CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 329/A
COCCO – LAI con richiesta di risposta scritta, sui requisiti dei titoli di studio per il concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 6 posti di Collaboratore professionale sanitario – educatore professionale – cat. D.
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I sottoscritti,
premesso che:
– in esecuzione della determinazione del direttore della Struttura complessa ricerca e selezione delle risorse umane n. 8239 del 05/12/2019, ai sensi del decreto del Presidente della Regione n. 220/01/97, in data 11 febbraio 2020 l’ATS Sardegna ha pubblicato l’avviso di selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di n. 6 posti di collaboratore professionale sanitario – educatore professionale – cat. D, tempo indeterminato;
– l’avviso di selezione pubblica in oggetto prevede il possesso dei seguenti titoli di studio:
– laurea di primo livello in educazione professionale appartenente alla classe L/SNT02, ovvero
– diploma universitario di educatore professionale, conseguito ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, ovvero
– diplomi e attestati conseguiti in base al precedente ordinamento riconosciuti equipollenti, ai sensi delle vigenti disposizioni, al diploma universitario, ai fini dell’esercizio dell’attività professionale e dell’accesso ai pubblici concorsi (decreto ministeriale 27 luglio 2000);
dato atto che:
– l’educatore professionale programma, organizza, e gestisce progetti e servizi educativi all’interno dei contesti socio-educativi, culturali, extrascolastici e dei servizi sanitari, destinati a persone in difficoltà . L’educatore osserva, pianifica, progetta interventi educativi specifici elaborati con il sostegno di un’equipe multidisciplinare, composta da professionisti di diverse discipline e campi di studio, relativamente ad aspetti educativi e riabilitativi che possono condurre all’inserimento o reinserimento di un soggetto in difficoltà ;
– inoltre si occupa inoltre di individuare i bisogni delle persone e si attiva nella creazione di una relazione di aiuto che ha come obiettivo il miglioramento di una condizione di disagio. Il ruolo dell’educatore professionale è quello di favorire un raccordo tra i diversi servizi educativi, sociali e sanitari, in un’ottica di lavoro di rete;
– ancora, il ruolo di educatore professionale richiede attitudine al coordinamento di gruppi di lavoro, motivazione ed orientamento alla soluzione di problemi e alla gestione delle emergenze. Il ruolo deve altresì caratterizzarsi per flessibilità e spiccata disponibilità relazionale;
rilevato che:
– il titolo di studio richiesto per l’accesso al concorso citato è palesemente in contrasto con quanto disposto dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, commi 594/601, che introduce e disciplina l’esercizio delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico (che subentra all’educatore) e di pedagogista, regolamentate ai sensi della legge n. 4 del 2013 relativamente allo svolgimento delle mansioni della figura professionale richiesta;
– tale concetto è rafforzato dall’entrata in vigore della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di stabilità 2019), che novellando i commi 539 e 594 della legge n. 205 del 2017, introduce nuove norme sull’esercizio della professione di educatore, chiarendo che anche i laureati in classe L19 e i pedagogisti possono esercitare la loro professione “nei servizi e nei presidi socio-sanitari e della salute limitatamente agli aspetti socio-educativi”;
considerato che:
– la legge n. 205 del 2017 sopra specificata, identifica in maniera chiara ed incontrovertibile le figure del pedagogista e dell’educatore socio-pedagogico, assegnandogli dei ruoli e dei compiti ben determinati e definiti e non prevede titoli di studio equipollenti o diversi per l’accesso a tutte le attività riservate al pedagogista e all’educatore socio-pedagogico;
– per quanto sopra espresso, la previsione di una selezione pubblica per la copertura di n. 6 posti di collaboratore professionale sanitario – educatore professionale – cat. d, tempo indeterminato con titoli di studio differenti a quelli indicati è evidentemente arbitraria e palesemente illegittima poiché esclude i laureati in classe L19 ed i pedagogisti dalla possibilità di partecipare al concorso,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza della situazione sopra descritta;
2) non ritengano opportuno, in prossimità della scadenza del termine per la presentazione delle domande previsto l’11 marzo 2020 ed effettuate le opportune attività di verifica e istruttoria, di adeguare alla citata normativa la Procedura concorsuale in oggetto, al fine di garantire il pieno rispetto delle previsioni normative in materia sopra richiamate e la partecipazione al concorso di tutti gli aventi titolo.
Cagliari, 6 marzo 2020