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Commissione Sanità: centri di riabilitazione preoccupati per la tenuta del sistema. Approvata una risoluzione sull’Aias

Data: 12/07/2018 ore 10:00

Tagli insostenibili (dai 72 milioni del 2015 ai 55 previsti per 2020), 2400 pazienti in lista d’attesa (compresa una quota consistente nella fascia da 0 a 6 anni), tariffe inadeguate, risorse distribuite in modo sganciato dalla domanda dell’utenza, proposte di rinnovo contrattuale con clausole inaccettabili.

Questi i dati e le preoccupazioni che i rappresentanti delle strutture riabilitative della Regione, (che coprono il 95% del fabbisogno del sistema sanitario) hanno sottoposto ai consiglieri regionali durante una audizione della commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Cps-Psi).

Su questi dati, ha auspicato il portavoce dei centri riabilitativi Salvatore Pani, “auspichiamo con la Giunta e con l’Ats un rapporto basato sulla concretezza, che abbiamo sempre sollecitato senza ottenere risposte, a parte qualche dichiarazione sulla stampa: quello di oggi con la commissione è il primo momento di confronto con le istituzioni regionali”.

Il quadro generale che abbiamo davanti, ha proseguito Pani, “non ci consente oltretutto alcuna programmazione, siamo legati ai parametri i che ci vengono imposti per l’accreditamento ma poi è la Regione la prima a non rispettarli”.

Nel dibattito hanno preso la parola Giorgio Oppi dell’Udc, Edoardo Tocco di Forza Italia, Michele Cossa dei Riformatori e Rossella Pinna e Valerio Meloni del Pd. Raccogliendo le indicazioni dei dei componenti della commissione, in particolare, in particolare del consigliere Cossa, il presidente Perra ha annunciato a breve scadenza una audizione con l’assessore della Sanità Luigi Arru sulle problematiche della riabilitazione.

La commissione, dopo un lungo dibattito, ha approvato all’unanimità con il solo voto contrario del consigliere di Art.1-Mdp Luca Pizzuto, una risoluzione (primo firmatario il vice presidente Edoardo Tocco) sulla vertenza Aias.

Nel documento si impegna l’assessore ad adottare le iniziative più opportune per sospendere i procedimenti nei confronti di Aias in attesa di una verifica puntuale sui crediti maturati dalla società, derivati sia dalla definizione di contenziosi che da prestazioni effettuate e non ancora pagate (come quelle di natura “sociale” che la Regione trasferisce ai Comuni: si tratta di contributi agli indigenti sulle rette per il soggiorno presso residenze sanitarie assistite).

In sede di dichiarazioni di voto, il consigliere Pizzuto ha motivato la sua contrarietà dichiarando che “si tratta di un qualcosa che serve solo all’azienda e non dà certezze ai lavoratori”. Gli altri, sono intervenuti Augusto Cherchi del Pds, Rossella Pinna, Luigi Ruggeri e Valerio Meloni del Pd, Giorgio Oppi dell’Udc, Domenico Gallus del Psd’Az-La Base ed Emilio Usula del Misto-Rossomori hanno respinto questa interpretazione, sostenendo che non si vogliono fare sconti a nessuno ma solo garantire assistiti e lavoratori in un quadro di chiarezza di dati e responsabilità basato sul rigoroso rispetto degli adempienti contrattuali cui sono chiamati Regione ed azienda.

(Af)

 

 

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