Data: 20/10/2016 ore 12:30
«Pubblicazione del bando internazionale entro la fine dell’anno ed in attesa dell’espletamento delle procedure di gara, sarà garantita la continuità reddituale per i 353 ex Lsu e per i 103 lavoratori in carico all’Ati-Ifras per il tramite degli accordi riguardanti, in particolare, gli ex Rockwool ed Italcementi». È questo l’impegno assunto dall’assessora del Lavoro, Virginia Mura, nel corso dell’audizione nella Seconda commissione (presieduta da Gavino Manca, Pd) che segue quello assunto sull’argomento dai capigruppo consiliari nell’incontro avuto mercoledì scorso con la delegazione dei lavoratori negli uffici della presidenza.
L’assessora ha quindi ripercorso le tappe della intricata vicenda che a partire dal 2001 ha portato all’affidamento all’Ati-Ifras, per il tramite di una convenzione con la Regione, dei servizi e delle attività necessarie per la realizzazione di un piano pluriennale finalizzato alla stabilizzazione occupazionale dei lavoratori socialmente utili, individuati dal progetto interministeriale “Parco geominerario storico ambientale della Sardegna”.
L’esponente dell’esecutivo non ha nascosto le criticità nel frattempo emerse (assenza di progetti e piani dettagliati delle attività da svolgere; assenza della direzione lavori e della contabilità delle opere; spese generali e utile al 35% sul costo delle attività) ed ha illustrato i possibili interventi a tutela dei lavoratori («è questo il nostro principale obiettivo») tra i quali si evidenziano l’accompagnamento alla pensione (126 lavoratori hanno età compresa tra i 60 e 65 anni) ed altre misure di accesso volontario quali il bonus occupazionale, gli incentivi all’autoimpiego e la formazione.
La commissione ha inoltre approfondito il tema relativo ai fondi (26 milioni per il 2017 e 25 milioni per il 2018) stanziati con la legge di stabilità regionale (L.R. 5\2016, articolo 4) che limitano la spesa solo a beneficio dei 353 ex Lsu. Sul punto il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha preannunciato la presentazione di un emendamento in sede di assestamento del bilancio che estende l’impiego delle risorse per gli interventi di politica attiva del lavoro a favore di tutti i 502 lavoratori dell’Ati-Ifras.