Data: 01/06/2017 ore 11:00
“Anche nelle difficili condizioni in cui la macchina amministrativa regionale si trova ad operare, esistono margini di miglioramento dei risultati; alla fine delle audizioni faremo una ricognizione molto accurata delle risorse necessarie per potenziare la struttura, ferma restando la necessità di una riforma”.
Lo ha dichiarato il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini a conclusione dell’audizione dell’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria e dei responsabili degli Enti e delle Agenzie del settore sul monitoraggio ed il controllo della spesa regionale, un lavoro che interesserà tutti i settori dell’amministrazione.
Per quanto riguarda nello specifico l’Agricoltura l’assessore Caria ha affermato che, nonostante alcuni problemi strutturali di organizzazione e funzionamento, “si registra positivamente un cambio di passo che va letto anche come segnale di attenzione ai tanti giovani che stanno tornando ad avvicinarsi a questo settore primario che, in prospettiva, rappresenta uno degli assi strategici per lo sviluppo della Sardegna”. Caria ha poi comunicato che, dal 1°gennaio 2016 sul Psr (Piano di sviluppo rurale) sono stati effettuati per oltre 200 milioni e dal 1° gennaio 2017 per oltre 82, un risultato che colloca la Regione al quarto posto in Italia al netto dei flussi riguardanti Argea che, in Sardegna non ha ancora assunto le funzioni di ente pagatore”.
Soffermandosi su alcune grandi questioni che limitano l’efficienza del settore, l’assessore ha parlato del personale (appena 90 unità di cui 50 mediamente in servizio), dei Consorzi di bonifica (privi delle risorse necessarie per il loro funzionamento) e delle Agenzie (con problemi di bilancio che in passato si coprivano con fondi propri di dotazione ed ora si sono progressivamente ridotti).
Siamo comunque impegnati a fondo, ha concluso Caria, “su alcune partite importanti per il settore agricolo, dal sostegno al pecorino che comunque, rispetto al 2016, fa registrare un aumento della domanda attorno al 30%, ai risarcimenti per i danni derivanti da calamità naturali sui quali interverremo anche con strumenti innovativi come lo sconto delle cambiali agrarie, alla pesca, dove abbiamo ricevuto un numero significativo di richieste per attività economiche nel settore della trasformazione”.
Dopo la relazione dell’assessore Caria hanno preso la parola il direttore generale dello stesso assessorato Sebastiano Piredda ed i responsabili di Laore Maria Ibba, di Agris Roberto Zurru e di Argea Gianni Ibba.
Sia pure con accenti diversi e con riferimenti legati a situazioni specifiche, tutti hanno richiamato l’attenzione della commissione sulla configurazione delle strutture che, nate da esperienze storiche e professionali diverse, mostrano crescenti difficoltà ad esprimere una missione aziendale nuova con al centro la creazione di sviluppo e la diffusione della c.d. “agricoltura di precisione”. Fra gli altri, sono emersi i problemi della migliore collocazione del personale in base alle conoscenze ed alle specializzazioni, delle progressioni interne, del ricambio generazionale e del riassorbimento del precariato, la necessità di coprire “buchi” piuttosto vistosi in alcuni territori e l’urgenza di ammodernare i sistemi informativi e rinnovare attrezzature e parco automezzi.
(Af)