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Riforme, una mozione per riscrivere lo Statuto sardo

Data: 26/04/2017 ore 10:00

Il tema dello Statuto di Autonomia ritorna all’attenzione dell’Assemblea sarda con la mozione sottoscritta da otto consiglieri della maggioranza (Paolo Zedda, Eugenio Lai, Luca Pizzutto, Daniele Cocco, Antonio Gaia, Pierfranco Zanchetta, Mondo Perra e Anna Maria Busia) e due dell’opposizione, Christian Solinas e Angelo Carta del Psd’Az.
Il documento, a conclusione di una serie di articolate premesse di carattere storico, culturale e politico istituzionale, si conclude con l’impregno rivolto a “tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio” perché, al fine di rammodernare lo Statuto, sia istituita una commissione speciale (ai sensi dell’articolo 53 del regolamento consiliare) con il compito di redigere (entro 60 giorni dall’approvazione della mozione) una proposta per l’istituzione dell’assemblea costituente sarda e, entro un anno, in coordinamento con la stessa assemblea costituente,  una proposta di revisione organica dello Statuto sardo da sottoporre prima all’approvazione del Consiglio regionale e dunque del Parlamento italiano, ai sensi dell’articolo 54 del vigente statuto speciale (doppia lettura alla Camera e al Senato).
«Cresce sempre di più la volontà e la coscienza dei sardi perché si arrivi ad uno statuto, più moderno e rispondente alle esigenze dei tempi – ha dichiarato il primo firmatario della mozione, Paolo Zedda (Sinistra democrazia e progresso) – e ritengo che tale necessità politica sia presente in tutte le forze rappresentate in Consiglio regionale». Paolo Zedda si è detto dunque fiducioso sui tempi di approvazione in Consiglio della proposta di modifica costituzionale da sottoporre all’approvazione del Parlamento («in un anno si potrebbe licenziare un testo condiviso») ed ha insistito sulle possibilità di successo dell’iniziativa avanzata («ho avuto positive interlocuzioni con il Pd e le forze della minoranza consiliare»).
Il vice presidente del Consiglio, Eugenio Lai, ha annunciato che il gruppo Sdp porrà la mozione all’attenzione della conferenza dei capigruppo («così da favorirne la tempestiva discussione in Aula») e la consigliera del “Campo progressista”, Anna Maria Busia, ha evidenziato come “al di fuori del  Consiglio” è tangibile la volontà dei sardi di riscrivere lo Statuto speciale e con esso il quadro dei rapporti tra la Sardegna e lo Stato italiano.   

 

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