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Respinta la mozione di sfiducia al Presidente della Regione

Data: 27/07/2010

Con 27 sì e 44 no  il Consiglio regionale  ha respinto la mozione n 73,  presentata da 27 consiglieri regionali del centrosinistra, primo firmatario il capogruppo del Pd Mario Bruno, di sfiducia al presidente della Regione.  Dopo ore di dibattito nella serata è intervenuto, per la replica, il presidente Cappellacci che ha parlato di un’opposizione che mistifica la realtà e cerca di gettare discredito. Il presidente ha anche detto che  “Sull’eolico: gli atti dimostrano che tutte le pressioni sono state rispedite al mittente, dalla prima all’ultima. Lo ripeto una volta per tutte: nulla è stato fatto per agevolare l’assalto alla Sardegna. Al contrario: noi a differenza di altri, non abbiamo mai rilasciato alcuna autorizzazione. A chi mi attacca posso solo augurare di avere la stessa coscienza pulita per ieri, per oggi e per domani. Per il futuro, ciò che è stato fatto finora non basta. Lavoriamo per la Sardegna del futuro, per una Sardegna moderna, competitiva, aperta, tollerante, solidale. Per questo le forze di maggioranza hanno avviato un’azione di confronto per rafforzare la strategia condividendone gli obiettivi. Per cambiare, però, è necessario mettere da parte le contrapposizioni, mettendo al centro il dialogo. Siamo pronti a rispettare i patti sottoscritti, rinnovando, tra l’altro, anche lo Statuto, baluardo della nostra autonomia. A questo proposito, posso comunicare che abbiamo dato mandato ad un avvocato di sollevare il conflitto di attribuzione con lo Stato, per chiedere il rispetto dei patti al Ministero dell’Economia per quanto riguarda la vertenza entrate. Abbiamo sempre risposto direttamente al popolo sardo e continueremo a farlo”. Nella controreplica, l’on. Soru (Pd)  ha detto di essere rimasto deluso dalla replica del presidente Cappellacci perché non ha raccolto nulla del dibattito. Il discorso che ha fatto – ha detto Soru – e’ stato scritto ieri. L’esponente del centrosinistra ha lanciato pesanti accuse sostenendo che il presidente Cappellacci   ha portato nell’isola i rappresentanti di imprese condannati per reati di mafia. Noi non vogliamo appartenere a quel mondo, noi vogliamo dal presidente della Regione che abbia la capacità e l’esperienza di scegliere chi frequentare.  Noi abbiamo presentato questa mozione – ha aggiunto Soru – perché in Sardegna è accaduto, per la prima volta, un fatto gravissimo: le nostre istituzioni regionali sono state inquinate dal potere mafioso. Dopo numerose dichiarazioni di voto, la mozione è stata messa in votazione ed è stata respinta. (Presenti 74, votanti 72, astenuti 2, maggioranza 39, sì 27, no 44). I lavori riprenderanno domani   alle ore 16.   (R.R.)                 


 

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