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Caccia, audizione associazioni venatorie e armieri in V Commissione

Data: 29/11/2017

Una nuova normativa regionale sulla caccia che superi definitivamente la legge n.23 del ’98 e dia alla Sardegna regole certe per lo svolgimento dell’attività venatoria.  La chiedono le associazioni dei cacciatori e degli armieri che in mattinata sono state ascoltate dalla Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale. Presenti all’incontro, i rappresentanti di Ucs, Federcaccia, Lasc, Arci caccia, Acsr, Enarcaccia, Cpa Sardegna, Cst e dell’Associazione armieri Sardegna 

«Si è trattato di un primo incontro per fare il punto della situazione e sentire le ragioni dei cacciatori – ha detto il presidente Luigi Lotto – subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria approfondiremo i vari temi segnalati dalle associazioni. Attualmente ci sono varie proposte di legge in carico alla Commissione. Cercheremo di fare sintesi e di arrivare ad una soluzione migliorativa rispetto alla situazione attuale».

Le associazioni venatorie e degli armieri hanno chiesto tempi rapidi per la definizione di una nuova normativa che metta al centro della gestione territoriale la figura del cacciatore. Una necessità sottolineata da tutte le associazioni è stata quella di un ritorno all’autogestione, concetto messo in discussione della legge 23 del ’98.

«Quella legge è inapplicabile – ha detto i rappresentanti dei cacciatori – servono regole certe. E’ nostro interesse tutelare il territorio e garantire l’equilibrio ambientale». Le associazioni hanno confermato la disponibilità della categoria a collaborare con la Regione per le attività di censimento e monitoraggio della fauna. «La disponibilità non è mai mancata, lo dimostra il nostro impegno sul fronte della lotta alla peste suina. Siamo pronti a dare una mano ma all’interno di un piano ben definito».

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