Mozione n. 207

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 207

LI GIOI – MANCA Desiré Alma – CIUSA – SOLINAS Alessandro sulla urgente necessità che la Regione dia avvio ad una campagna straordinaria di comunicazione che riposizioni la Sardegna sui mercati mondiali come “destinazione sicura”.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il 30 gennaio l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina;
– per dare attuazione alle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione dell’OMS, il 31 gennaio il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, per consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione civile e lo stanziamento dei fondi necessari;
– con successivi provvedimenti il Governo nazionale (decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020, DPCM del 1° marzo 2020, DPCM del 4 marzo 2020, DPCM del 8 marzo 2020, DPCM 11 marzo 2020, DPCM 17 marzo 2020, DPCM 22 marzo 2020 e DPCM 1° aprile 2020) ha adottato misure sempre più stringenti per evitare la diffusione del Covid-19;

CONSIDERATO che:
– in Sardegna sono attive 12.387 strutture ricettive per un totale di 250.732 posti letto, il 51 per cento offerti dagli esercizi alberghieri;
– gli arrivi nell’anno 2019 sono stati 3.557.557 che hanno sviluppato 15.841.748 presenze di cui 10.757.606 negli alberghi, 4.056.320 nelle strutture extra-alberghiere (campeggi agriturismo etc.) e 1.027.822 nei bed and breakfast e negli alloggi privati;
– il 51 per cento degli arrivi e delle presenze è di provenienza straniera il 49 per cento nazionale con un 15 per cento degli arrivi e il 7 per cento delle presenze di sardi;
– sul fronte occupazionale nel 2018 in Sardegna il 22,5 per cento degli occupati appartenevano al settore “Alberghi e ristoranti”, contro il 20,2 per cento della media nazionale;
– nel 2019 i rapporti di lavoro attivati in Sardegna per finalità turistiche sono stati 94.021 di cui 78.641, pari all’ 83,6 per cento per i soli alberghi e ristoranti;

RITENUTO che il sistema imprenditoriale della filiera turistica della Sardegna, che costituisce massima rilevanza nell’ambito dei settori dell’economia regionale, risulta tra quelli maggiormente colpiti dalla contingente emergenza epidemiologica;

CONSIDERATO che:
– i danni derivati dalla pandemia da Covid-19 sono iniziati ancor prima dei decreti che hanno imposto la chiusura delle attività e purtroppo termineranno realisticamente molto dopo la riapertura delle altre attività produttive;
– già dall’inizio del 2020 si è riscontrata una riduzione dei flussi del business travel e a partire dal 21 febbraio si è registrato un totale blocco delle nuove prenotazioni per l’intera stagione 2020, si sono completamente svuotate le strutture aperte e sono state cancellate tutte le prenotazioni per i mesi di febbraio, marzo e aprile mentre per quelle relative ai mesi estivi si assiste a un graduale ma costante aumento delle disdette;
– Confcommercio e Federalberghi Sardegna prospettano due drammatici scenari per il futuro delle imprese turistiche sarde:
– nel primo, quello più ottimistico, la stagione 2020 appare comunque in gran parte compromessa, si avrà una limitata ripartenza nei mesi di luglio e agosto a esclusivo beneficio del mercato interno e nazionale, con riduzioni dei volumi 2019 che superano in alcuni casi il 70 per cento;
– il secondo mostra una lenta ripartenza solo nella tarda primavera del 2021 e la stagione arriverà a pieno regime forse nel mese di agosto, con il risultato della totale inattività per l’anno 2020 e ricavi azzerati per quasi 18 mesi;

DATO ATTO che:
– il Governo italiano in questi mesi ha varato misure eccezionali per il sostegno all’economia italiana duramente colpita dall’emergenza Covid-19;
– l’ultimo provvedimento in ordine di tempo è il “Decreto liquidità imprese”, approvato il 6 aprile dal Consiglio dei ministri, che stanzia 400 miliardi, di cui 200 miliardi di garanzie sui prestiti e 200 miliardi per l’export;
– le risorse stanziate con il “Decreto liquidità imprese” vanno a sommarsi ai precedenti 350 miliardi già stanziati;
– anche la Regione Sardegna con la legge regionale n. 8 del 2020 ha adottato una serie di misure urgenti volte a contenere la grave crisi economica e occupazionale che interessa il sistema imprenditoriale della filiera del turismo; sono stati previsti 15.000.000 euro sul Fondo Microcredito FSE, 4.930.000 euro sul Fondo per la concessione di prestiti partecipativi per la capitalizzazione delle PMI operanti in Sardegna, 4.500.000 euro sul Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico e 15.000.000 euro sul Fondo di rotazione per favorire l’accesso al credito per le micro e piccole imprese della filiera turistica della Sardegna;
– il 9 marzo, con la mozione n. 181, i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno impegnato il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad avviare le iniziative necessarie per concedere agli imprenditori del settore turistico e alberghiero la moratoria di un anno di tutti i mutui;

RITENUTO che:
– la Regione debba dare immediato avvio alle azioni necessarie affinché le aziende della filiera turistica possano ripartire una volta terminata l’emergenza epidemiologica;
– debbano essere adottate tutte le iniziative atte a ridurre l’impatto economico della crisi e a salvaguardare il settore turismo, a partire dalla realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione che riposizioni la Sardegna sui mercati come “destinazione sicura” e la promuova anche nei periodi di bassa e media stagione,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

ad avviare urgentemente tutte le iniziative necessarie a ridurre l’impatto economico della crisi, a salvaguardare il settore turismo e a consentire l’immediato riavvio della filiera turistica una volta terminata l’emergenza epidemiologica.

Cagliari, 7 aprile 2020

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