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Incontro dei capigruppo sulla vertenza Ottana Polimeri

Data: 09/03/2016 ore 14:30

“Conosciamo il dramma dei lavoratori di Ottana e di tutto il Nuorese; non abbiamo mai sottovalutato la portata di una vertenza così complessa che anzi riteniamo strategica per tutta la Sardegna”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau al termine di un incontro con i capigruppo, le organizzazioni sindacali ed una delegazione di lavoratori. Ganau ha inoltre assicurato “il massimo impegno” del Consiglio per accompagnare e sostenere, con atti formali, i successivi passaggi regionali e nazionali della vertenza.

A nome della Cgil, Sergio Zara ha rivolto un appello alle Istituzioni per salvare ciò che resta del tessuto industriale della Sardegna centrale dove in pochi anni sono stati perduti circa 6000 posti di lavori, di cui 1500 nella chimica. Zara ha poi messo l’accento sulle principali questioni aperte: il progetto Clivati da 50 milioni di euro per acquisire l’impianto Versalis (Eni) di Sarroch per produrre bottiglie di plastica, quello da 7 milioni per il riciclo degli scarti di produzione ed infine quello riguardante la realizzazione di centri costieri di stoccaggio di Gnl (gas naturale liquefatto) nei porti sardi.

Zara ha concluso sollecitando un impegno concreto del Consiglio su questi temi finalizzato alla stipula di un accordo di programma fra Governo e Regione sulla reindustrializzazione della Sardegna centrale.

Dopo gli interventi dei rappresentanti della Cisl e della Uil, che hanno ribadito la estrema gravità della situazione occupazionale del Nuorese che anche dal punto di vista sociale è ormai prossima ad un punto di non ritorno, ha preso la parola l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras che ha fatto il punto sui passi in avanti compiuti dalla vertenza.

La zona di Ottana, ha ricordato, “stata riconosciuta dalla Regione area di crisi ma, per impegnare il Governo centrale ad intervenire concretamente, serve uno specifico quadro normativo e giuridico le cui linee-guida saranno definite il prossimo 23 marzo in un vertice al Ministero dello Sviluppo economico”.

Per quanto riguarda la trattativa fra Clivati e Versalis per l’acquisizione dell’impianto di Sarroch il 3 marzo scorso l’Eni, ha proseguito l’assessore, “ha manifestato la sua disponibilità a cedere lo stabilimento di Sarroch e spetta ora all’imprenditore formalizzare la proposta di acquisto”. La Regione e l’assessorato, ha detto ancora la Piras, “seguono costantemente la vertenza, anche per ciò che concerne la questione energetica, con al centro il ripristino del regime di essenzialità oggetto di frequenti interlocuzioni con Terna, e la semplificazione delle procedure interne al sistema regionale per le autorizzazione legate a queste attività”.

Sui depositi costieri nelle zone portuali, ha concluso, “ci sono passaggi amministrativi legati in parte alla Vas (Valutazione ambientale strategica) che sono fissati dalla legge ma possono in qualche caso essere abbreviati, fermo restando che alle iniziative industriali serve un quadro normativo che per le infrastrutture destinate al Gnl ancora a livello nazionale non c’è ma il Governo ci sta lavorando con priorità”.

A nome dell’opposizione, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha chiesto con forza che il problema della Sardegna centrale “entri nell’agenda della Giunta regionale, al pari di altre vertenze come il Sulcis per la quale ci siamo impegnati da sempre e continueremo a farlo”. Chiediamo però la stessa attenzione, ha concluso, “ed è necessario che la vertenza di Ottana arrivi al più presto sul tavolo del Ministero dello sviluppo economico”.

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha affermato che “non esistono vertenze di serie A ed altre di serie B; quello dell’energia è un problema che la Sardegna affronta con un ritardo storico e con la responsabilità di non aver saputo sfruttare le opportunità avute a disposizione, anche in termini di aiuti dello Stato”. Sosteniamo la soluzione dei depositi costieri in attesa del metano, ha continuato Cocco, e non abbiamo nessuna intenzione di “abbassare la guardia” sulla vertenza della Sardegna centrale, di cui a breve tornerà ad occuparsi il Consiglio regionale.

(Af)

 

 

 

 

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