Data: 09/03/2016 ore 15:30
“Attraversiamo una fase molto delicata nella ridefinizione di molti rapporti di lavoro nella pubblica amministrazione, anche per le interpretazioni piuttosto restrittive della magistratura contabile e tutte le soluzioni possibili presentano criticità; c’è comunque l’impegno di tutto il Consiglio e mio personale a favorire un confronto serrato con gli assessorati competenti, Agricoltura ed Affari generali, per sbloccare la vostra situazione”.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau al termine dell’incontro fra i capigruppo ed i sindacati dei lavoratori Aras, che da anni attendono il passaggio all’Agenzia Laore, previsto fin dal 2006 da una specifica legge regionale.
Le organizzazioni sindacali, dopo una prima fase di confronto con l’assessore dell’Agricoltura in cui è stato prospettato il passaggio dei lavoratori in una nuova società in house della Regione, non hanno nascosto le loro perplessità, evidenziando chiaramente la necessità di applicare le leggi vigenti e dare stabilità ad un settore strategico per la Sardegna al cui interno operano professionisti (veterinari, agronomi ed altri per un totale di circa 240 unità) di elevata qualità.
La nostra lunga attesa, hanno sostenuto ancora i sindacati, è per molti aspetti paradossale; siamo pagati dalla Regione attraverso l’Aras con una partita di giro che molto spesso si interrompe, mentre forniamo servizi di pubblica utilità in tanti settori del comparto agricolo e, di fatto, rappresentiamo la stessa Regione nel mondo delle nostre campagne.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha dichiarato che, a suo avviso, “la situazione di stallo è responsabilità di alcuni settori della burocrazia regionale che, fin dal 2006, hanno ostacolato l’applicazione di leggi del Consiglio votate all’unanimità, pienamente vigenti”. La proposta della società in house non mi convince, ha concluso, perché determinerebbe più problemi di quelli che vorrebbe risolvere; credo invece sia urgente un incontro con gli assessorati competenti per superare uno stallo inaccettabile”.
Dal capogruppo di Sel Daniele Cocco è arrivato un appello alla concretezza. Ritengo sia indispensabile, ha detto, “un incontro con gli assessorati competenti e le rispettive strutture tecniche; apprezziamo molto il lavoro che questi professionisti svolgono per conto della Regione e penso che un intervento del presidente sia utile anche per definire una tempistica certa per la soluzione del problema”.
Emilio Usula, a nome di Soberania-Indipendenzia ha invece sottolineato che la proposta della società in house non può essere scartata a priori salvo opportune verifiche “perché comunque, dopo tanto tempo, si sta cercando di dare una risposta; non dimentichiamo poi che nel 2020 scadrà la convenzione fra Regione ed Aras e far passare altro tempo senza concludere nulla significherebbe trovarsi ad affrontare, fra qualche anno, problemi ben peggiori”.
(Af)