Mozione n. 166

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 166

CIUSA – MANCA Desirè – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulla Cartella diabetologica informatizzata.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il diabete rappresenta una patologia gravemente in espansione e di alta rilevanza per i suoi costi medici, sociali ed economici;
– nella Regione la patologia diabetica è una condizione che incide pesantemente nella fascia sociale più svantaggiata, cioè le persone con difficoltà economiche e con basso livello di istruzione;
– i dati della Regione desunti dalla media nazionale riportano un numero pari a circa 120.000 diabetici di cui circa 10.000 adulti insulino-dipendenti e circa 15.000 insulino-dipendenti nella fascia d’età tra i 0 e i 15 anni;
– un sistema coordinato di prevenzione e cura del diabete mellito deve essere promosso dalla Regione attraverso il monitoraggio epidemiologico continuo del diabete e delle condizioni ad esso correlate (obesità e complicanze diabetiche specifiche e non specifiche), oltre alla attuazione di una politica sanitaria basata anche sulla adeguata formazione scolastica improntata al corretto stile di vita;
– il Piano regionale dei servizi sanitari 2006-2008, approvato nella seduta del Consiglio regionale della Sardegna del 19 gennaio 2007, riconosce il diabete mellito quale malattia ad alta specificità, definendone gli obiettivi di sistema per il contrasto alla malattia, nonché gli obiettivi di salute, e prevedendo l’istituzione di organismi di partecipazione-consultazione e di tipo tecnico a supporto delle azioni regionali di programmazione e di monitoraggio degli interventi;
– il Piano nazionale sulla malattia diabetica, proposto nel 2013 dal Ministero della salute, all’interno della Commissione nazionale diabete, pone come primo obiettivo di “Migliorare la capacità del SSN nell’erogare e monitorare i servizi, attraverso l’individuazione e l’attuazione di strategie che perseguano la razionalizzazione dell’offerta e che utilizzino metodologie di lavoro basate soprattutto sull’appropriatezza delle prestazioni erogate” e all’interno di questo i seguenti obiettivi strategici:
– coinvolgimento di tutti i professionisti sanitari e non, formando team locali idonei a gestire i vari gradi di complessità della malattia;
– condivisione dei PDTA e definizione dei ruoli e delle attività;
– utilizzazione e analisi periodica di indicatori;
– percorsi di formazione e verifica per il personale medico e non;
– definizione di un processo di gestione integrata che riguardi ogni singola persona con diabete dal momento della diagnosi;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 60/2 del 2 dicembre 2015 “Sistema regionale delle cure territoriali. Linee di indirizzo per la riqualificazione delle cure primarie”, adotta le linee di indirizzo per la riqualificazione delle cure primarie della Regione contenute nell’allegato n. 1 della deliberazione della Giunta regionale, ed evidenzia che le maggiori criticità consistono nell’erogazione delle cure secondo modelli tradizionali poco funzionali alle nuove esigenze e nella frammentazione della erogazione delle cure;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 63/24 del 15.12.2015 “Piano di Riorganizzazione e di riqualificazione del Servizio sanitario regionale. Piano di rientro (PdR) anni 2016-2018 descrive “l’esigenza di comprimere i volumi di ospedalizzazione inappropriata e incentivare i processi di riqualificazione dell’assistenza ospedaliera oppure, analogamente, promuovere una profonda revisione dell’offerta di assistenza territoriale sociosanitaria”;
– il Piano nazionale della cronicità (PNC), emanato nell’Accordo tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano del 15 settembre 2016 che si pone come obiettivo quello di migliorare la gestione della cronicità nel rispetto delle evidenze scientifiche, dell’appropriatezza delle prestazioni e della condivisione dei Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA);
– l’ATS con l’atto aziendale deliberazione della Giunta regionale n. 943 del 5 ottobre 2017 ha ridisegnato l’organizzazione dell’assistenza diabetologica prevedendo tre strutture complesse rispettivamente nell’area nord, centro e sud, all’interno del Dipartimento “Ospedale-Territorio”;
– le tre strutture complesse per la gestione dell’elevata complessità s’interfacciano con il sistema territoriale, distrettuale, le cure primarie, gli ospedali, secondo percorsi condivisi d’assistenza che riguardano il ricovero e la dimissione;
– gli specialisti ambulatoriali sono parte integrante di questa riorganizzazione e l’ospedale non rappresenta più il riferimento di centralità del sistema e l’unico luogo deputato a erogare prestazioni assistenziali di elevata qualità;
– è importante osservare che il modello di assistenza che fornisce i migliori esiti è quello che integra le competenze e la specificità del team diabetologico con quelle della medicina generale;

CONSIDERATO che:
– già nel Piano operativo del PRP Regione 2010-2012 si ritiene indispensabile individuare il modello della gestione integrata come migliorativo di efficacia e efficienza delle attività, prevedendo una collaborazione diretta fra medici di medicina generale e i centri diabetologici nella assistenza alle persone con diabete di tipo 2, affidando ai primi l’assistenza di 1° livello e attribuendo ai centri diabetologici l’intervento di verifica del rischio di complicanze;
– secondo il Piano operativo del PRP Regione la scelta della gestione integrata come modello assistenziale si sarebbe dovuta basare sulla gestione condivisa della cartella clinica del diabetico, esistente nel 2012 in forma cartacea, e strumento indispensabile per la gestione, la ricerca e l’audit adatto per anche per lo studio e il monitoraggio a livello regionale ed aziendale del diabete di tipo 2, consentendo di lavorare sulla prevenzione delle complicanze del diabete;
– l’interessante iniziativa del PRP Regione 2010-2012 si fondava sull’informatizzazione dei centri diabetologici e dei medici di medicina generale, sulla condivisione della cartella diabetologica informatizzata per la gestione integrata del diabete di tipo 2 per un decisivo miglioramento dell’assistenza della persona con diabete;
– il percorso innovativo iniziato con il PRP Regione Sardegna 2010-2012 non è stato completato: tutti i centri diabetologici non sono in rete, la Rete diabetologica regionale ancora non esiste, la cartella diabetologica informatizzata non è condivisa e tantomeno integrata con il Fascicolo sanitario elettronico, la gestione integrata della patologia in Regione non può dirsi realizzata;

EVIDENZIATO che:
– condizione indispensabile per una corretta prevenzione e per una gestione integrata concretamente efficiente è la messa a regime della cartella diabetologica informatizzata e l’implementazione della stessa nella cartella clinica informatizzata tra le diverse categorie di medici e in tutte le strutture del territorio:
– nel 2019 l’ATS ha reso noto che è in corso di realizzazione un nuovo progetto di telemedicina rivolto in via sperimentale alle strutture diabetologiche della Assl di Olbia e Assl di Carbonia-Iglesias, per la gestione dei pazienti diabetici attraverso la cartella clinica informatizzata Smart digital clinic, un software per la gestione delle cartelle cliniche adatto sia nell’uso ambulatoriale che nei reparti ospedalieri;
– il sistema di telemedicina per la gestione dei pazienti diabetici con sistema integrato di terapia insulinica andrebbe a ridurre, sia al paziente che all’operatore sanitario, i tempi di interscambio e trasmissione dei parametri, evitando al paziente di doversi recare in ambulatorio per trasmettere i propri dati, che invece verranno trasmessi in tempo reale;
– il paziente attraverso la cartella diabetologica gestita a livello informatizzato avrebbe modo di verificare e controllare, attraverso un accesso al sistema web con pc o tablet o smartphone, tutti i valori e parametri relativi al proprio stato di salute, riguardante la propria terapia di somministrazione dell’insulina; allo stesso modo gli operatori sanitari del Centro diabetologico avrebbero accesso al sistema software web per verificare in tempo reale lo stato dei propri pazienti, analizzare statistiche e monitorare costantemente la situazione medica e la terapia di ciascuno;
– secondo i dati nazionali la cartella diabetologica è stata installata in oltre 1.000 ambulatori e reparti di diabetologia in Italia che la usano per la loro attività quotidiana;
– la cartella diabetologica informatizzata del Progetto di telemedicina dell’ATS gestisce 3 reti regionali create in Marche, Umbria e Basilicata: sono 500.000 circa i pazienti da cui sono stati presi i dati per l’elaborazione statistica grazie alla cartella diabetologica; 5.000 circa sono i professionisti che ogni giorno usano la cartella diabetologica in tutta Italia;

SOTTOLINEANDO che:
– anche i pazienti della nostra regione necessitano di informazioni sui piani terapeutici, sulle possibilità prescrittive del loro medico di famiglia per facilitare l’accesso alle cure, perché uno scenario prescrittivo limitato grava sia sul percorso del paziente che sul sistema nel suo complesso;
– una ottimale prevenzione ed efficiente presa in carico del paziente diabetico deve passare attraverso il potenziamento della Gestione integrata, consentendo ai principali attori del processo di cura, diabetologo, specialista e medico di medicina generale, di porre in essere un’azione coordinata che genera tempistiche decisamente più efficaci;
– è importante introdurre elementi innovativi che possano aiutare a gestire meglio la malattia nel tempo e la tecnologia, affiancata alle soluzioni terapeutiche di ultima generazione, offre soluzioni che possono ottimizzare i percorsi di cura e migliorare la qualità di vita di ogni singolo paziente;
– applicare nuove tecnologie e soluzioni innovative in un tale ambito porterebbe evidenti vantaggi quali la razionalizzazione delle strutture del sistema ospedaliero, il miglioramento della qualità dell’assistenza terapeutica, il drastico abbattimento dei costi della gestione sanitaria e, soprattutto, la possibilità per il paziente di ricevere delle diagnosi senza doversi necessariamente recare in ospedale;
– in presenza di pazienti allettati questi potrebbero essere raggiunti dal medico di medicina generale che si occuperebbe di scaricare il Diario glicemico per poi condividerlo con il diabetologo:
– in Regione la cartella diabetologica è stata installata in tutte le ASL e AO ma non è integrata nel Fascicolo sanitario elettronico;
– il progetto di telemedicina portato avanti dall’ATS non coinvolge le strutture universitarie, policlinici di Cagliari e Sassari, né il Brotzu,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale a

1) provvedere ad un tempestivo aggiornamento del Progetto di telemedicina portato avanti dall’ATS al fine di completarne la diffusione in tutte le ASL, AO e Policlinici Universitari di Cagliari e Sassari;
2) intervenire celermente affinché la cartella diabetologica venga integrata nel fascicolo sanitario elettronico;
3) farsi parte attiva proprio per approvare l’attuazione di un progetto organizzativo/funzionale per il miglioramento della assistenza nella prevenzione diagnosi e cura del diabete e delle sue complicanze nei centri di erogazione dell’assistenza diabetologia di ASL, AO e policlinici universitari di Cagliari e Sassari, nelle more della costituzione della rete diabetologica regionale;
4) porre in essere tutte le azioni necessarie ed indispensabili affinché la patologia diabetica venga affrontata attraverso tutte le soluzioni innovative che favoriscono l’elaborazione e la valutazione dei risultati anno su anno, con un impatto indubbiamente positivo, e con una più efficace ed efficiente gestione della malattia oltre agli evidenti vantaggi tanto per il paziente che per il medico.

Cagliari, 14 febbraio 2020

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