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Rete ospedaliera: Cd chiede il rinvio

Data: 19/09/2017 ore 11:45

“Anche alla luce della sentenza del Tar che annulla il project financing della sanità nuorese, chiederemo nel vertice di maggioranza di domani il rinvio della discussione della riforma della rete ospedaliera, riservandoci le valutazioni successive”.

Lo hanno dichiarato il deputato del Centro Democratico Roberto Capelli ed la consigliera regionale Anna Maria Busia commentando la decisione del tribunale amministrativo che ha accolto i rilievi della Regione confermando la validità dei provvedimenti di sospensione di alcune parti del contratto adottati dall’allora commissario della Asl nuorese Lorenzo Palermo.

“E’una sentenza annunciata – ha aggiunto la Busia – che fra l’altro riconosce la fondatezza di quanto avevamo sostenuto in Consiglio regionale fin dal 2015 (ed anche prima), sulla situazione di palese illegittimità di un contratto contrario all’interesse pubblico in cui il rischio di impresa veniva totalmente scaricato sull’azienda sanitaria committente”. Un contesto generale, ha detto ancora la consigliera, “su cui si sono innestate condotte inammissibili come quelle che hanno portato a diverse modifiche del contratto su richiesta della società affidataria, con motivazioni inconsistenti; io stessa, da componente della commissione d’inchiesta ho incontrato grosse difficoltà nell’accesso alle notizie”.

Per questi motivi, hanno proseguito i due esponenti del Cd, “riteniamo che ci sia su questa vicenda una responsabilità politica enorme dell’assessore della Sanità Luigi Arru del quale chiediamo le dimissioni”.

Questa vicenda che dura da 10 anni, ha poi ricordato Capelli, “avrà conseguenze pesanti sia sulla sanità sarda che sui conti della Regione; per capirci, stiamo parlando di un contratto che vale 1 miliardo di euro di cui circa la metà già pagato, somma superiore a quella dell’inchiesta di Mafia Capitale, con cui però ha in comune un sistema di mafiosità diffusa che tutti conoscevano.” Quando nel 2007 fu stipulato il contratto, ha affermato inoltre il deputato, “il manager della Asl di Nuoro era Franco Mulas, l’assessore regionale Nerina Dirindin ed il governatore Renato Soru”.

Io faccio politica, ha concluso il parlamentare, “e sono altre le autorità che devono occuparsi delle indagini: ritengo tuttavia che ora sia necessario pensare ai lavoratori, perché un servizio pubblico non si può interrompere ma deve essere ripristinata una situazione di piena legalità e questo compito spetta alla Regione”.

Sulla riforma della rete ospedaliera, Capelli ha detto infine che il Centro Democratico è da sempre favorevole ma, ha avvertito, “non si può fare una riforma senza investimenti, senza ascoltare gli operatori del settore ma al massimo qualche primario, sottovalutando l’incidenza dei centri di costo; da 25 anni tutte le riforme sanitarie fatte in Italia non hanno mai portato alcun risparmio dalla spesa per i posti letto ma da interventi mirati su logistica, appalti e consulenze.”

(Af)

 

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