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II^ commissione, audizione assessore della Cultura e della Pubblica istruzione

Data: 27/09/2017 ore 10:30

Il programma per lo sviluppo delle attività popolari, il disegno di legge per l’istituzione dell’anagrafe regionale studenti, il piano di dimensionamento scolastico e il punto sul contratto di servizio Rai ed il testo unificato sulla lingua sarda: sono stati questi gli argomenti oggetto dell’audizione in Seconda commissione dell’assessore regionale della Pubblica istruzione e della Cultura, Giuseppe Dessena.
In merito al programma degli interventi previsti dalla legge n.64\86 per il sostegno alla associazioni e ai complessi bandistici, ai gruppi polifonici e folcloristici, l’assessore non ha potuto non evidenziare l’esiguità dei fondi a disposizione per il 2017 che, a fronte di uno stanziamento complessivo di 600mila euro, sconta anche una riserva di 350mila euro destinata alle spese per le attività didattiche 2016\2017. «È evidente – ha dichiarato a questo proposito il presidente della commissione, Gavino Manca – che 250mila euro di risorse disponibili, per realizzare il programma del 2017, rendono di fatto inefficace la legge 64 ed è anche per tale ragione che mi assumo l’impegno, anche a nome dell’intera commissione, perché sia incrementata la somma a disposizione per il 2018». Per il prossimo anno l’obiettivo prefissato è un aumento di circa 500mila euro rispetto alle 900mila euro stanziate (ma solo 550mila sono destinate al programma di interventi in quanto 350mila sono riservate alle attività didattiche e formative).
Si è dunque passati agli argomenti attinenti la scuola e l’assessore ha illustrato il disegno di legge della Giunta regionale n. 440 che prevede l’istituzione dell’anagrafe degli studenti, al fine di “monitorare l’abbandono scolastico in tempo reale” e si propone di acquisire puntuali e tempestive informazioni su tutto ciò che attiene l’andamento scolastico ed i risultati di ogni singolo alunno. «La tracciabilità dei percorsi scolastici dei singoli studenti sardi – ha affermato l’assessore – è il nostro obiettivo, per arginare e combattere con strumenti adeguati la piaga dell’abbandono scolastico in Sardegna che ha ormai raggiunto livelli non più accettabili». Nel corso del breve confronto che si è sviluppato in commissione (sono intervenuti i consiglieri Paolo Dessì, Misto; Rossella Pinna e Gianmario Tendas, Pd; Roberto Desini, Pds; Paolo Zedda, Sdp) sono emerse anche le problematicità riguardanti il trattamento dei dati e le competenze ministeriali in materia ma non è mancato tuttavia il sostanziale sostegno della commissione per l’iniziativa proposta dall’assessore insieme con la disponibilità a procedere in tempi rapidi per favorire l’approdo del disegno di legge in Aula quanto prima.
Condivisione e sostegno che l’assessore Dessena ha registrato anche sulle tempistiche e il metodo fino ad ora utilizzati per l’approvazione del cosiddetto piano di dimensionamento scolastico. «Portiamo oggi in Giunta l’approvazione della delibera con oltre quattro mesi di anticipo rispetto allo scorso anno – ha precisato l’assessore – e non prevediamo alcun accorpamento o chiusura di istituti scolastici, proponendoci di accettare e valutare soltanto quelli che saranno eventualmente richiesti dagli Enti Locali, sulla base delle linee guida approvate lo scorso anno».  L’assessore ha dunque evidenziato la mancanza di ben 65  dirigenti scolastici nell’Isola ed ha annunciato che il piano di dimensionamento scolastico sarà sostituito con la riorganizzazione dell’offerta formativa.
In conclusione dell’audizione il consigliere Paolo Zedda (Sdp) ha illustrato all’assessore le modifiche apportate al testo unificato sulla lingua sarda, in linea con le indicazioni emerse nel corso delle audizioni sul tema, e la commissione ha quindi concluso concordando con l’assessore Dessena circa l’esigenza di promuovere una serie di audizioni e di confronti con il governo ed i vertici della Rai, al fine di garantite le risorse necessarie alla valorizzazione e alla salvaguardia della lingua sarda, all’interno delle misure e dei programmi previsti nel  contratto di servizio con la Rai.

 

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