Data: 30/03/2006
Spissu: “II Consiglio intende svolgere un ruolo di riferimento culturale anche attraverso la promozione di eventi artistici di rilievo”
Cagliari, 30 marzo 2006 – “È auspicabile che questa iniziativa possa essere un segnale forte di come il Consiglio regionale, e in particolare questa Presidenza, intenda svolgere un ruolo di riferimento culturale, anche attraverso la promozione di eventi artistici di rilievo, programmati, con competenza e rigore, in un ottica di orientamento di quanto accade nel panorama isolano”. Così il Presidente del Consiglio regionale, on Giacomo Spissu, presentando il libro “L’autonomia in cornice: le opere del Parlamento sardo”, edito dall’Assemblea regionale quale strumento di conoscenza del patrimonio artistico della Sardegna acquisito negli oltre 50 anni di Autonomia.
Alla manifestazione svoltasi nella sala Transatlantico del Consiglio, la professoressa Maria Luisa Frongia, docente di Storia dell’arte contemporanea dell’Università di Cagliari che ha illustrato i contenuti storico artistici del volume ed ha ripercorso i saggi introduttivi contenuti nel volume. E poi gli interventi di Maria Elisabetta Governatori, Annamaria Janin e dell’ex vice presidente Salvatore Zucca.
“Il libro -ha sottolineato il Presidente Spissu- raccoglie circa 900 opere – tra dipinti, incisioni e sculture – acquisite dal Consiglio regionale della Sardegna nel corso di circa mezzo secolo di autonomia, testimonianza di un patrimonio culturale consistente e di un percorso storico che, seppure con alcune limitazioni, rappresenta un significativo spaccato della produzione artistica sarda del secolo scorso”.
Il progetto prende le mosse nel dicembre del
“Le firme che figurano nell’elenco sono prestigiose: basterebbe nominare Aligi Sassu, Fausto Liberatore, Francesco Ciusa o Biasi o Marghinoti, soltanto per citarne alcuni, -ha detto Spissu- per capire di essere di fronte a uno spaccato artistico sorprendente, che lascia trasparire, a livello locale, un clima artistico vivace, anche grazie alla dialettica con esperienze non sarde”.
“Ho trovato fuori luogo, e al di là delle finalità dell’opera, la polemica che uno dei curatori conduce in uno dei testi introduttivi”, ha aggiunto il Presidente, “facendo un uso a mio avviso improprio – e fuori contesto – dei documenti del dibattito tenutosi in Consiglio regionale sull’acquisizione delle opere di Giuseppe Biasi e dell’opinione espressa in quella occasione da uno dei protagonisti della nostra storia autonomistica: l’onorevole Sebastiano Dessanay”.
“Emerge, quale elemento fortemente positivo la volontà espressa dal Consiglio regionale di essere protagonista di operazioni culturali di grande respiro”.
Il presidente dell’Assemblea regionale ha anche annunciato una serie di iniziative. La prima in ordine di tempo è prevista il prossimo 21 aprile, nella Cittadella dei Musei, ove sarà riproposta la mostra del sessantenario della Liberazione. Ma in un futuro ancora da programmare l’ipotesi di realizzare altrettante opere dai sei bozzetti che Costantino Nivola aveva realizzato nel progetto di arredo del Palazzo del Consiglio e solo in parte eseguito, su proposta della stessa vedova Nivola. Progetto su cui, nel corso di un breve dibattito, si è registrata una serie di voci critiche da parte della professoressa Maria Elisabetta Governatori, curatrice del progetto della catalogazione delle opere artistiche del Consiglio insieme alla dottoressa Annamaria Janin, ma anche da parte dell’artista Rosanna Rossi e di Mario Ciusa, che hanno giudicato negativamente la realizzazione di opere di artisti scomparsi.
In precedenza era intervenuta la professoressa Maria Luisa Frongia, che aveva illustrato il volume (“Non un vero catalogo, ma un inventario in cui è prevalsa l’esigenza della documentazione rispetto alle esigenze della critica d’arte”). La studiosa ha sottolineato positivamente la volontà di avviare un progetto di valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo dell’Isola attraverso una conoscenza più puntuale dei percorsi creativi e stilistici degli artisti sardi.
Infine l’ex vice presidente del Consiglio regionale, Salvatore Zucca, promotore nel 98/99 della catalogazione e della mostra, oltre che del volume oggi presentato.
(LP.)