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Audizioni V^ commissione: sindacati sugherificio Ganau, Comune di Ossi e assessore dell’Agricoltura

Data: 10/05/2017 ore 10:30

La crisi del sugherificio Ganau a Tempio, le contestazioni del Comune di Ossi per le autorizzazioni nella cava di “Su Padru” e la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni all’agricoltura sarda derivanti dalle gelate dello scorso aprile: sono stati questi i temi affrontanti in tre distinte audizioni dalla Quinta commissione consiliare, presieduta dal consigliere del Pd, Luigi Lotto.

Sindacati e sindaco di Tempio: crisi sugherificio Ganau
I primi a prendere la parola nel parlamentino delle Attività produttive sono stati i rappresentanti sindacali dei lavoratori dello storico sugherificio Ganau di Tempio che lo scorso aprile ha preannunciato il licenziamento di 79 lavoratori su un totale 228 dipendenti. Giovanni Matta (Filca Cisl regionale), Ben Bouzid Hassan (Cgil Olbia-Tempio) e Enrico Cordeddu (Cigl segreteria regionale) nel corso dei rispettivi interventi, hanno affermato di “respingere con fermezza le procedure di licenziamento adottate unilateralmente dall’azienda”  ed hanno invitato la Regione a farsi parte attiva perché siano scongiurati i tagli al personale e siano individuate le opportune azioni per il rilancio del settore del sughero che da anni attraversa una difficile crisi che ha ridotto da duemila a seicento gli addetti alle lavorazioni. «Chiediamo l’intervento della Regione, per tutelare i posti di lavoro nel sugherificio e aiutare l’azienda Ganau ad affrontare la crisi e le difficoltà del mercato», ha incalzato il sindaco di Tempio, Andrea Bincareddu, «perché in caso contrario sono pronto a consegnare la fascia da primo cittadino al presidente Pigliaru, visto che dopo il crac Plastwood, costato lo stipendio a duecento lavoratori, la mia città non può reggere alla perdita di ulteriori 79 buste paga». Gli intervenuti in audizione hanno inoltre rimarcato l’inopportuna soppressione, decretata circa dieci fa, della Stazione sperimentale del sughero ed hanno lamentato l’assenza di politiche per lo sviluppo della sughericoltura.
Sono quindi intervenuti per chiarimenti e considerazioni i consiglieri: Mario Tendas, Pd («non sono chiare le cause scatenanti la crisi del sugherificio Ganau»);  Giuseppe Fasolino, Fi («subito un intervento tampone per tutelare i lavoratori e una programmazione efficace degli interventi per il rilancio del comparto»); Giuseppe Meloni, Pd («scongiurare i licenziamenti e interventi mirati a favore del comparto del sughero»); Stefano Tunis, Fi («si favoriscano le procedure di raffreddamento nei rapporti azienda-sindacati-lavoratori e si inviti la proprietà al tavolo del confronto»), Gianluigi Rubiu («difendiamo l’occupazione e ricordiamoci che la qualità del sughero è fondamentale per stare nel mercato»); Fabrizio Anedda, Misto («restano tutte da verificare le ragioni che hanno condotto alla crisi il sugherificio di Tempio»); Piero Comandini, Pd («apriamo un tavolo regionale con i sindacati e l’azienda e non dimentichiamo il coinvolgimento della Sfirs»); Piefranco Zanchetta («bene le politiche di raffreddamento e la Regione è pronta ad intervenire»).
Il presidente della commissione, preso atto di un incontro in programma con l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, i sindacati e l’azienda Ganau, ha confermato l’impegno della commissione e del Consiglio per bloccare, nell’immediato, i licenziamenti e avviare un percorso politico e amministrativo per il rilancio del comparto del sughero nell’Isola.

Comune di Ossi su autorizzazioni cava Su Padru
A seguire la commissione ha proceduto con l’audizione del sindaco di Ossi (Sassari) che insieme con una delegazione bipartisan del consiglio comunale contesta il rilascio dell’autorizzazione regionale per la ripresa delle attività estrattive nella cava di “Su Padru”. «La protesta – ha affermato Giovanni Serra – è dell’intero paese e contestiamo le procedure e le motivazioni che hanno portato l’assessorato regionale dell’Ambiente e quello dell’Industria ad autorizzare l’utilizzo di una cava che è distante non più di 400 metri dal centro abitato e non più di 150 metri da alcune abitazioni nell’agro nel paese».  «Ci opporremo in ogni modo – ha spiegato il primo cittadino – contro una decisione calata dall’alto che non tiene conto della volontà del paese né di oggettivi impedimenti per il rilascio dell’autorizzazione». L’assessore dell’Ambiente del Comune di Ossi, Fabio Mudadu, ha quindi annunciato che in prossimità della cava e addirittura all’interno dell’area autorizzata sarebbero presenti evidenze archeologiche sulle quali sono in corso valutazioni da parte della Soprintendenza ai beni archeologici di Sassari.
Il presidente della commissione, Luigi Lotto, ha ribadito l’impegno e l’attenzione del Consiglio per le problematiche evidenziate dagli amministratori di Ossi ed ha preannunciato, nello specifico, opportune interlocuzioni con gli assessori regionali dell’Ambiente e dell’Industria. 

Assessore dell’Agricoltura su riconoscimento stato di calamità
Le audizioni si sono concluse con l’intervento dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che ha illustrato ai commissari la situazione relativa alla richiesta del riconoscimento di calamità naturale per le eccezionali gelate dello scorso aprile che, come è noto, hanno prodotto danni alle coltivazioni ed in particolare al comparto della viticoltura. La Sardegna, ha spiegato l’assessore, agisce in sintonia e in coordinamento con le altre regioni italiane interessate dai medesimi fenomeni climatici ed ha quindi richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale insieme ad un incremento del fondo per la solidarietà nazionale. «Puntiamo ad ottenere un intervento in deroga ed inserirci così nel riconoscimento dello stato di calamità per neve dello scorso gennaio – ha proseguito Caria – e nei prossimi giorni attendiamo la risposta del ministero». Sollecitato dal consigliere Rubiu (Udc), l’assessore ha quindi affermato di  “non escludere il ricorso anche al regolamento comunitario 1108, denominato vendemmia verde, ma di preferire al momento un’azione comune con le altre regioni italiane interessate dagli eccezionali fenomeni atmosferici dello scorso aprile”. Il consigliere Antonio Gaia (Upc) ha insistito sulla opportunità che le aziende agricole siano obbligate alla stipula di polizze contro le avversità climatiche mentre  i consiglieri Tendas (Pd), Crisponi (Riformatori) e Pier Mario Manca (Pds) hanno svolto una serie di approfondimenti relativamente alla modulistica utilizzata nei comuni della Sardegna per la denuncia dei danni ed alla certezza degli indennizzi agli agricoltori anche attraverso l’impiego di risorse regionali e comunitarie.
Il presidente della commissione, Luigi Lotto, ha quindi invitato l’assessore ad informare il parlamentino delle Attività produttive sull’evolversi della situazione ed ha preannunciato ulteriori audizioni sul tema della coltivazione del sughero e sulla vicenda dell’Ara.    

 

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