CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 180
MANCA Desirè Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sui servizi territoriali sanitari di salute mentale infanzia e adolescenza nella Regione autonoma della Sardegna.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– nel 2016, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA) ha dato vita ad un gruppo di lavoro all’interno della Consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni sul tema della salute mentale dei minori e degli adolescenti, uno studio che si è concluso a marzo 2018;
– dallo studio emerge che la salute mentale nel periodo infanzia e adolescenza è uno stato di benessere emotivo e psicologico che riveste un ruolo “chiave” durante l’età evolutiva, ragione per cui saper cogliere tempestivamente eventuali disturbi psichiatrici è importante affinché il bambino e l’adolescente possano essere guariti o, comunque, possano essere trattati adeguatamente;
VALUTATO che:
– tra le principali patologie affrontate nel caso dei minori e degli adolescenti vi sono, infatti, le sindromi e i disturbi psichici, le malattie neurologiche e psichiatriche, le disfunzioni cognitive, linguistiche e motorie, i disturbi dell’area psicologica e relazionale, familiare e sociale, oltre alle situazioni di disagio psicosociale a rischio psicopatologia;
– lo studio dell’AGIA ha evidenziato alcune criticità, in particolare sul sistema di risposta e presa in carico dei minori con disturbi psichici tra cui la mancanza di integrazione e comunicazione tra i soggetti che operano nello stesso ambito territoriale (per esempio tra Asl, scuole, comunità di accoglienza, autorità giudiziaria, ecc.), la carenza di servizi e strutture dedicati e la carenza di personale con esperienza specifica;
DATO che:
– la carenza strutturale di personale specializzato è ormai un dato strutturale nel servizio sanitario della salute mentale dei minori e degli adolescenti anche nella Regione;
– sulla base di queste considerazioni, l’AGIA ha formulato una serie di raccomandazioni rivolte al Governo, alle regioni e ad altri interlocutori istituzionali: fra queste, garantire una congrua assegnazione di risorse all’ambito della salute mentale in adolescenza, valorizzare l’apporto di ciascuna professionalità, assicurare la continuità dei percorsi di presa in carico e avviare un sistema di monitoraggio;
RICORDATO che:
– dal territorio sardo emergono sempre più frequenti segnalazioni degli operatori specializzati che operano nel servizio di salute mentale “Infanzia e adolescenza” che evidenziano una carenza strutturale di personale specializzato; carenza che può avere ricadute negative su tutto il sistema organizzativo di diagnosi precoce, presa in carico e continuità terapeutica dei minori nonché sulla gestione delle emergenze;
– purtroppo, la carenza di personale impedisce, infatti, di seguire i pazienti in maniera adeguata poiché spesso tra un appuntamento e l’altro passano oltre sei mesi o, addirittura un anno, rendendo meno efficace il percorso terapeutico intrapreso;
– gli operatori del territorio lamentano altresì una rilevante mancanza di strumentazione adeguata necessaria per effettuare le diagnosi dei piccoli pazienti;
PRESO ATTO che la tutela della salute mentale in età evolutiva mette al centro il bambino nel suo contesto ambientale e rappresenta, pertanto, una priorità che deve essere oggetto di un maggior investimento mirato della Regione,
impegna il Presidente e la Giunta regionale
1) a garantire l’ottimizzazione delle risorse regionali per migliorare un settore, spesso trascurato, come quello della salute mentale dei minori e nell’adolescenza, al fine di assicurare al servizio esistente maggior personale medico specializzato che assicuri tempi più brevi nelle liste di attesa e, quindi, una maggior continuità nel percorso terapeutico, un’azione convergente sul piano sanitario e sociale in grado di integrare efficacemente la rete educativa e sociale con la rete specialistica dedicata;
2) a migliorare il sistema di reclutamento e gestione del personale operante nel servizio di salute mentale “Infanzia e adolescenza” sul territorio sardo;
3) a migliorare la comunicazione e il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti attraverso l’istituzione di periodici tavoli di interscambio e di confronto.
Cagliari, 9 marzo 2020