Data: 12/04/2016 ore 09:30
Gli interventi degli assessori del Lavoro e del Personale, Virginia Mura e Gianmario Demuro, hanno aperto il ciclo di audizioni della Seconda commissione sulla proposta di legge n. 315 che punta a una nuova disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Il presidente della commissione, Gavino Manca (Pd) ha evidenziato, in apertura di seduta, la condivisione bipartisan della proposta avanzata dal parlamentino del lavoro che tiene conto anche delle intervenute modifiche normative introdotte con il programma di riforme approvato al livello statale: il “Jobact”.
Gavino Manca ha definito la proposta all’esame della commissione «un buon testo che supera il dettato della legge 20 del 2005, per offrire nuove prospettive alla Sardegna su un tema chiave come è quello del lavoro».
La proposta di legge si compone di 44 articoli e si suddivide in quattro aree principali: la prima indica le finalità e disciplina compiti e funzioni della Regione, la seconde parte è incentrata sull’agenzia regionale del lavoro che sarà trasformata in Aspal “Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro”; la terza parte definisce le misure di politica attiva del lavoro e individua strumenti e principi per l’erogazione dei servizi e la realizzazione degli interventi; la quarta, infine, contiene le norme attuative e transitorie, nonché la clausola valutativa per misurare l’efficacia delle azioni intraprese.
L’assessore Mura ha dichiarato una sostanziale condivisione sull’impianto normativo ed ha anche evidenziato la “disastrosa situazione” in cui hanno operato i centri per l’impiego, nonché gli sforzi compiuti dall’attuale amministrazione per garantirne il miglioramento dei servizi
L’assessore del Personale, Demuro, ha auspicato tempi rapidi “per una nuova disciplina delle politiche per il lavoro” e nel merito della proposta di legge, ha invitato i commissari ad una più approfondita valutazione circa l’opportunità, nelle more dell’implementazione del sistema informativo unico, di prevedere in legge la realizzazione di un sistema informativo delle politiche del lavoro e della formazione professionale («dobbiamo far lavorare insieme i diversi sistemi informativi della Regione e i tempi dell’innovazione e dell’informatica non corrispondono a quelli che sono necessari per l’approvazione di una legge»).
Il direttore dell’agenzia regionale del lavoro, Massimo Temussi, ha incentrato il suo intervento sulle parti della proposta di legge attinenti la dotazione organica massima prevista (800 unità) per l’agenzia ed ha fornito il quadro attuale del personale (322 dipendenti dalle amministrazioni provinciali, 300 dell’agenzia, 86 dipendenti a tempo indeterminato e 6 inserimenti per le norme sulla disabilità) evidenziando inoltre la necessità di garantire le risorse necessarie anche per il trasferimento all’Arl del “personale delle province a tempo determinato, il cui rapporto di lavoro è in corso al momento del trasferimento, nonché del personale con altre tipologie di contratti o con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e in corso, per lo svolgimento delle attività relative all’esercizio in via esclusiva delle funzioni trasferite dalla legge” (articolo 37 comma 1 lettera c) della Pl 315).
I consiglieri Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), Roberto Desini (Sovranità, democrazia e lavoro), Rossella Pinna (Pd), intervenuti nel breve dibattito che è seguito alle tre audizioni, hanno confermato sostegno all’iniziativa e il presidente della commissione, Gavino Manca, a conclusione della seduta, si è detto ottimista sui tempi di approvazione della nuova legge che si propone di ridisegnare i servizi e le politiche per il lavoro in Sardegna.
Le audizioni sulla proposta di legge 315 proseguiranno domani, mercoledì 13 aprile, a partire dalle 9.30, con gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fed.Ro, Sadirs e Confsal.