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VI^ commissione, audizioni su testo unificato “gioco d’azzardo patologico”

Data: 31/10/2018 ore 09:45

La VI^ commissione ha concluso questa mattina il ciclo di audizioni sul testo in materia di prevenzione e contrasto del gioco d’azzardo patologico che unifica le proposte di legge n. 56 (Agus e più), n. 280 (Demontis e più) e n. 514 (Forma e più).
La prima ad intervenire nel parlamentino presieduto da Mondo Perra (Upc-Psi) è stata la presidente dell’ordine degli psicologi della Sardegna, Angela Quaquero, che ha salutato con favore la proposta normativa auspicandone l’approvazione anche alla luce delle implicazioni sociali delle patologie legate alle dipendenze, in generale, ed al gioco d’azzardo, in particolare.
Il direttore dell’Anci, Umberto Oppus, ha dichiarato il sostegno dell’associazione degli Enti Locali ed ha evidenziato la carenza di disposizioni puntuali ed efficaci che supportino i Comuni nelle azioni di prevenzione e contrasto dei disturbi da gioco d’azzardo.
Articolati e particolarmente documentati sono stati gli interventi dei vertici nazionali delle associazioni dei gestori, dei produttori e dei rivenditori di apparecchi da intrattenimento. Raffaele Curcio, presidente “Sapar”, e Massimiliano Orlandini, vice presidente “Asso intrattenimento”, hanno ripercorso iter, norme e disposizioni che nell’arco degli ultimi vent’anni hanno tolto da una condizione di illegalità il gioco d’azzardo, favorendo così gli operatori del cosiddetto gioco lecito che conta circa 5mila aziende in tutta Italia. «Vietare il gioco – hanno affermato Curcio e Orlandini – significa rilanciare le attività illegali e favorire la creazione di una economia sommersa a fronte di un gettito miliardario che oggi è introitato dallo Stato».
Gli operatori hanno contestato inoltre il cosiddetto distanziometro («i dati scientifici ci dicono che introdurre il metodo delle distanze dai luoghi sensibili aiuta i giocatori patologici che tendono a frequentare locali posti al di fuori delle aree maggiormente frequentate») ed hanno chiesto alla Regione “più coraggio” perché con strumenti innovati ed efficaci, basati su dati e studi scientifici, si salvaguardino i soggetti a rischio e nel contempo siano tutelati i lavoratori e gli operatori del settore, insieme con la legalità e la corretta fiscalità.
Sulla stessa lunghezza d’onda, seppur con differenti argomentazioni, le posizioni dei rappresentanti dei rivenditori di tabacchi, Matteo Boi (sindacati totoricevitori sportivi) e Massimo Farris (federazione italiana tabaccai) che, mostrando favore per l’introduzione di nuove norme che limitino i giochi elettronici d’azzardo, hanno raccomandato valutazioni attente anche in considerazioni delle funzioni di servizio che le rivendite di tabacchi e le ricevitorie sportive esercitano nei piccoli centri della Sardegna.   
 

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