Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png


Mozione sulle gravi criticità della gestione di Abbanoa

Data: 23/05/2018 ore 10:30

“La situazione di Abbanoa richiede un intervento urgente del presidente della Regione perché, nonostante la capitalizzazione, la gestione della società è negativa sotto tutti i punti di vista: rapporti con gli utenti e con le amministrazioni locali, conflitti con l’Egas e la Regione, blocco degli investimenti, mancati pagamenti dei fornitori, crisi del personale”.

Lo ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda presentando una mozione sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione ed anche da alcuni consiglieri della maggioranza, con cui si denunciano gravi criticità ed inefficienze del gestore del servizio idrico.

Il vice capogruppo Marco Tedde ha aggiunto che “all’origine della situazione c’è la mancanza del controllo analogo affidato dalla legge ai Comuni-azionisti attraverso l’Egas, che invece Abbanoa ha aggirato liberandosi con modalità discutibili dei vertici Egas ritenuti scomodi”.

Anche dal punto di vista finanziario, ha proseguito, “i dati sono molto preoccupanti perché, a fronte di 700 milioni di crediti iscritti in bilancio, Abbanoa ha chiesto un prestito obbligazionario di 180 milioni pagando una provvigione di oltre 1 milione e ciò significa che i crediti o buona parte di essi sono inesigibili”.

Sono numeri fuori controllo, ha concluso Tedde, “rispetto ai quali il presidente Pigliaru e l’assessore Balzarini non possono continuare a restare in silenzio: per noi, al contrario, basta e avanza per la rimozione del management”.

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha affermato che “Abbanoa sta provocando gravi danni alla Sardegna e questi danni non devono pagarli i sardi; il presidente Pigliaru deve occuparsene al più presto e se non lo fa è solo perché non vuole mettere a repentaglio i già fragilissimi equilibri della maggioranza”. Però non si può continuare a far finta di nulla, ha proseguito, “davanti ad uno spreco evidente di risorse pubbliche ed a pratiche gestionali più che censurabili”.

Dai dati sull’attività del Consiglio regionale, ha poi osservato il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, “emerge che in questa legislatura sono stati più di 100 gli atti su Abbanoa, come interpellanze interrogazioni e mozioni e questo significa che i sardi non possono continuare ad assistere passivamente a disservizi e bollette pazze e che è arrivato il momento di cambiare i vertici: fra l’altro il 30 giugno scade il contratto del direttore e non si ha notizia di alcuna procedura avviata”.

E’una di battaglia di legalità che viene da lontano, ha ricordato il consigliere Antonio Gaia di Cps, “e che ora bisogna portare a termine individuando le responsabilità che stanno a monte, chiamando la politica a decisioni che dovranno essere severissime”. Oggi, ha sottolineato, “Abbanoa e l’ente più litigioso della Sardegna (perfino più dell’Agenzia delle entrate), pignora stipendi e pensioni, anche di ultra-novantenni, privandoli di un servizio essenziale, manda bollette dai 25.000 ai 200.000 euro a fronte di consumi medi che al massimo dovrebbero arrivare ai 350 euro annui: tengo a precisare che non sono contro Abbanoa ma sono contro questa gestione”.

Il capogruppo di Fdi Paolo Truzzu, infine, ha auspicato che la politica riprenda il controllo di un servizio pubblico essenziale come quello idrico, anche per evitare una deriva “particolaristica che ha trasformato Abbanoa in un centro di potere al servizio di pochi”. L’ultimo esempio in ordine di tempo, ha segnalato, “ha riguardato alcune economie di Egas per 3.5 milioni che dovevano essere destinate agli Enti locali per interventi sulle reti, invece questi soldi sono finiti ad amici degli amici, proprio sotto elezioni: presidente della Regione ed assessore devono mettere fine a queste cose”.

(Af)

Condividi: