del personale di Forestas, opportunamente formato, possa sopperire alle difficoltà operative sul territorio; ovvero quali altre possibili alternative siano state individuate per non vanificare i successi ottenuti con il lavoro svolto nella scorsa stagione.
Cagliari, 6 aprile 2020