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Pds: “La nuova legge sui contratti pubblici è una grande legge nazionale della Sardegna”

Data: 08/03/2018 ore 11:00

“La nuova legge sui contratti pubblici è una grande legge nazionale della Sardegna, che affronta risolve molti nodi nel settore degli appalti, tutela le imprese sarde, apre nuovi spazi di mercato per i nostri giovani professionisti, migliora l’efficienza e la competitività del sistema regionale”.

Lo ha dichiarato il segretario del Partito dei Sardi Paolo Maninchedda illustrando i principali contenuti della legge approvata ieri dal Consiglio regionale, ringraziando per questo traguardo la Giunta, la maggioranza, le forze di opposizione e tutto il Consiglio. E’un segno, ha affermato, che “l’unità dei sardi può produrre concretamente grandi cambiamenti”.

Grazie alla legge, ha poi sostenuto, “finisce una sorta di schiavitù della Sardegna nei confronti dell’Anas che, fra l’altro, aveva un aggio sulle opere realizzate nel territorio regionale del 12.50% (classificate alla voce spese generali) senza che questa remunerazione trovasse riscontro nello snellimento dei tempi di progettazione e realizzazione, o nel ruolo assegnato alle imprese sarde nel sistema degli appalti”.

Maninchedda ha citato, in proposito, l’esempio di un tratto della 131-tratto Bonorva dove, dall’aggiudicazione del progetto definitivo nel 2015, sono passati ben 2 anni per arrivare al progetto esecutivo e attualmente l’opera è completata solo in parte.

L’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini si è poi soffermato sulle parti più innovative della legge, che “assegna alla Regione una autentica capacità di programmazione delle opere strategiche, semplifica l’iter burocratico dei lavori, responsabilizza le imprese e incentiva la crescita dei professionisti locali, senza trascurare la qualità architettonica, la sicurezza e le sostenibilità ambientale e sociale degli interventi”.

Finalmente, ha commentato il capogruppo del Pds Gianfranco Congiu, “gli appalti in Sardegna cominciano a parlare sardo, con tante novità positive per i sardi che operano nel settore e soprattutto con misure di forte semplificazione che individuano con chiarezza i soggetti che possono e devono dare risposte perché conoscono e governano tutte le varie fasi dei procedimenti legati alle opere”. Per le imprese ed i professionisti, in particolare, “sarà disponibile una sola fonte telematica che permetterà l’accesso in tempo reale a tutti i bandi e le gare della Sardegna, dalla Regione ai Comuni agli altri enti territoriali”.

Il consigliere Roberto Desini, sul piano politico, ha messo l’accento sul fatto che “stavolta la politica ha percepito l’importanza di una legge come questa e lo ha fatto bene ed in tempi ragionevoli; vuol dire che si può fare ed anzi è un modello da replicare”.

Il presidente del Partito dei Sardi Franciscu Sedda, infine, ha ricordato che “il portafoglio Anas in Sardegna è di circa 2 miliardi, quindi la quota di risorse che vengono restituite al circuito regionale è di 120 milioni”. Questo, ha affermato, “significa difendere l’economia della Sardegna, con una legge certamente ricca di tecnicalità ma anche con una precisa visione della società sarda”. Una legge, ha concluso, “frutto di unità e ciò significa, come messaggio-chiave per le prossime elezioni regionali, che la Sardegna ha bisogno di una guida politica forte per sfruttare al meglio le sue grandi potenzialità”.

(Af)

 

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