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Vertenza Poste, incontro della capigruppo con i sindacati

Data: 04/11/2016 ore 12:15

Sarà discussa con tutta probabilità già nella prossima seduta del Consiglio regionale, in programma martedì 8 novembre alle 16, la mozione sottoscritta da tutti i capigruppo “sulla paventata chiusura degli uffici postali nelle zone più disagiate della Sardegna a seguito del nuovo piano di privatizzazione e riassetto della Poste italiane spa”. L’ipotesi è scaturita al termine dell’incontro svolto questa mattina dalla capigruppo (presieduta dal vice presidente del Consiglio, Eugenio Lai) con le segreterie regionali dei lavoratori delle poste, dopo la manifestazione di protesta, conclusasi dinanzi al palazzo del Governo in piazza del Carmine a Cagliari.
Timoteo Baralla (Cisl), Antonello Ledda (Cgil), Giacomo Meloni (Css-Failp), Alberto Garau (Confsal), Mario Murgia (Ugl) ed il neo segretario regionale della Cisl, Ignazio Ganga, hanno illustrato le ragioni dello sciopero, che ha registrato una massiccia adesione anche nell’Isola, contro la privatizzazione delle Poste Italiane che, a loro giudizio, comporterà circa 750 tagli tra il personale e metterà a rischio non solo le filiali di Sassari, Nuoro e Oristano ma comporterà la chiusura di uffici e sportelli in tutti i piccoli centri dell’Isola. La cessione dell’ulteriore 30% del capitale di Poste Italiane sul mercato (che segue al 35% già collocato nell’ottobre scorso) e il conferimento del 35% alla Casa depositi e prestiti con il conseguente abbandono della proprietà da parte del ministero dello Sviluppo economico rappresenta, secondo i sindacati, la “svendita dell’azienda” e la fine del ruolo sociale svolto con successo dalle poste che, nel corso degli ultimi dodici anni, ha sempre chiuso i suoi bilanci in attivo.
Una presa di posizione unitaria e una conseguente pressione politica verso il governo  perché sia scongiurata la privatizzazione, è dunque la richiesta che Cisl, Cgil, Ugl, Css e Confsal, hanno avanzato e che è stata accolta con convinzione da tutti i capigruppo delle forze politiche presenti nell’Assemblea sarda. Pietro Cocco (Pd), Daniele Cocco (Sel), Gianluigi Rubiu (Udc), Giangranco Congiu (Pds), Michele Cossa (Riformatori), Fabrizio Anedda (Sinistra sarda), Christian Solinas (Psd’Az), Mondo Perra (Upc-Socialisti) e Alessandra Zedda (Fi), nel corso dei rispettivi interventi e seppur con differenti sottolineature, hanno infatti dichiarato il pieno sostegno alla protesta dei lavoratori delle poste in Sardegna ed hanno ribadito l’impegno perché siano salvaguardati non soltanto i servizi offerti da Poste italiane in ogni centro dell’Isola ma anche gli attuali livelli occupativi.       
 

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