Data: 27/03/2017
Campo Progressista, il nuovo soggetto politico voluto dall’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, prende corpo anche in Sardegna. Dopo i dibattiti pubblici, organizzati nelle scorse settimane in vari centri dell’Isola, arriva un forte segnale politico alla Giunta Pigliaru. A mandarlo i consiglieri regionali Francesco Agus (ex Sel) e Annamaria Busia (Centro democratico) che insieme hanno presentato 96 emendamenti alla Legge di Stabilità 2017, da domani all’attenzione dell’Aula.
«Si tratta della prima iniziativa istituzionale di Campo Progressista nell’Isola – ha spiegato Francesco Agus – noi siamo tra quelli che mirano a una approvazione rapida della Manovra 2017 per rendere disponibili tutte le risorse di bilancio finora spese per dodicesimi a causa del ricorso all’esercizio provvisorio. Questo però non deve ledere la facoltà dei consiglieri di presentare proposte correttive. La legge finanziaria non è un mero documento ragionieristico ma l’atto politico per eccellenza. Noi crediamo che ci siano questioni di fondo ancora irrisolte a partire dal patto firmato nel 2014 tra Stato e Regione e rimasto finora argomento tabù. Se non si fa chiarezza su questo punto difficilmente la Sardegna potrà trovare risposte alle proprie domande».
Tra le critiche principali rivolte alla Giunta, le difficoltà nell’applicazione delle delibere attuative sul Reis (Reddito di inclusione sociale): «A un anno di distanza dalla sua approvazione i Comuni sono ancora in grave difficoltà».
Gli emendamenti presentati, tutti aggiuntivi, puntano a modificare la destinazione di una parte delle risorse del tesoretto da 40 milioni di euro messo a disposizione dalla Giunta. «Nelle audizioni delle Commissioni– ha proseguito Agus – tutte le associazioni di categoria hanno mostrato insoddisfazione per i contenuti della Manovra. Non riuscire ad immaginare soluzioni alternative sarebbe un grave errore».
«Cosi com’è questa finanziaria non può essere votata – ha detto la consigliera Annamaria Busia – siamo però fiduciosi e ci aspettiamo che Giunta e Consiglio accolgano alcuni nostri suggerimenti». Tra questi, spicca la proposta di destinare 10 milioni di euro del Fondo unico degli enti locali al Comune di Nuoro per far fronte ai debiti fuori bilancio ereditati dall’amministrazione barbaricina.
Altri emendamenti riguardano il trasferimento di beni dalla Stato alla Regione (ex art 14 dello Statuto) da valorizzare attraverso lo strumento del project financing, il rifinanziamento dei Centri antiviolenza, vari interventi per la valorizzazione turistica dei piccoli centri del’interno, la promozione dei gemellaggi tra comuni sardi e di altri regioni d’Europa, un tetto massimo per le consulenze delle società partecipate.
Senza dimenticare il tema dell’occupazione. Campo progressista proporrà in finanziaria un Piano straordinario per il lavoro. «Oggi le politiche per il lavoro sono attuate da soggetti diversi (Aspal, Insar e assessorati) e le proposte presentate in finanziaria puntano a interventi iperterritoriali, noi invece pensiamo a una regia unitaria che riesca a mettere in campo un progetto di ampio respiro – hanno detto Agus e Busia – per far questo servono risorse importanti che difficilmente potranno essere recuperate se non si risolve la battaglia con lo Stato sugli accantonamenti e non si interviene sulla razionalizzazione della spesa».
Su quest’ultimo fronte Campo Progressita annuncia una battaglia di principio: «Ci sono enti che spendono ingenti risorse in consulenze come l’Insar – ha ricordato la consigliera Busia – la Sardegna, inoltre, continua a spendere di più rispetto ad altre Regioni per gli stipendi dei manager della sanità o per le parcelle degli avvocati. Una seria spending review deve tener conto anche di questi aspetti».