Data: 02/12/2015 ore 20:40
“Sono molto soddisfatto per l’avvio di un percorso che ritengo validi e che vede nel tavolo tecnico, con la partecipazione dell’opposizione, un’occasione unica”.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, concludendo il lungo incontro con i capigruppo ed i rappresentanti degli Enti locali sul progetto di riforma che a breve sarà esaminato dall’Assemblea. Non ci può essere, ha sostenuto, “una Regione che va con un unico motore; faremo un primo bilancio del nuovo percorso il 7 ma, se sarà necessario, proseguiremo anche il 9 e nei giorni di discussione generale del disegno di legge”.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha definito l’incontro “utilissimo, per arrivare ad un nuovo testo seguendo un nuovo metodo”. Ed anche l’Anci, ha annunciato il presidente Piersandro Scano, “non si sottrarrà alla sfida; stiamo scrivendo una pagina alta delle istituzioni sarde ed il 7, per quanto ci riguarda, prenderemo le nostre decisioni”.
Il Sindaco di Nuoro Andrea Soddu ha esortato la Regione ad esercitare fino in fondo l’autonomia che la legge le assegna, intervenendo fra l’altro su una parte della riforma, le Unioni dei Comuni, “che non ha funzionato”.
Per il Pd il capogruppo Pietro Cocco ha ricordato che “le riforme sono sempre molto complicate ma vanno fatte, rivedendo certamente alcune parti della legge come la ridefinizione degli ambiti territoriali ed il trasferimento di alcune funzioni della Regione”.
Dobbiamo chiarire, ha insistito il Sindaco di Olbia Gianni Giovannelli “i rapporti fra Città metropolitana ed Aree metropolitane perché, anche nel dopo-alluvione, i fondi spendibili subito erano solo per le prime”.
Finalmente c’è un confronto vero, ha osservato il Sindaco di Sassari Nicola Sanna, “che ci permette di dimostrare che le nostre ragioni sono le stesse che portano avanti i Comuni a livello nazionale dove si registra un vuoto nelle politiche per le città”.
Secondo il sardista Angelo Carta “il testo approvato dalla commissione è di gran lunga peggiore di quello iniziale ed occorre fermarsi selezionando le cose più urgenti da fare”.
A nome dell’Udc il capogruppo Gianluigi Rubiu “ha fatto bene l’Anci a lavorare oltre le appartenenze, serve tempo anche perché riforma degli Enti locali e della sanità devono andare di pari passo”.
Daniele Cocco, capogruppo di Sel ha dichiarato che “sono emerse criticità che vanno superate e faremo di tutto per recepire le indicazioni arrivate dall’Anci, in particolare sulle perequazioni fra territori e le zone interne”.
I ritardi ci sono, ha convenuto il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni, “ma è anche vero che la commissione ha cambiato testo per tre volte; una grande riforma come questa deve essere per tutta la Sardegna”.
Roberto Desini, capogruppo di Sdl, ha sottolineato che “il dibattito si è allargato in breve tempo all’opinione pubblica ed alla società sarda, usiamo il tempo che abbiamo per fare una legge semplice e di buon senso”.
Dobbiamo provarci tutti insieme, ha detto fra l’altro il presidente del Cal Giuseppe Casti, “con un accordo serio che metta al primo posto l’autonomia finanziaria dei Comuni”.
(Af)