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Commissione Urbanistica: in discussione la direttiva sui “servizi connessi alla residenza”

Data: 28/06/2018 ore 10:00

La commissione Urbanistica presieduta da Antonio Solinas ha avviato l’esame della direttiva, contenuta in una delibera della Giunta, che disciplina i cosiddetti “servizi connessi alla residenza”.

Il contenuto del provvedimento, in assenza dell’assessore Cristiano Erriu impossibilitato a partecipare per impegni istituzionali, è stato illustrato dall’ing. Aldo Vannini, consulente dell’assessorato. Si tratta, ha spiegato Vannini,  “di intervenire su un tessuto urbanistico – commerciale profondamente cambiato e su una materia complessa che, a partire dal Decreto Floris dell’89 fino ad arrivare alla Legge regionale 11/17, ha determinato interpretazioni piuttosto differenti nei diversi territori, l’aumento delle richieste di pareri rivolte all’assessorato ed in molti casi il rilascio di autorizzazioni ai limiti della legittimità”. Di qui, ha aggiunto il tecnico, la necessità di agire in due direzioni: da un lato chiarire la definizione di servizi connessi alla residenza che possono far parte, in una quota massima del 20%, delle lottizzazioni private e, dall’altra, prevedere una procedura semplificata per gli interventi “minori” ad impatto prevalentemente locale e di quartiere.

Fra i servizi connessi alla residenza, la delibera della Giunta inserisce, ad esempio, le strutture ricettive non alberghiere come i Bed&Breakfast, gli studi professionali, le attività artigianali, quelle socio sanitarie e quelle commerciali, limitatamente agli esercizi “di vicinato”. All’interno di queste categorie si potranno operare trasformazioni e cambi di destinazione d’uso non sostanziali, specifica poi la delibera, senza più richiedere l’adozione di varianti urbanistiche sottoposte al voto dei consigli comunali.

E’stata inoltre introdotta una disciplina particolare per alcune strutture della quali è stata verificata la dimensione minima ottimale in base alle dinamiche del mercato ed alla popolazione insediata. Fra questa rientrano, ad esempio, i cosiddetti mini-market che potranno avere una superficie fino a 500 metri quadri.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri Michele Cossa dei Riformatori, Antonello Peru di Forza Italia ed Alessandro Collu del Pd. Tutti, con sottolineature diverse, hanno sollecitato una ulteriore semplificazione del provvedimento ed una maggiore flessibilità per poterlo applicare compiutamente ed in modo positivo anche in realtà differenziate.

Il presidente Solinas, nelle conclusioni, ha comunicato che la commissione svolgerà ulteriori approfondimenti su alcuni passaggi della delibera, rinviando il voto sulla stessa ad una seduta successiva.

(Af)

 

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