CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 352/A
(Pervenuta risposta scritta in data 15/07/2020)
MELONI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell’ospedale di Tempio nel corso dell’emergenza Covid-19.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– come noto tutto il Paese sta vivendo una situazione di particolare emergenza a causa della dichiarata pandemia di Covid-19;
– sia a livello nazionale che regionale sono state assunte importanti decisioni atte a contenere l’espandersi dell’epidemia e, naturalmente sono state decise misure, sia economiche che di organizzazione, riguardanti tutto il sistema sanitario con particolare riferimento agli ospedali;
– il Consiglio regionale ha approvato con urgenza e all’unanimità sia una legge regionale riguardante l’emergenza citata sia la legge di stabilità 2020 che consente di gestire al meglio le risorse finanziarie necessarie a fronteggiare l’emergenza;
– risultano purtroppo altissime le percentuali di contagiati concentrati sopratutto nel nord Sardegna e la gran parte dei contagi si riscontra tra il personale sanitario che, per ovvie ragioni, andrebbe invece tutelato con la migliore protezione possibile;
– l’ultimo grido d’allarme giunge dall’Ospedale Paolo Dettori di Tempio, attraverso una nota, sottoscritta dal vicesindaco di Tempio e condivisa da tutti i sindaci del territorio, con la quale segnalano il rischio emergenza sanitaria e richiedono interventi risolutivi e urgenti;
considerato che:
– nella nota si rappresenta una situazione di disorganizzazione dovuta sopratutto alla carenza di materiale sanitario idoneo ad affrontare l’emergenza sanitaria in corso. Infatti, oltre alla carenza di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario, pare non vi sia disponibilità del materiale per eseguire i tamponi necessari ad accertare la positività dei pazienti con sospetta patologia Covid-19 ed a monitorare lo stato di salute del personale sanitario e paramedico con cui vengono a contatto; santificazioni di reparti necessarie ma non eseguite; nessun limite di accesso negli spazi comuni quali per esempio il bar al quale accedono personale, degenti, parenti dei degenti e chiunque altro;
– di contro, dagli annunci a mezzo stampa, televisione e media vari, che pervengono dalle autorità politiche regionali, appare l’assoluto “controllo della situazione, la più che sufficiente quantità degli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuale, la necessaria dotazione di materiali e reagenti per l’effettuazione dei tamponi”;
atteso che il numero abnorme dei sanitari positivi al virus e le situazioni degli ospedali rappresentate da coloro che vi operano sembrano raccontare storie diverse,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) quale sia l’effettiva situazione dei nosocomi sardi, con particolare riferimento quello di Tempio;
2) quali siano i reali fabbisogni del materiale sanitario per affrontare la particolare situazione emergenziale e quali le effettive disponibilità del sistema sanitario regionale;
3) quali siano i criteri di distribuzione del materiale de quo posto che le maggiori lamentele e carenze paiono concentrarsi nel nord dell’Isola;
4) quali siano le azioni che intendono urgentemente intraprendere per risolvere le problematiche rappresentate valutate nella loro reale gravità .
Cagliari, 23 marzo 2020